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Mese: Settembre 2024

Solidarietá con il Libano e la Siria

Solidarietá con il Libano e la Siria

è arrivata in questi giorni (1/10/24)
l’ultima Lettera da Aleppo,
dei Maristi Blu

In Libano e Siria la presenza marista è significativa, oltre alle due grandi scuole (di Beirut e di Jbail-Amchit) ricordiamo il Progetto Fratelli che i maristi realizzano insieme ai Fratelli delle Scuole Cristiane (e che si trova a Rmayleh, a pochi km dalla linea di confine a sud tra Libano e Israele), poi la presenza in Siria con la comunitá marista di Aleppo e il grande impegno di tutti i maristi blu.
Le notizie che ogni giorno ci raggiungono mettono in evidenza una tragica escalation di violenza e guerra. Per motivi di sicurezza tutte le attivitá scolastiche sono per il momento sospese. Per questo ci sentiamo ancora piú vicini e solidali con queste nostre comunità.

Ecco la proposta della nostra Equipe Provinciale di Solidarietà.

A tutte le Comunità Educative Mariste (in Italia, in Spagna e in Libano-Siria),
In questi giorni di incertezza e di dolore, i nostri fratelli e sorelle in Libano e in Siria stanno attraversando momenti difficili. L’escalation del conflitto e delle violenze ha generato paura, sofferenza e immensi problemi, soprattutto per le persone più fragili. Preghiamo per la pace e perché non ci siano più altre vittime innocenti in Medio Oriente e nel resto del mondo.

Queste parole nascono dalla proposta e dalle parole che abbiamo ricevuto da Bahjat Azrie, delegato per la solidarietà tra Libano e Siria (che riportiamo alla fine di questo messaggio). Ci ha parlato della situazione critica del Paese e di come questa minaccia continui ad aumentare. Le sue parole non ci hanno lasciato indifferenti. Al contrario, ci hanno spronato ad agire, a non restare fermi di fronte alla sofferenza dei nostri fratelli e sorelle e a scrivere questo messaggio a tutte le nostre comunità educative.
Dal cuore della nostra missione marista, che è sempre stata quella di essere vicini ai più vulnerabili, oggi vogliamo unire la nostra voce in solidarietà con loro. I Maristi in Libano e in Siria ci chiedono un sostegno e l’aiuto per mantenere viva la fiamma della speranza; Non lasciamo che l’oscurità del conflitto spenga i nostri valori di fraternità, giustizia e pace.
Come comunità educativa marista, vogliamo agire di fronte alla sofferenza dei nostri fratelli. Per questo motivo, vi invitiamo a partecipare ai seguenti gesti di solidarietà, che ci uniscono come un’unica famiglia globale:

preghiera nella comunitá marista di Beirut
  • Vi proponiamo di fare un gesto semplice ma significativo: accendete una candela e osservate un minuto di silenzio in tutte le opere mariste della nostra provincia (Spagna, Italia, Libano e Siria). Possa questo gesto simboleggiare la nostra preghiera e il nostro impegno per le vittime.
    La candela che accenderemo vuole essere un simbolo di luce in mezzo alle tenebre, di speranza in mezzo alla disperazione. Il minuto di silenzio è la nostra preghiera silenziosa, il nostro profondo desiderio di pace per tutti coloro che soffrono.
    Chiediamo ad ogni opera educativa e sociale che questo atto si svolga in uno spazio condiviso, dove possiamo fermarci un attimo in mezzo alla nostra routine quotidiana e ricordare così i nostri fratelli e sorelle. Possa questo gesto unirci tutti in un’unica famiglia globale, impegnata per il bene comune e per la costruzione di un mondo più giusto.
  • Vi proponiamo anche di vivere una preghiera speciale il venerdì.
  • In ciascuno dei nostri centri, dedicheremo uno spazio per riflettere sulla solidarietà che trascende le frontiere.
  • Incoraggiamo ogni opera educativa e sociale a rendere visibile il proprio impegno attraverso i social network, utilizzando l’hashtag
    #LíbanoCuentaConmigo / #LíbanoContaSuDiMe
    Condivideremo le immagini delle nostre preghiere, i minuti di silenzio e gli atti di solidarietà in modo che il mondo possa vedere che, come Maristi, siamo al fianco di coloro che ne hanno più bisogno.
    Vogliamo che queste azioni simboleggino la nostra unità e solidarietà con i nostri fratelli e sorelle libanesi e siriani e con tutte le persone che soffrono per la violenza in Medio Oriente e in altre parti del mondo. Ci uniamo nella preghiera, con il cuore aperto, sentendoci vicini e legati dall’affetto reciproco.
    Continuiamo a lavorare insieme, mossi dallo spirito di Marcellino e sotto la protezione della nostra Buona Madre.

