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Autore: Giorgio Banaudi

Lettere d’estate

Lettere d’estate

Di solito si consigliano delle buone letture per il tempo estivo, questa volta vi proponiamo due lettere per rinfrescarvi le idee sul tema dell’accoglienza e della solidarietà.

animazione estiva dei Maristi Blu in Siria

La prima è la lettera da Aleppo, appena ‘sfornata’ dai maristi blu. Siamo ormai giunti al n . 36. C’è molta attenzione non solo da parte marista, sono in tanti gli uomini e le donne di buona volontà che hanno a cuore le sorti di questa martoriata terra. Le lettere di Aleppo sono pubblicate (in spagnolo, francese e inglese) anche sul sito della congregazione marista ma per l’Italia la pagina di riferimento che le contiene tutte, insieme a molti altri materiali particolarmente legati alla presenza cristiana in Siria, si trovano sul blog OraProSiria.

Ecco il testo della lettera di fine luglio.
Ci piace riportare la breve introduzione preparata dalla traduttrice del testo, l’archeologa Maria Antonietta Carta:

Questa è l’ultima ‘Lettera da Aleppo’ che gli autori, Nabil Antaki e fr. Georges Sabeh, membri di un’associazione che soccorre sfollati e indigenti nella città di Aleppo dal 2012 fino a oggi, hanno inviato ad amici, conoscenti e sostenitori nel mondo intero, riunite poi a formare un diario che è stato pubblicato in Francia col titolo ”Les Lettres d’Alep”: una cronaca scritta dentro una città martoriata, dove molti hanno scelto di continuare a vivere e affrontare la guerra con le armi della solidarietà e della fratellanza.
È una storia d’ amore, di compassione e di coraggio, e anche una testimonianza sulla resilienza di una minoranza, tra le tante della Siria e una delle più antiche, un falso scontro di civiltà.
È un’opera sulla follia della guerra e sulla saggezza della coesistenza.
Io ho tradotto il libro in italiano e spero che presto possa essere pubblicato perché lo considero un documento prezioso sulla guerra in Siria. Maria Antonietta Carta

La seconda lettera che ci piace mettere in evidenza, è quella che fr. Onorino ci manda da Siracusa; traccia un po’ la sintesi delle attività degli ultimi mesi e si nota in filigrana la difficoltà legata all’involuzione politica a cui stiamo assistendo in questi ultimi periodi.

Questa lettera, come tutte le altre di fr. Onorino, sono consultabili a questo link.

La solidarietà va in vacanza… studio

La solidarietà va in vacanza… studio

Grazie ai fondi raccolti dalle comunità mariste italiane e della Provincia marista mediterranea, in collaborazione con l’associazione Terra di Amatrice Onlus, quest’anno sono state stanziate sette borse di studio per altrettanti giovani, ragazzi e ragazze di Amatrice tra i 13 e i 18 anni, per permettere loro di vivere due settimane di vacanza-studio presso il Moyle Park College di Dublino, assieme agli altri ragazzi partiti dalle scuole mariste italiane con l’associazione Summer School Passion for Travelling. Giovedì 25 luglio 2019, l’Associazione Terra di Amatrice Onlus, in collaborazione con la Royal Society di Dublino, ha organizzato una serata speciale, per ricordare il terremoto avvenuto ad Amatrice nell’estate del 2016 e tutti gli eventi succedutisi a quella tragica notte del 24 Agosto.

Alla serata, che ha visto tra i vari ospiti l’arcivescovo di Dublino, l’inviato dell’ambasciatore italiano, i rappresentanti della congregazione Marista d’Italia e di Irlanda, hanno partecipato molte famiglie provenienti da Amatrice, alcune di loro attualmente residenti in Irlanda. La cena è stata organizzata dalla Royal Society e dall’associazione Terra di Amatrice Onlus ed è stata un tripudio di prodotti tipici amatriciani spediti per l’occasione dall’Italia.  I protagonisti assoluti della serata sono stati i giovani di Amatrice che, come sottolineato durante la serata dal Presidente dell’Associazione, sono il futuro di queste zone, e grazie a loro e alla loro formazione anche nelle lingue straniere potrà ripartire una promozione del territorio della Conca Amatriciana.

