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Autore: Giorgio Banaudi

Inaugurazione del vicolo e del ponte S.Marcellino Champagnat a Cesano M.

Inaugurazione del vicolo e del ponte S.Marcellino Champagnat a Cesano M.

Viviamo in un tempo dove sembra più facileerigere muri che costruire ponti.Ma per andare lontanosappiamo bene cosa è più utile.
Per il 50esimo della presenza dei Fratelli Maristi a Cesano, l’Amministrazione comunale ha voluto testimoniare l’apprezzamento di questa presenza educativa, dedicando un luogo significativo della cittadina al Fondatore dei Maristi. 
L’idea di una strada e soprattutto di un ponte dedicato a Champagnat è sembrata subito particolarmente significativa, per il senso di apertura e di audacia che San Marcellino ha lasciato come eredità ideale da percorrere ancora oggi, a 200 anni dagli inizi.
Siamo contenti di questa scelta e adesso anche Cesano può annoverare nella sua toponomastica una via dedicata ai Maristi, come già succede in tutte le altre località d’Italia dove opera la nostra congregazione (Roma, Genova, Giugliano, Entracque…).
Il luogo scelto è una via pedonale, ecologica, tranquilla, con realtà significative ai suoi bordi (le poste, le scuole ed anche case solidali…). Congiunge le due rive del fiume Seveso e permette di godere di un panorama un tempo fortemente compromesso e ora, sempre più, recuperato alla dimensione del vivere cittadino.
L’inaugurazione ha avuto luogo il giorno 14 settembre. La scuola marista era presente con una bella rappresentanza di alunni e di docenti, il preside, fr. Giorgio e logicamente la vice-preside Franca Strada, ex-alunna marista che doveva per forza incontrare un suo vecchio compagno di classe: il sindaco! Sono poi arrivate alcune classi della primaria marista di Binzago. Numerosi anche gli alunni della scuola statale, media e primaria.
Per la giunta comunale, oltre al nuovo Sindaco Maurilio Longhin, c’erano molti rappresentanti ed amici, in particolare l’ex-sindaco Gigi Ponti, attuale Presidente del Consiglio a cui va il merito di questa intitolazione. E poi il comandante dei carabinieri e il maresciallo e altre autorità locali.
Quello che ci ha colpito nelle brevi parole del Sindaco, anche lui ex-alunno, sono stati i numeri: in 50 di amministrazione cittadina, 30 sono stati svolti da sindaci che si sono formati anche nella nostra scuola. Si tratta quindi di una piccola presenza ma davvero significativa.
Insomma, il progetto di Champagnat di “formare buoni cristiani e onesti cittadini” ci sembra veramente una via maestra da continuare a seguire. E quando le cose si fanno difficili, quando ci sono ostacoli imprevisti … l’idea di un ponte è la soluzione migliore. Il preside della scuola, fr. Giorgio, si è soffermato su questi semplici  aspetti, sulla nostra presenza come risorsa per il territorio e la nostra disponibilità a collaborare in questo senso, cercando di unire le forze più che marcare le differenze: perché educare i ragazzi significa preparare il futuro di tutti.
il francobollo per il bicentenario marista

il francobollo per il bicentenario marista

Ma quando è stata l’ultima volta che hai scritto una lettera, comprato un francobollo, affrancato una busta? Nell’era delle mail e del web sembra anacronistico usare ancora i francobolli. Ma dall’epoca del Penny Black (correva proprio il 1840, l’anno della morte di Marcellino, che non ha proprio potuto utilizzarli, questi “moderni mezzi di comunicazione”) ad oggi, il francobollo è un pezzo della nostra storia e un documento significativo. Per il Bicentenario gli ex-alunni del San Leone Magno hanno avuto questa bella idea, suggerita agli esperti filatelici del Vaticano e si è giunti così alla produzione di un francobollo commemorativo (leggi l’articolo sul sito ufficiale della Congregazione marista).
Dal giorno 7 settembre il francobollo sarà disponibile per l’utilizzo e per la raccolta filatelica.