Ricevete un abbraccio da tutta l’Equipe Provinciale di Solidarietà
(Bahjat, Gianluca, H. Juan Pablo, José Antonio, Nacho, Ana e Cristina)

Ecco la lettera inviata il 23/9/24 da Bahjat Azrie – Delegato di Solidarietà per il Libano e laSiria

Maristi del Libano: Sapendo cosa ci aspetta…

Da una settimana a questa parte il Libano, un Paese che ha cercato di rimanere fuori dai conflitti che lo circondano e che vive da diversi anni una fortissima crisi economica e sociale, è avvolto nell’ombra oscura della guerra: con attentati che hanno tolto la vita e ferito molte persone innocenti, tra cui più di 50 bambini.
La tristezza e la rabbia si mescolano, l’inquietudine e l’ansia affiorano dai cuori… Il ricordo di altri tempi tristi si profila all’orizzonte come un incubo e toglie il sonno (e anche la vita) a molti. Vite, progetti e decisioni quotidiane si trovano di colpo congelate dall’incertezza di ciò che può ancora accadere.
I nostri Fratelli e la Comunità Educativa di Champville e Nostra Signora di Lourdes (Jbeil Amchit) hanno iniziato il corso scolastico, ma hanno dovuto fermarsi per alcuni giorni per paura della sicurezza degli studenti. Nell’Équipe di Animazione Libano-Siria (EALS) stiamo riflettendo su quale dovrebbe essere la nostra risposta solidale come Maristi di Champagnat a questi eventi.
I nostri amici del Progetto Fratelli, più vicini alla linea di combattimento nel sud del Paese, continuano a cercare di rispondere ai bisogni dei bambini, dei giovani e delle donne, per queste famiglie la nostra realtà è una vera oasi di incontro e sostegno.
Sarà una “nuova” guerra? Non sappiamo cosa ci aspetta. Ma sappiamo chi possiamo aspettare: sappiamo come fidarci. Sappiamo che speriamo nella Vita. Sappiamo metterci nelle mani di chi sa tutto e sa che la risposta ultima è quella dell’Amore: disponibile e persino sconfitto. Senza eroismo, ma anche senza arrenderci alla fatalità che vogliono imporci. Sappiamo che la pace e la solidarietà sono la nostra unica speranza. E’ quello che noi Maristi ben conosciamo: Essere e Aspettare.
Cari Maristi di Champagnat, vi chiediamo di unirvi a noi in questa speranza accendendo una candela: una luce di pace per tutti i Paesi che soffrono a causa della violenta macchina bellica, specialmente per i bambini e i giovani.
Con Champagnat, concludiamo ripetendo tra le lacrime: “Vous le savez, Mon Dieu!”

Bahjat Azrie – Delegato di Solidarietà Libano-Siria / Provincia Marista Mediterranea, 23 settembre 2024

Arrivederci, fr. Giuseppe

Arrivederci, fr. Giuseppe

Fr. Giuseppe Banaudi ha compiuto 101 anni alla fine di luglio, lo scorso anno abbiamo festeggiato insieme alla sua grande famiglia e a tutti i fratelli maristi delle comunitá della Provincia Mediterranea il traguardo dei suoi 100 anni, insieme al confratello e amico Martino.

Ma lui stesso ci ricordava che ogni giorno che trascorreva era un passo verso l’appuntamento finale, verso quella casa del Padre che aspettava di raggiungere da tempo, un po’ impaziente come era nel suo carattere.

A fine agosto le sue condizioni si erano aggravate, anche a seguito di una caduta e da quel momento, pur recuperando una discreta luciditá, il suo fisico non si é piú ripreso.

Oggi, nella mattinata del 23 settembre, è tornato al Padre. Come sempre ha fatto nella sua vita, sicuramente ci stará giá preparando un posto e si stará dando da fare, libero ormai dagli acciacchi e dai limiti che le tante primavere avevano ormai accumulato.

Nell’attesa di ricordare la sua lunga vita, la sua passione, il suo essere semplicemente marista e il suo impegno, in particolare verso gli ultimi, che si è concretizzato nel sogno e nella realtà,della Famiglia Marista di Cesano Maderno che per tanti aspetti ha segnato un’epoca e favorito la collaborazione e la condivisione con i laici, informiamo che i funerali si svolgeranno nella chiesa di Borgo Salsasio mercoledì 25 settembre, alle ore 10:30.

Il messaggio con l’annuncio della morte di fr. Giuseppe

Nella celebrazione del funerale, svoltasi in parrocchia, invece della solita “biografia” per ricordare il lungo percorso umano e religioso di fr. Giuseppe, è stata utilizzata una originale preghiera dei fedeli, che inizia in questo modo:

A 13 anni Giuseppe lascia il suo paesello natale per recarsi nel seminario marista di Mondovì e lì intuisce che il Signore ha un grande progetto d’amore su di lui. Ascolta Gesù, accetta la sua proposta e sceglie di diventare un seminatore del Vangelo tra i giovani. Terminata la sua formazione, nell’agosto del 1946, si impegna per tutta la vita a vivere i voti di castità, povertà e obbedienza nell’Istituto dei Fratelli Maristi.