Per dare voce ai fratelli migranti

Per dare voce ai fratelli migranti

Dal 13 luglio circola in rete una lettera rivolta al Presidente Mattarella e al Premier Conte. E’ stata scritta da numerose suore clarisse e carmelitane, in gran parte suore di clausura. Suore che si rivelano molto attente alla realtà sociale in cui stiamo vivendo in questa strana stagione.

L’intento è semplicissimo, quello di esprimere preoccupazione per il diffondersi in Italia di sentimenti di intolleranza, rifiuto e violenta discriminazione nei confronti dei migranti e rifugiati che cercano nelle nostre terre accoglienza e protezione

Come Maristi ci troviamo in pieno accordo con quanto espresso; anche l’orientamento dell’Istituto negli ultimi anni si è fatto carico di situazioni di periferia come questa legata ai migranti e l’impegno della comunità di Siracusa ne è una testimonianza concreta. E’ per questo che abbiamo sottoscritto questo messaggio proprio in questi giorni (qui il link ai firmatari)

Ecco il testo della lettera che come maristi abbiamo sottoscritto.

Radici lontane, futuro di speranza

Radici lontane, futuro di speranza

Siamo spesso abituati a considerare la grandezza di una persona dai ricordi che si lascia alle spalle, dalle opere che ha realizzato, dal movimento che ha messo in moto… In questi giorni i Maristi del Libano hanno pubblicato un libretto che racconta brevemente di una persona che per noi italiani è pressoché sconosciuta: fr. Mario Corradi.
L’agile libretto scritto da fr. Jean-Claude Robert è un tributo alla memoria di questo grande personaggio che per la realtà marista del Libano significa veramente qualcosa di unico, e che forse noi italiani stentiamo a ricordare e comprendere.


E’ un fratello marista italiano, che ha vissuto però quasi tutto il suo tragitto umano in Libano; formatosi in Italia è stato subito inviato nel medio-oriente, negli anni 30; nel 37 farà la sua professione perpetua come religioso marista proprio ad Amchit (Lb).

E’ bello ricordare il suo paesino di nascita, Andagna, una piccola località in provincia d’Imperia, nella splendida valle Argentina (a pochi “passi” da altre località da cui sono scaturiti numerosi fratelli maristi, un tempo le vocazioni andavano a sciame e si diffondevano velocemente nel medesimo territorio).

Tra le tante attività svolte in Libano, come insegnante, formatore, direttore, responsabile e provinciale, emergono soprattutto quelle che hanno portato alla realizzazione delle principali opere educative in Libano, il complesso di Rmeyleh, nel sud del paese (la zona a maggior concentrazione musulmana, non è un caso che l’istituto si chiamasse Nostra Signora di Fatima, molto venerata anche dall’Islam) e quindi il grande complesso educativo che oggi si chiama Champville, nella periferia nord di Beiruth. Si tratta di centri educativi dalle cifre imponenti; oggi la sola Champville conta qualcosa come 3500 alunni (tutti gli alunni maristi in Italia superano di poco il migliaio!). Sarà che la presenza marista e cattolica in un paese fortemente segnato dalla conpresenza delle principali religioni favorisce un clima identitario più forte, ma con grande apertura, visto che le scuole mariste sono frequentate anche da tanti musulmani (viceversa, l’accoglienza è meno scontanta).
Fr. Mario era fermamente convinto della vocazione internazionale di questo paese, il Libano da sempre è stato un crocevia tra occidente e oriente: nell’accoglienza e nel vivere insieme ha visto la chiave per un futuro migliore e su questa strada ancora oggi la proposta marista è forte e presente. Nella giornata di commemorazione che gli è stata dedicata, il 15 maggio 2019, tante sono state le voci in ringraziamento e in memoria per questo testimone dai grandi orizzonti.

