Inaugurazione della casa Fratel Alfano, a Hone (Val d’Aosta)
Domenica 30 ottobre, cielo sereno e splendido, sulle montagne della Val d’Aosta. Anche sul piccolo paese di Hone, che ha dato i natali al primo fratello marista italiano, fr. Alfano Vaser, splende una luce particolare.
Oggi è giorno di festa e di condivisione per molte realtà solidali che si sono date appuntamento proprio in questo piccolo borgo che separa quasi il Piemonte dalla grande Vallè: Diaconia Bassa Valle, Caritas, diocesi di Aosta, autorità civili, Fratelli Maristi…
I Fratelli Maristi si erano residisponibili alla proposta partita dalla diocesi, per dare un senso più ecclesiale alla piccola casetta di fr. Alfano, acquistata a suo tempo dopo il riconoscimento ecclesiale delle “virtù eroiche” di questo fratello marista, conosciuto per la sua regolarità e la sua forte esigenza personale. Si è pensato così, in accordo con la Caritas diocesana e il Vescovo di Aosta, di offrire questa casa come sede per ospitare alcuni migranti extra.comunitari, 4 per il momento, nel loro processo di inserimento. Dopo lunghi passi, incontri e progettazione, il 30 ottobre è arrivato il giorno bello dell’inaugurazione: 4 giovani migranti già si trovavano come ospiti della casa ed era ormai giunto il momento di dare ufficialità alla nuova sistemazione.
La presenza di numerosi fratelli maristi, giunti dalle comunità di Genova, Carmagnola e Cesano Maderno, sottolineava la piena condivisione del progetto, perfettamente in linea con l’invito del Bicentenario ad andare verso le periferie..
Nella messa delle 10, celebrata dal vescovo di Aosta, è stato sottolineato il profondo legame tra le persone, la terra, la comunità. Nei discorsi che si sono seguiti subito dopo, nella suggestiva cornice del sagrato, sono intervenute diverse persone a chiarire il senso di questa inaugurazione, a livello comunitario e sociale. Fr. Claudio Begni, che ha seguito l’intero percorso di progettazione, ha poi rivelato alcuni tratti inediti del fr. Alfano; non solo l’uomo rigoroso e osservante delle regole, ma l’amico, la persona aperta che conosce le realtà della vita, l’uomo sensibile ai problemi del suo tempo, dalla Polonia martoriata alle difficoltà di chi viveva in trincea durante la prima guerra mondiale…
Dopo gli interventi delle autorità ci si è incamminati insieme, per le viuzze di Hone, fino alla casa di fr. Alfano, che da questa giornata ospiterà la piccola comunità di migranti.
Stanze semplici, nel pieno centro del paese, con un fazzoletto di terra vicina che qualcuno già è intenzionato ad offrire come possibile orto.
Un ricco rinfresco attendeva le persone e subito dopo molti hanno potuto visitare la casa aperta; i volontari della Caritas e della parrocchia si sono prodigati nel mostrare i locali, accogliere i numerosi visitatori, condividere il clima di festa e simpatia che si respirava concretamente.