Un ritiro che ci ha veramente “scossi”
24 agosto: le notizie si rincorrono veloci, tra una scossa e le immagini drammatiche del terremoto che ha colpito l’Italia centrale. Nello stesso momento un gruppo di fratelli e laici si stavano dirigendo verso il paesino umbro di Foce di Amelia, a circa 70 km dall’epicentro. Qualcuno si stava persino interrogando se era il caso di iniziare quell’incontro, previsto e atteso da tempo: un ritiro per fratelli e laici maristi, un appuntamento che da diversi anni è tappa fissa di formazione per molti. Si è deciso di iniziare comunque, nonostante qualche defezione. Così il ritiro è iniziato e si è concluso regolarmente, domenica 28 agosto. Il gruppo si è costituito rapidamente ed ha subito iniziato a vivere con forte partecipazione a tutti i momenti proposti dall’equipe di animatori: Antonia, fr. Stefano, tanti altri Circa trenta persone, tra famiglie, bambini, animatori, fratelli, per vivere alcuni giorni all’insegna della misericordia. Era con noi l’esperta Daniela Trogu che ci ha guidato dal mattino, con il risveglio in mezzo alla natura e poi con dinamiche coinvolgenti, affettuose ed emotivamente intriganti. Forse non si coglieva l’aria tipica del “ritiro”, ma certamente quella forte e intensa della vita di famiglia, una componente forte del nostro essere maristi; per questo c’era spazio per il relax serale (c’era la festa paesana di Foce, con balli, degustazioni, concerti…) e ci siamo lasciati coinvolgere in giorni di vera famiglia, ma anche nella vicinanza ai più sensibili in alcuni momenti di particolare ansia (alcune scosse si sono avvertite in modo significativo, anche di notte, e la residenza, un antico convento del 1500, per qualcuno era fonte di timore).
Perché la misericordia ha senso e si può vivere solo insieme a qualcun altro.