Picture for the "Artistic and Religious Centenaries
of Piemont in 1898 - The Holy Shroud of Our Lord Jesus Christ" (S. Pia)
E' il lenzuolo in cui, secondo la tradizione, è stato avvolto
il corpo di Cristo dopo la deposizione dalla croce.
Un lenzuolo di lino, lungo m. 4,36, largo m. 1,10. Su di esso si vedono
subito , oltre alle due linee scure e ai triangoli bianchi, segni di bruciature
(un incendio nel 1532), le impronte di un'immagine - frontale e dorsale
- di un uomo morto per crocifissione.
La storia
Dal 1578 la Sindone è conservata nel Duomo di Torino, quando
vi arrivò da Chambéry, antica capitale del Ducato di Savoia.
Dalla metà del XIV secolo si hanno della Sindone testimonianze storiche
certe e senza più interruzioni: in quell'epoca il Lenzuolo è
presente a Lirey (Francia); una possibile storia precedente ha visto la
Sindone in Oriente (Edessa, Costantinopoli), da dove sarebbe stata trasportata
in Europa durante le Crociate.
Antica stampa del 1800
Poster with the prayer approved by Pope Pio IX
to give plenary & partial indulgences
Nel 1453 viene ceduta ai Savoia, e segue la famiglia regnante nel trasferimento
della capitale in Piemonte. Dal 1694 è custodita (salvo brevi interruzioni)
nella splendida cappella che Guarino Guarini costruì tra il Duomo
e il Palazzo Reale.
1898 - prima fotografia (del fotografo professionista Secondo Pia)
Dal 1983 la Sindone è proprietà della Santa Sede, lasciata
in eredità da Umberto II di Savoia al Papa.
Negli ultimi quattro secoli la Sindone è stata più volte
esposta; l'ostensione pubblica più recente risale al 1978, per i
400 anni del trasferimento a Torino.
Problema della prospettiva medievale
La scienza non ha ancora fornito spiegazioni plausibili. I risultati
sicuri delle ricerche effettuate in questo secolo sono questi:
- l'immagine non è un dipinto, ed è stata lasciata dal
cadavere di un uomo flagellato e crocifisso. L'elaborazione al computer
ha mostrato che essa ha proprietà tridimensionali, che non appartengono
né ai dipinti né alle normali fotografie;
- sul Lenzuolo sono stati ritrovati pollini di fiori che hanno offerto
forti indizi per una presenza della Sindone non solo in Europa ma anche
nel Vicino Oriente;
- le analisi sulle tracce di sangue hanno indicato la presenza di sangue
umano, del tipo AB. Sul Lenzuolo non vi sono tracce di pigmenti coloranti;
tracce di sangue
fibra bruciata dall'incendio
Datazione, adeguata conservazione, formazione dell'immagine: intorno
a questi problemi la scienza moderna continua a interrogarsi.
Le mani
La ferita delle mani non è nel palmo, ma nel polso (pugnetto)
fra le piccole ossa carpiche, per sostenere il peso del corpo crocifisso.
Non si vedono le impronte dei pollici perchè al passaggio dei
chiodi avviene la lesione del nervo mediano e i pollici si flettono automaticamente
verso il palmo.
Il Sudario di Oviedo (Spagna)
ipotesi di come era messo il sudario per coprire il volto
Il lenzuolo in cui la tradizione vuole sia stato avvolto il corpo di Gesù continua ad essere analizzato con gli strumenti più raffinati della scienza.
Anche le foto "tridimensionali", come questa provano che l'impronta del crocifisso non può essere opera della mano dell'uomo.
Elaborazioni con il VP-8 analyzer
VP8
animazione della Sindone realizzata con il VP8-Analyzer della Nasa
animazione che consente di vedere i vari strati che hanno segnato la Sindone, come in una cartina topografica
g&b