Ecco il fascicolo realizzato dalla scuola di Champaville, un ringraziamento alla segretaria, Rita, che ha curato l’edizione e a fr. Robert per la stesura del testo.

Ecco la pagina del collegio di Champville che ricorda fr. Mario (in francese)

Al fianco dei ragazzi di Amatrice, fino a Dublino

Al fianco dei ragazzi di Amatrice, fino a Dublino

Ci piace segnalare un evento realizzato in collaborazione con il San Leone Magno, dove alcuni ex-alunni, particolarmente vicini ai cittadini di Amatrice, hanno organizzato e favorito un progetto solidale dove la cultura e le eccellenze tipiche di queste zone colpite dal terremoto di alcuni anni fa, vanno a braccetto.

Riportiamo semplicemente il testo che conclude queste immagini.
Questo video è stato proiettato durante un evento organizzato dall’Associazione Roma “Una serata per Amatrice” dove sono stati offerti prodotti tipici e raccolti fondi per questa terra che ancora ha bisogno di tanto ed è per questo che in sinergia con l’ Istituto San Leone Magno di Roma sono state organizzate vacanze studio in Irlanda per gli studenti dell’istituto alberghiero di Amatrice e il prossimo 25 luglio, a Dublino, nella sede dell’istituto marista del Moyle Park ci sarà un’altra serata speciale dove verranno proposte tutte le eccellenze culinarie del territorio dai salumi al formaggio fino alla regina indiscussa di questa terra martoriata, l’amatriciana . Un altro piccolo tassello per tenere sempre i riflettori accesi su questa realtà in condizioni ancora così difficili.

gli studenti maristi al Moyle Park College – Dublino (2018)

Saranno 7 i ragazzi che passeranno così delle vacanze-studio presso il college di Dublino, insieme a tanti coetanei delle scuole mariste italiane, spagnole, brasiliane, argentine… favorendo quello scambio reciproco che porta alla conoscenza e alla condivisione.

Un anno di fraternità

Un anno di fraternità

Sabato 29 giugno le fraternità mariste di Giugliano hanno concluso il loro percorso annuale con un momento di incontro, riflessione e di festa.

Erano presenti i rappresentanti dei 3 gruppi con la gradita aggiunta di ospiti speciali: una significativa delegazione della fraternità di Cesano Maderno (con Delia, Gloria e Giusy) e alcuni fratelli maristi della comunità di formazione di Manziana.

Nonostante il tardo pomeriggio ancora infuocato, il gruppo si è incontrato nella cappella dell’Istituto per avviare l’incontro: due parole per orientare le attività all’insegna dello “scoprire” il volto marista. E poi il via a una dinamica intrigante e coinvolgente: c’era da rimettere in ordine il puzzle della “famiglia marista”, centinaia di piccole parti per ricomporre l’unità del quadro di partenza. Si trattava di fare attenzione alle sfumature, cogliere l’insieme dal dettaglio e viceversa, lavorare in gruppo, confrontarsi, bisticciare dolcemente su come procedere, da quale parte iniziare… insomma, un po’ quello che succede nella vita di tutti i giorni.

E alla fine ce l’abbiamo fatta, siamo riusciti a rimettere tutti i pezzi a posto, perché c’era un posto per ciascuno. Dopo il girotondo finale (qualcuno si sta ancora interrogando su quali erano i passi, le catene da allacciare e le procedure da seguire, ma… abbiamo fatto anche questo!) il superiore della comunità marista, fr. Giorgio, ha consegnato a ciascuno il “Progetto di vita”. Ce n’è abbastanza come compito per le vacanze! E poi è iniziato il momento conviviale, con l’inaugurazione della nuova location, tra il giardino e la nuova casa della comunità, ben illuminati, in mezzo al verde, in mezzo agli amici di un anno intero. Non poteva quindi mancare anche il brindisi finale, dedicato alla festa nella festa, i 25 anni di matrimonio di Sabatino e Lena. Proprio questo è fare “famiglia marista” insieme.

e qui trovate le foto della serata