Percorsi e speranze di Pace
Montefiascone, 26-28 Aprile 2002




Cari amici e amiche,
 

non ci sembra vero ed è già passato un anno dal nostro ultimo incontro a Montefiascone, l’incontro dei ragazzi che, o per un motivo o per l’altro si sentono vicini allo spirito di San Marcellino Champagnat, allo spirito marista.

Le giornate si affollano e noi, fra impegni di studio e attività varie abbiamo bisogno di tirare un respiro di sollievo e magari ci piacerebbe rivedere quelle facce amiche che abbiamo conosciuto l’anno scorso. Sì, l’occasione ci sarà anche quest’anno, fra pochissimo, venerdì sabato e domenica dal 26 al 28 aprile.

Sempre a Montefiascone, nella stessa casa che ci ha ospitati due anni fa, al nostro primo incontro fra i ragazzi vicini all’esperienza marista. Ma non saremo gli stessi di allora. Anche fossimo proprio quelli (e ci sono e sono molti) che hanno già partecipato una e due volte.

La voglia di conoscerci, di parlare, di vederci e di prepararci magari per il prossimo campo estivo, o esperienza all’estero o anno di scuola sarà identica.
Anche i momenti di festa, di preghiera, di celebrazione e di dialogo, vuoi o non vuoi  somiglieranno a quelli già vissuti.
Ma noi siamo cambiati, ne abbiamo viste tante; come ci cadono gli occhi su un giornale, su un talk show televisivo, un dibattito ci sentiamo sviliti, pedine inutili di una scacchiera con regole impazzite.

A che serve nei nostri gruppi continuare a parlare di crescita umana, di dialogo, di sviluppo, di amore e di ciò che sta dietro a queste parole:  quel lievito segreto e indispensabile chiamato Vangelo? Quale Maria Maddalena corre ancora per dare buone notizie? Quale Maria di Nazaret medita ancora i suoi giorni ascoltando una Parola che viene dall’alto?

A quali bambini san Marcellino rivolgerebbe il suo sguardo di fratello, dicendogli: non sai quanto Dio ti ama…

Troppi ce ne sono di bambini che non lo sanno, forse anche noi non lo sappiamo. Leggere l’amore di Dio nel tempo della povertà e della penuria: ecco la sfida.
Povertà e miseria perché non molto lontano dalle nostre scuole ordinate  e a volte perfettine manca la pace, il rispetto, la tolleranza, la collaborazione, il diritto alla vita dignitosa, il cibo, il lavoro, la casa.

G8, 11 settembre, Afghanistan, Palestina ed Israele, violenze in strada, in famiglia: no, non siamo più uguali a prima. Se lo fossimo…brutto segno.

Si può sapere dove vai a parare?

Siccome questo è solo una piccola riflessione - invito all’incontro di Montefiascone – i Fratelli ti hanno già detto, più o meno, di cosa si tratta, cosa portare, come organizzarti, io non voglio parare proprio da nessuna parte.

Non ci si può parare. Champagnat è nato in tempi di Rivoluzione, cambiava un mondo, sotto i suoi occhi:  ne nasceva uno nuovo. Poteva, probabilmente, non sporcarsi le mani, non costruire, non convincere giovani all’avventura, non bagnare di sudore le stradine di colline che sono pietraie: chilometri per incontrare Montagne di periferia…

La sua scelta è stata che di fronte ai cambiamenti non ci si ferma a guardare la storia come un fiume che non mi bagna: s’impara a nuotare. Se la storia che mi è toccato di vivere non mi piace, questa non è una scusa per stare fermo in un angolo.

È di nuovo tempo di partenze, non di reduci,
Tempo di cammini coraggiosi: con gli altri uomini, con chi apre gli occhi propri ora e la tentazione è di richiuderli, con Dio, certo, con Dio perché, dice un proverbio arabo, “se vuoi tracciare un solco diritto, attacca il tuo aratro a una stella”.

Per questo ti invitiamo al nostro incontro: perché sarà l’esperienza di un lungo cammino a illuminarci. Il sabato cammineremo tutto il giorno, dall’antico teatro di Ferento al santuario della Madonna della Quercia (c’è sempre bisogno di una sorgente pura, in un cammino difficile) da lì, fra i boschi della Palanzana, alla chiesa romanica di San Martino al Cimino.

Questi nomi non ti dicono niente? Cosa pensi che dicessero al giovane pastore di Marlhes i nomi di La Valla, di Hermitage o di Oceania? Non ti sembra che non siano importanti i nomi, ma i passi?

E noi, fratelli maristi, a passi di pace, di audacia, di speranza, di vita ti chiamiamo. Perché a quei passi siamo chiamati.