Ecco il comunicato diffuso in questa occasione

Ricorrono quest’anno i 200 anni dalla fondazione dell’Istituto dei Fratelli Maristi da parte di Marcellino Champagnat giovane vicario della parrocchia di Lavalla, in Francia proclamato santo da papa Giovanni Paolo II il 18 aprile del 1999. La sua storia ci riporta la Francia post rivoluzionaria della fine del XVIII secolo quando con la restaurazione si presentò la necessità di far fronte alla crisi nazionale della scuola incentivando e rafforzando l’istruzione e la catechesi dei giovani che la rivoluzione francese aveva abbandonato ad un futuro senza prospettive. Così Marcellino, ordinato sacerdote nel 1816, forte della presenza di Dio nella sua vita e alimentato da un incrollabile fiducia in Maria e nella sua protezione, da cui il nome marista della comunità da lui fondata, iniziò la sua intensa opera educativa. La convinzione che “per educare bene i ragazzi occorre amarli” permea lo stile educativo Marista le cui caratteristiche sono una costante ma discreta presenza in mezzo ai ragazzi, la semplicità, lo spirito di famiglia e l’amore al lavoro, il tutto nello stile di Maria. I Fratelli Maristi oggi sono presenti in oltre 80 nazioni nel mondo, ma soprattutto nelle missioni, con 1000 centri formativi, oltre 3000 religiosi fratelli e circa 600.000 alunni, sulle orme del padre Fondatore,  diffondono il messaggio cristiano attraverso l’educazione dei bambini e dei giovani.
Il francobollo realizzato per l’occasione da Patrizio Daniele per l’ufficio filatelico del Vaticano ritrae in primo piano Marcellino Champagnat, sullo sfondo la tavola della prima comunità dei fratelli a Lavalla, circondata da laici e fratelli religiosi al servizio dei bambini, mentre la statua della Vergine chiamata da San Marcellino “buona madre” ricorda l’ispirazione mariana dell’opera educativa da lui svolta.

SCHEDA TECNICA
Numero valori: 1
Valore facciale € 1,00
Formato: 30 x 40 mm 
Dentellatura: 13 x 13 1/4
Foglio da: 10 francobolli
Dimensioni del foglio: 176 x 106 mm 
Artista: Patrizio Daniele 
Tipo di Stampa: offset 
Stamperia: Cartor (Francia)
Prezzo della serie: Euro 1,00
Tiratura max 120.000 serie

Una scuola ben formata comincia dai docenti…

Una scuola ben formata comincia dai docenti…

Ormai il nuovo anno scolastico è iniziato. Per noi maristi con un pizzico di anticipo, perché le cose importanti vanno preparate per tempo. E così anche quest’anno lo staff dei docenti si è rimesso in moto per l’ormai classico incontro di formazione di inizio settembre. Anzi, di fine agosto.

E dopo una lunga tradizione a Chianciano, eccoci tutti radunati a Roma, sicuramente più accessibile per chi viene dalle varie località mariste d’Italia.

Quest’anno l’incontro si è praticamente sdoppiato. Un primo appuntamento per i partecipanti dei vari Consigli dell’Opera (i CDO) delle rispettive scuole, insieme ai referenti per le nuove tecnologie (TIC) e poi l’incontro con i docenti direttamente coinvolti nello speciale ruolo del tutor.
L’incontro per i CDO si è svolto presso il San Leone Magno, dal 30 al 31 agosto, ed ha affrontato il tema strategico della comunicazione e marketing. Non è un controsenso che la scuola marista affronti questi temi; se ci teniamo veramente alla nostra missione, oggi, non possiamo ignorare i meccanismi necessari per far giungere il nostro messaggio alle famiglie e al territorio. In un mondo dove ormai si viaggia con l’alta velocità e tutto ruota intorno al web sarebbe anacronistico procedere in bici e a forza di post-it. Il corso è stato tenuto dalla docente Alessandra Olietti, dell’Università cattolica ed ha fornito soprattutto nuovi input per la stesura di un piano di comunicazione adeguato alle necessità delle nostre scuole.
Appena concluso questo incontro, gran parte dei docenti presenti si è spostato dal SLM presso la Villa EUR, che altro non è se non l’hotel inserito nel contesto della Casa Generalizia dei Fratelli Maristi; una location decisamente speciale, nel quartiere romano dell’EUR.
E qui le persone convocate erano veramente tante, perché abbiamo cercato di coinvolgere praticamente tutti i tutor delle nostre scuole. Su questa figura stiamo investendo energie e risorse, perché ogni anno di più ne cogliamo l’importanza, la carica innovativa e soprattutto la preziosa funzionalità per i nostri alunni e le famiglie. Ci hanno accompagnato in un percorso di approfondimento pratico e contenutistico l’ormai noto (ed apprezzato) prof. Marius, che da alcuni anni ci supporta in modo creativo, stimolante e ben documentato, insieme al team degli amici Gabriele e Silvia del centro educativo salesiano di Rebibbia.
Due giorni intensi, ma vissuti in modo molto concreto mediante simulazioni operative, dinamiche da replicare poi in classe, approfondimenti sul metodo e sulle problematiche inerenti. A breve saranno diponibili per i docenti anche i materiali realizzati per il corso.
L’incontro ha fornito anche l’occasione per l’incontro di tanti nuovi docenti maristi. Quest’anno in ogni scuola marista le nuove presenze sono un numero importante. Come ormai sta succedendo da tempo, il mese di settembre ci mette di fronte anche alla ‘tragica’ necessità imposta da un sistema scolastico statale miope e incoerente, di puntare su nuovi docenti, perché il MIUR nel frattempo ha saccheggiato tra le nostre file numerose figure di docenti. Il ricambio imposto, che impedisce quella logica continuità e coerenza educativa diventa un punto di debolezza che, per forza di cose, dobbiamo sfruttare come opportunità operativa. Impresa difficile che purtroppo dobbiamo mettere in conto.
Ci siamo consolati con una breve visita della Casa Generalizia, stranamente vuota e sguarnita di fratelli maristi, perché tra pochi giorni inizierà il 22 capitolo Generale, ma non a Roma, bensì nella “periferica” Colombia. Perché il nuovo inizio che il bicentenario ci invita ad innescare, è una realtà ancora più grande di noi, che possiamo avviare con il nostro impegno locale. Su questa pista siamo invitai a …muoverci con decisione.
Auguri a tutti per il nuovo anno scolastico.