Signore, anche in ognuno di noi hai messo questa sete di infinito. Non permettere che viviamo a metà, donaci il coraggio di realizzare con l’impegno di ogni giorno, il capolavoro che tu hai progettato per ognuno di noi. Donaci la capacità di sognare e di sognare in grande. Per questo ti diciamo: NELLE PROVE DELLA VITA RAVVIVA IL NOSTRO ENTUSIASMO

Anche fr. Franco Faggin, che fino a poche settimane fa era il superiore della Comunità di Carmagnola e che ha vissuto con fr. Giuseppe per diversi anni a Cesano Maderno, ci ha regalato la sua testimonianza sull’impegno di quei tempi, che ha visto nascere il gruppo della Famiglia Marista Champagnat.

Di lui ricordo l’attaccamento al lavoro che i superiori gli affidavano, sia nel campo scolastico, sia nelle altre attività della vita. Quando il Superiore Generale ha spinto l’Istituto verso i poveri, Giuseppe si è prontamente attivato con i genitori dei suoi alunni e con quelli della scuola, che già riuniva settimanalmente per un incontro di preghiera. Da quel momento il gruppetto di pionieri si è chiamato “Gruppo Champagnat” e più tardi “Gruppo Champagnat della famiglia marista”.

Puoi leggere tutta la Preghiera dei fedeli e il Ricordo di fr. Franco in questo documento

E ci sembra bello ricordare alcuni momenti della vita di fr. Giuseppe con questa carrellata di foto

Conta su di me!

Conta su di me!

Come ad ogni nuovo inizio di anno scolastico le scuole mariste (e anche le diverse opere sociali), ricevono una “missione” ed un impegno che vengono racchiusi in uno slogan. Quello di quest’anno, espresso nell’immagine del bambino che passa il testimone, ci accompagnerà fino alla prossima estate e racchiude un tesoro di proposte, significati e motivazioni.

Con il motto “Conta su di me” vogliamo tornare agli inizi della tradizione marista, per mettere i bambini e i giovani non solo al centro della nostra azione educativa, ma considerarli come forza trainante.
Quando l’équipe che ha sviluppato la motivazione del corso ha iniziato il suo lavoro, era consapevole che bisognava fare attenzione a definire l’obiettivo individuato con questo slogan. Il rischio principale è quello di interpretare il motto come un’accondiscendente e paternalistica consegna di responsabilità ai giovani per farli partecipare ai nostri progetti.

Niente di più sbagliato. Sviluppare questo “conta su di me” significa rendersi conto che sono loro, i bambini e i giovani, a chiederci di assumerci questa responsabilità e tutto ciò che essa comporta.

Con esigenze di apprendimento e formazione, ovviamente, ma con il desiderio di sentire che si conta su di loro, con tutte le conseguenze del caso.

Insomma, non siamo noi, i “grandi” a rassicurare gli alunni, i ragazzi e le ragazze che incontriamo ogni giorno.

Devono essere proprio loro a “svegliarci” e ricordarci che sono gli attori principali della propria vita, i protagonisti della storia e che noi possiamo, anzi, dobbiamo, contare su di loro.

Insieme allo slogan e al poster che iniziano a comparire sulle nostre classi, sul web, sui social, ci sono poi molti materiali per approfondire questo impegno, canzoni per i vari livelli scolastici, attività scandite lungo il calendario scolastico.

E questa proposta non riguarda solo le scuole mariste italiane, ma è condivisa da tutta l’Europa marista, in particolare, l’intera Spagna, la Francia, l’Irlanda, la Germania, l’Italia e il Libano-Siria, una realtà educativa che coinvolge un numero importante di alunni e famiglie; da poco è stato predisposto un sito in 3 lingue per ospitare i materiali e le risorse motivazionali che riguardano tutte queste realtà, si tratta del sito web che potete visitare all’indirizzo: www.champagnat.eu

Leggere lo slogan in tutte queste lingue è già una sfida entusiasmante, come maristi di Champagnat ci sentiamo sempre più famiglia globale che sa considerare le differenze una risorsa in più. A tutti noi, fratelli, laici, famiglie e alunni, tocca ora trasformare le parole in realtà.

E siccome in molte scuole domani inizia questa nuova avventura, che bello vedere tanti giovani docenti maristi che dedicano il loro fine settimana ad una full immersion per giungere preparati a questo appuntamento.

Proprio oggi, accolti negli spazi del San Leone Magno e accompagnati dai fratelli e dai formatori, hanno concluso il loro primo intenso appuntamento di formazione come docenti del primo anno. Auguri anche a loro.