Siamo tutti sulla stessa barca! Non smette di ripetercelo papa Francesco nella sua ultima enciclica, Fratelli tutti. E guardando le statistiche, le notizie e l’andamento globale del mondo intero e della nostra Europa, ce ne accorgiamo ogni giorno di più.
Ecco allora il messaggio di Fratel Juan Carlos, provinciale della Mediterranea (Italia, sud della Spagna, Libano e Siria), a tutti i fratelli e laici maristi, in particolare della nostra zona italiana.
Parole di coraggio e di speranza per continuare ad essere faro di speranza nonostante le difficoltà, le chiusure e le restrizioni con le quali il nostro impegno educativo deve fare i conti in questo difficile anno scolastico.
Il mese di maggio sta per finire e anche quest’anno i maristi sono impegnati in quello che è un percorso abituale, dedicare spazio e tempo per sottolineare la presenza di Maria e renderla presente e attiva ancora oggi, ciascuna nella sua dimensione: nella scuola, nell’impegno solidale, nelle parrocchie, …nella quarantena!
Quest’anno è davvero speciale, ma probabilmente lo ricorderemo anche per l’impegno insolito che ha visto le diverse scuole e realtà mariste impegnate nel condividere anche i momenti di riflessione e di preghiera. A Giugliano e Roma era tipico concludere il mese di maggio con una fiaccolata, nei cortili della scuola.
Quest’anno le restrizioni sono ancora operative e non avrebbe senso un simile gesto, molto più sensato rinviare a tempi migliori questo tipo di celebrazioni. Ma l’attenzione e l’impegno non sono mancati, anzi, i vari gruppi di pastorale delle diverse scuole sono riuscite a realizzare una “fiaccolata” virtuale, con il passaggio del cero da una comunità all’altra, ciascuna con una sottolineatura speciale. A conclusione della preghiera un saluto affettuoso di fr. Juan Carlos, provinciale, ancora “bloccato” a Roma visto che i collegamenti Italia Spagna sono tuttora chiusi.
Così abbiamo visto l’impegno e la cura nella presentazione del vangelo da parte di Giugliano, la preghiera e l’impegno solidale di Cesano Maderno, la presenza marista del San Leone Magno con le sue varie sfaccettature a Roma, i commenti al vangelo degli amici di Genova, la condivisione con i migranti da parte di Siracusa. Tutte situazioni nelle quali ancora oggi cerchiamo di essere come Maria, a servizio, in semplicità.
Lo streaming, andato in onda venerdì 29 maggio, alle 20:30, naturalmente rimane a disposizione. Ecco qui sotto il link.
Tempo di coronavirus, di quarantena e di rapidi cambiamenti. A Cesano sono ormai passate 6 settimane dalla chiusura della scuola, a Genova poco meno, idem per Roma e Giugliano. Inutile dirlo, la scuola sta cambiando e cambierà, non solo per questa chiusura forzata ma per tutto il fermento che sta innescando.
Tutti abbiamo assistito alla rapida risposta dei nostri docenti per continuare a fornire un sostegno efficace ai ragazzi e alle famiglie. Diciamolo pure che le nostre scuole erano già preparate. Da un paio di anni tutti i docenti sono stati formati e preparati alla didattica online, ci siamo dotati di una piattaforma digitale di alto profilo; tutti gli alunni e insegnanti dispongono da tempo di un account Microsoft che consente l’utilizzo di tutto il pacchetto di Office365. Oltre al Registro elettronico che le nostre scuole utilizzano da quasi 10 anni, abbiamo sperimentato varie soluzioni per la didattica a distanza, dalle piattaforme di Aulavirtuale (inizialmente basate su Moodle) all’attuale scenario che consente, mediante Teams di offrire strumenti affidabili non solo per inviare e ricevere compiti (la didattica è altra cosa!) ma per erogare lezioni, dare e ricevere feedback dagli alunni e dalle classi.
In questi giorni è tutto un fermento di iniziative, di calendari online e di “normale” prosecuzione dell’attività didattica (provate a curiosare sul sito di Cesano per toccare con mano la loro attività, o su quello di Giugliano per vedere come anche la primaria è coinvolta). Perché la scuola che offriamo alle famiglie è una cosa seria e va fatta con cuore e professionalità.
E forse tra le tante notizie di questi giorni, nessuno ne sta parlando. Eppure chi conosce bene la situazione di tante scuole statali, una bella differenza la riscontra: ritardi, difficoltà, scelte un po’ improvvisate…
Vengono emanati a tamburo battente decreti, rinvii, novità, precisazioni per i lavoratori, i contributi. Ma per la scuola paritaria che tra non molto dovrà fare i conti con i bilanci, le cose non sono facili.
Raccogliamo la provocazione e la sfida di sr.Monia, da sempre in prima fila sul tema del diritto di apprendere che ancora non è garantito nella nostra Italia. Le scuole paritarie, come le nostre, che fanno risparmiare allo stato circa 6 miliardi all’anno, a fronte di poche briciole di contributi ricevuti, rischieranno tra non molto la paralisi operativa. Ecco allora la proposta forte di inserire anche la scuola libera nel panorama dei decreti del Cura Italia: la proposta è semplicissima: Detraibilità integrale delle rette versate dalle famiglie nei mesi di chiusura delle scuole causa Coronavirus
Vi invitiamo a visitare la pagina di questa petizione, di approfondire i contenuti della richiesta e di diffondere presso i vostri amici, famiglie e scuole, questa iniziativa di libertà, resa più urgente dalla crisi del coronavirus.