e terminiamo con una rapida memoria fotografica di questi giorni di formazione e condivisione

Un’esperienza di condivisione per i maristi di Champagnat

Un’esperienza di condivisione per i maristi di Champagnat

E’ appena finita l’esperienza di condivisione dei “maristi di Champagnat” a Foce di Amelia, nella splendida cornice del Monastero alle Grazie. E’ questo il 4° anno che vede riuniti un gruppo di famiglie e alcuni fratelli maristi per alcuni giorni di ritiro, condivisione e fraternità.
Certo, a guardare dall’esterno si coglie soprattutto l’aspetto bello e felice di una vacanza spensierata, in una location confortevole, accogliente e suggestiva; per non parlare della piscina che vedeva ogni giorni concretizzarsi quell’ideale di sportività e fratellanza suggellato dalle correttissime partite di pallanuoto.
O le incursioni serale nel piazzale del paese dove si svolge proprio negli stessi giorni di fine agosto la mitica sagra della barbazza (niente paura, è il guanciale tanto necessario per l’amatriciana!).

Eppure, vivere insieme, fratelli e laici, questi giorni ritagliati nella fretta dell’anno per vivere in modo marista alcuni temi… lascia sicuramente il segno. Erano presenti 3 fratelli, 3 amici di Genova, 2 famiglie intere di Roma, alcune coppie di Giugliano e Cesano M. In tutto circa 25 persone che dal 23 al 27 agosto hanno cercato di approfondire il tema del “sogno” di Marcellino, complice il trascorrere importante di questo bicentenario.

Era con noi per affrontare in modo alternativo lo stesso percorso, la carissima amica Aurora Jamuna, esperta di yoga e di arteterapia, che dal sorgere del sole fino al suo tramonto (ehi, ma questa era la benedizione della tavola proposta dal gruppo dei giovanissimi!) ci ha accompagnato per risvegliare il nostro bambino interiore e per riconciliarci con la nostra dimensione corporea, troppo spesso dimenticata e trascurata.

Con gli interventi su Marcellino di fr. Roberto e le dinamiche creative di Aurora abbiamo cercato di dare concretezza e spazio alla dimensione del sogno, riscoprendo quello individuale ma anche le necessarie dimensioni di gruppo per consolidare il percorso.
E così abbiamo messo in cantiere anche applicazioni concrete, per rinsaldare i contatti tra le varie scuole mariste e le varie realtà (scuola, GVX, fraternità…). Tanta vita da condividere, che vi invitiamo a ripercorrere con le tante immagini di questi giorni intensi.
Naturalmente con l’invito a provare questa esperienza che vogliamo ripetere anche nel prossimo anno.

