Per gli uomini di buona volontà
Come tutti siamo rimasti anche noi profondamente colpiti, il 22 febbraio, dalla notizia della morte di Attanasio Luca, ambasciatore italiano presso il Congo deceduto in un’imboscata, insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista congolese, Mustapha Milambo.
Come maristi ci sentiamo partecipi di questo dolore e vicini alla famiglia, perché Luca, nato nel 1977 a Limbiate (MB), ha frequentato la nostra scuola media di Cesano Maderno, concludendo il suo pur breve percorso scolastico nel 1991, come ci ricorda il preside di allora, fr. Franco Faggin. Anche fr. Claudio Santambrogio, il suo docente di arte, ha un ricordo solare della sua presenza a scuola. E’ vero, i tre anni della scuola media volano in fretta, poi le superiori, la Bocconi, la carriera diplomatica in vari paesi dell’Africa. Ma per chi lo conosceva bene era chiaro che più di una carriera si trattava di una missione.
Luca si è dimostrato nella sua vita una persona gioiosa e ricca di vita, determinato nel portare avanti i valori cristiani e umani che professava in maniera intensa ed esemplare. Lo testimonia il suo impegno in Africa per la realizzazione di progetti umanitari, per i quali era stato insignito del Premio Internazionale Nassiriya per la Pace 2020 insieme alla moglie, Zakia Seddiki, fondatrice e presidente dell’associazione “Mama Sofia” che ogni anno salva la vita a centinaia di bambini. Lascia la moglie e tre figlie, ci uniamo al dolore della famiglia pensando a Luca come ad un esempio vivido per le generazioni future.
Un piccolo granello di senape non si nota, all’inizio, ma poi diventa albero e offre rifugio alle creature dell’aria. Anche i piccoli semi dell’educazione possono svilupparsi lentamente e portare frutti pieni di vita. Come spesso accade scopriamo la bellezza e la profondità delle persone nel momento tragico della loro scomparsa, ma sappiamo che sono proprio queste le persone determinanti che guidano e orientano il futuro del mondo.