Strane connessioni: Siracusa-Cesano
Il caso non esiste, lo sappiamo bene. Ma certe combinazioni sono veramente originali. Ad esempio: cosa ci fa un cesanese doc nella Cattedrale di Siracusa, la più antica di tutto l’Occidente cristiano, nel giorno della sua dedicazione? E per di più a tenere una prolusione di alto livello…. E che c’entra tutto questo con i Maristi? Proviamo a dipanare la matassa.
Il nostro amico cesanese è proprio un ex-alunno della scuola marista di Cesano. Come ben sa fr. Claudio Santambrogio e fr. Giuseppe, che tanto hanno fatto per suscitare vocazioni mariste nei dintorni, si sono almeno rallegrati perché dalla scuola marista sono passati almeno una dozzina di ragazzi che sono poi diventati sacerdoti. Di maristi uno solo, pazienza… Don Umberto Bordoni è uno di questi, anche un po’ speciale, direi.
Dopo l’ordinazione, ricevuta dal Card. Martini, i primi passi come sacerdote nella organizzatissima diocesi ambrosiana è diventato poi segretario personale dell’arcivescovo Tettamanzi. A conclusione del suo impegno ha vissuto tre anni sabbatici per conseguire una laurea in storia dell’arte (due a Parigi e uno a New York), specializzandosi intensamente nel settore dell’Arte Sacra, sua passione da sempre. Poi è stato nominato direttore della Scuola Beato Angelico, un’istituzione di riferimento nazionale e non solo per quanto riguarda l’arte sacra. Nel dubbio fatevelo spiegare sempre dal carissimo fr. Claudio Santambrogio!
Ora passiamo a Siracusa, dove il vicario della Diocesi non solo deve pensare alle persone e alle parrocchie, ma anche al patrimonio artistico considerevole di questa che è stata una delle prime terre dove è sbocciato il vangelo. Da qui sono passati un certo S.Pietro e un certo S.Paolo, lasciando tracce nei cuori ma anche nelle pietre.
Ma prima di loro il tempo non era stato con le mani in mano, Siracusa è una delle più antiche colonie greche d’Italia (per restare in ambito marista, i nostri amici di Giugliano hanno comunque il primato di Cuma, che è ancora più antica); e come sempre nel cuore della polis svettava il tempio. In questo caso dedicato ad Atena. Insomma, un luogo di culto antichissimo, VI sec. a.C. E da quel momento è rimasto sempre un luogo di preghiera, prima greco, poi romano, quindi cristiano, ma anche musulmano, poi normanno e via così nei secoli. Un primato unico, 2500 anni di assoluto riferimento al trascendente.
Ecco perché a Diocesi di Siracusa si è rivolta al Beato Angelico prima come consulenza artistica, poi come amicizia e consuetudine, per svolgere un programma di restauri sapiente e adeguato. Dal maggio scorso don Umberto Bordoni ha iniziato una collaborazione proficua con la diocesi.
E così, nel giorno dell’inaugurazione del tempio, oltre alle celebrazioni, c’è stato un interessante momento di riflessione, di spiegazione e di racconto (possiamo azzardare uno story-telling?), perché spesso gli occhi di chi contempla tutti i giorni le stesse meraviglie finiscono per assuefarsi e non cogliere la profonda bellezza del luogo, del senso profondo di queste pietre.
E’ un po’ questo che don Umberto è venuto ad offrire alle persone, lo sguardo altro di chi ammira, e un po’ invidia, questo luogo, questa terra. Mi immaginavo fr. Claudio Santambrogio seduto vicino a me, nelle panche accostate alle colonne doriche di 25 secoli fa, pronto a spiegare e dettagliare quello che si vede intorno. Come faceva lui nelle famose gite culturali in giro per Milano, quelle gite che don Umberto ricorda ancora….
Piccoli semi crescono, dategli qualche secolo di tempo.
Ecco alcune immagini della Cattedrale di Siracusa