Ecco l’album fotografico del ritiro-incontro ad Amelia – agosto 2017 

Arrivederci, carissimo fr. Sandro

Arrivederci, carissimo fr. Sandro


Ci è appena giunta la notizia che proprio nel giorno dell’Assunta, fr. Sandro Felli, che stava passando alcuni giorni di vacanza con la sua famiglia, ci ha lasciato per la casa del Padre.
Aveva da poco compiuto 77 anni, 58 come fratello marista. Negli ultimi anni i problemi di salute si erano purtroppo rapidamente aggravati, ma senza togliergli il sorriso e l’entusiasmo.
Era nato a Castelnuovo di Porto (Roma) il 19 novembre 1939. Aveva iniziato il percorso marista nel probandato di Mondovì (vi era entrato il 10 agosto 1952). Poi a Ventimiglia (IM) ha fatto ingresso al noviziato (iniziato nel 1959) e la Prima Professione religiosa, il 26 luglio 1960. La Professione Perpetua era stata celebrata a Lavarone (TN) il 29 agosto 1966.
La sua missione marista si è dipanata essenzialmente tra le comunità di Genova, Roma e Viterbo, dove ha svolto soprattutto il ruolo di docente di lettere e filosofia.
Lo ricordiamo con queste parole di fr. Massimo B. che ha condiviso parte del cammino marista insieme a lui, nelle comunità di Genova e Viterbo.

Se i cortili dell’Istituto Champagnat potessero parlare. ricorderebbero un solo professore di filosofia che negli orari più impensati, passeggiava con i ragazzi su e giù per interrogare, parlare, ascoltare, incoraggiare…Un fratello di assoluto valore, un insegnante sempre disponibile, un amico di tutti ,ma specie di chi aveva più bisogno….Un amico personale che ho rivisto a maggio per il battesimo di figli di amici e ad Entracque per il ritiro, Era provato, ma sereno, smagrito, ma luminoso. Lo avevo invitato a passare qualche settimana a Genova, ora che si stava preparando a trasferirsi a Carmagnola. Proteggerà dal cielo, vicino a san Marcellino, le scuole mariste a lui così care, ci ricorderà come essere lucidi ed accoglienti, aperti e rigorosi, ci sarà di esempio nell’umile lavoro di vicinanza che un maestro deve ai suoi ragazzi..Ogni momento con lui era una scuola di vita, un esempio di umanità, una testimonianza di fede matura. Ci mancherai Sandro, ciao! (fr. Massimo B.)

e con il ricordo di uno dei suoi tanti ex-alunni

“Ciao Prof. mi ricorderò sempre le tue interrogazioni di storia e filosofia mentre passeggiavamo per il giardino della scuola e tu ci insegnavi come passeggiare per il corridoio della vita.” 

Il funerale sarà celebrato nel Comune di Riano (frazione La Rosta), in provincia di Roma, il giorno 16 agosto, mercoledì, alle ore 17:00, presso la parrocchia della Beata Vergine Madre della Chiesa – Via Rianese 131

Esperienza marista all’Hermitage

Esperienza marista all’Hermitage

Dal 4 all’8 luglio, un folto gruppo di insegnanti, laici e fratelli maristi ha vissuto un’esperienza davvero speciale nella casa madre dei Fratelli Maristi, all’Hermitage, presso Lione. Difficile definire questi giorni con un termine solo, sicuramente riduttivo: ritiro, corso di aggiornamento, full immersion marista, convivenza, stage… tutte parole che recano comunque elementi concreti che ciascuno ha vissuto con intensità. Eravamo presenti da Giugliano, Roma, Genova, Cesano e Taormina, più di 40 persone riunite nel nome di Marcellino.

L’occasione del bicentenario era stata programmata quasi due anni fa, quando i direttori delle scuole mariste italiane hanno pensato di offrire questo “regalo” soprattutto agli insegnanti delle scuole, per arricchire ciascuno di quel contatto con le fonti mariste che solo la casa dell’Hermitage riesce a dare senza nemmeno coinvolgere troppo le parole. La casa costruita da Marcellino parla da sola, con la sua posizione, le sue rocce, il torrente Gier che l’attraversa e mostra la capacità e il sogno davvero incredibili di questo uomo, Marcellino, che sfida il tempo e le opinioni comuni. Dopo 200 anni è bello vedere che le sue intuizioni hanno più futuro davanti che storia alle spalle.

Come sempre capita in queste occasioni, la visita si è trasformata anche in raccolta di immagini e di momenti significativi. Ognuno girava col suo cellulare a caccia di inquadrature significative, dettagli, situazioni da trattenere nella memoria. Ecco una carrellata di foto su questi giorni, (a cura di fr. Giorgio B.) ben consapevoli che le sintesi nascondono tanta ricchezza, ma nel contempo ne rivelano almeno un po’ …

le foto dell’esperienza Hermitage 2017