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Categoria: assemblea

L’assemblea dei ragazzi

L’assemblea dei ragazzi

23 aprile, Madrid: a conclusione dell’assemblea con i ragazzi.
Domenica e lunedì sono stati davvero momenti intensi, poche le pause (anche perché il luogo si presta davvero ad una full immersion, dato che si trova praticamente all’interno del grande parco del Pardo). Abbiamo completato la presentazione della fase locale degli incontri, con la diffusione di tutte le buone pratiche che già si svolgono nelle nostre scuole.

Una vera e propria Assemblea giovanile dei ragazzi, l’incontro di Madrid e di Faraya si è appena concluso e tutti i partecipanti stanno riprendendo la via del ritorno, per raccontare alle famiglie, ai compagni di scuola, ai colleghi e a tutta la comunità educante cosa abbiamo provato in questi giorni.

Poi si è passati alla fase di riflessione e di proposta. I nostri ragazzi erano divisi in 6 gruppi (colorati) e ciascuno ha seguito uno dei laboratori previsti per questo incontro: bullismo, rischi possibili nelle nostre scuole, sicurezza digitale, diritti dell’infanzia… al termine di questi approfondimenti ogni gruppo ha ricevuto l’incarico di riflettere su uno di questi ambiti e di produrre delle proposte, anche sulla base delle buone pratiche già esistenti.

Ogni serata si concludeva poi con la connessione online per condividere con gli amici di Faraya il risultato del nostro lavoro. i docenti di supporto hanno svolto un lavoro discreto e continuo, per aiutare, supportare e guidare i gruppi, anche se poi molti si sono tranquillamenti messi al lavoro in modo autonomo per sintetizzare le varie proposte. Così a caldo, ci piace riportare qualcuno dei suggerimenti che sono emersi dai ragazzi:

  • un suggerimento interessante è quella di istituzionalizzare la figura inedita del mediatore “peer2peer, alla pari, per aiutare nei conflitti che possono sorgere tra gli alunni e nelle situazioni critiche tra docente e alunno, in pratica si può far ricorso ad un alunno delle classi più grandi della scuola, responsabile e formato a questo scopo per mediare questi conflitti
  • valorizzare le tante figure di docenti ed educatori “trasversali” presenti nella scuola per supportare il consiglio di classe o la Direzione nella gestione dei conflitti, coinvolgendo ad esempio un’insegnante della primaria o della materna (che probabilmente già conosce quegli stessi alunni…) e che spesso rappresenta un prezioso mediatore…
  • prevedere dei corsi formativi da vivere insieme, alunni, docenti e genitori, sulle nuove tecnologie digitali, la sicurezza dei dati, la necessaria attenzione alla privacy,
  • potenziare l’attenzione e la vigilanza sui punti critici delle nostre scuole: dalla diretta testimonianza delle ragazze e dei ragazzi è emerso che spesso i bagni e gli spogliatoi sono ancora i luoghi dove possono capitare occasioni di disagio, bullismo, criticità varie…

Negli ultimi due giorni è stato con noi anche fr. Aureliano, il provinciale, sempre presente ed attento. Ci ha lasciato come discorso finale un bell’esempio della saggezza africana, interessante da ricordare:

In un villaggio africano c’era un capo dispotico che maltrattava e insultava i suoi sudditi. Un giorno chiamò il suo servitore e gli ordinò di andare al mercato e di portargli il miglior pezzo di carne, in modo da preparare una cenetta squisita.
Il servo si recò al mercato e alla fine decise di comprare per il suo padrone una lingua di vacca.
Il cuoco della casa la preparò con cura e alla fine della cena, il padrone, tutto contento, chiamò il suo servo per dirgli che aveva svolto un ottimo lavoro.
Ma subito gli diede un nuovo ordine:
– Ora torna al mercato e portami il peggior pezzo di carne che riesci a trovare.
Il servo tornò di nuovo al mercato e gli portò … nuovamente una lingua di vacca.
Il capo gli disse: “Mi stai prendendo in giro? Mi hai preso lo stesso pezzo di carne di ieri… Come può essere la migliore e la peggiore carne allo stesso tempo?
E allora il servo gli rispose: “La lingua può essere la migliore e anche la peggiore delle parti di un vivente. Con le parole si può salvare e curare, ma con le parole si può anche offendere, ferire ed uccidere.
La storia racconta che il capo cambiò comportamento e da allora giurò di non maltrattare mai più le persone e di parlare sempre con gentilezza e amore ai suoi sudditi.

L’invito è chiaro: non tacere, fai sentire la tua voce, quando è necessario parla chiaro.
La tua voce conta.

Oggi i ragazzi sono ormai tornati nelle loro scuole, felicissimi di essere stati eletti dai propri compagni di classe. Anche i ragazzi libanesi sono giunti a casa, forse sono ancora in viaggio gli amici di Aleppo (all’andata avevano fermato alcuni di loro, per il piccolo dettaglio che essendo quasi maggiorenni, stava per scattare l’età del servizio militare, e in Siria, lo sappiamo, la guerra è in corso! Il diritto alla vita, al benessere e alla libertà… è ancora un obiettivo da raggiungere).
Nella preghiera finale e nelle riflessioni conclusive molti hanno detto: “Che bello essere stati i pionieri di questa esperienza, speriamo che si possa ripetere ancora…”.

Il seme è stato piantato, poi verrà il tempo della raccolta.

L’album delle foto è diventato davvero imponente, ma… anche l’occhio vuole la sua parte.

La voce dei ragazzi

La voce dei ragazzi

Poche volte ascoltiamo per davvero la voce dei ragazzi; come educatori e docenti quasi sempre pensiamo di sapere già in partenza che cosa è “buono per loro”, senza bisogno di chiederglielo. Abbiamo i nostri programmi, le nostre proposte educative, i piani didattici… Allora fa veramente notizia la strana assemblea che stiamo vivendo in questi giorni nei dintorni di Madrid e, in stretto collegamento, dall’altro lato del Mediterraneo, presso la casa marista di Faraya, in Libano.

In sintesi: dal 19 al 23 aprile si sta svolgendo nei pressi di Madrid (presso la casa di spiritualità dei Cappuccini “El Pardo) la fase provinciale dell’assemblea dei “giovani” considerata come una delle priorità del nostro percorso provinciale per quanto riguarda il tema del “bene dei minori”. Il titolo racchiude l’obiettivo che si vuole raggiungere: la tua voce conta.

Ma quando parliamo di “giovani” spesso i confini sono molto estesi, nel nostro caso si tratta proprio di giovanissimi: tutti i partecipanti a questa assemblea sono ragazzi e ragazze dai 14 ai 16/17 anni, insomma, alunni di terza media e dei primi 2 anni del liceo (corrispondenti al livello scolastico della scuola superiore spagnola, la ESO). Si è deciso di convocare 3 alunni da ciascuna scuola, eletti dai loro compagni dopo una serie di incontri e di interventi sul tema dei diritti dei minori (la convenzione Onu, per essere chiari) e votati democraticamente come portavoce delle proposte e delle riflessioni di ogni scuola.

Qui a Madrid sono presenti gli alunni delle scuola spagnole e italiane, mentre sull’altra sponda del Mediterraneo, a Faraya, non distante da Beiruth, ci sono i loro compagni delle scuole libanesi e della Siria. Proprio così, anche dalla Siria sono stati invitati dei ragazzi e siccome non ci sono scuole mariste in questo paese, i ragazzi presenti sono quelli del gruppo scout “Champagnat” di Aleppo. Con loro c’è anche fr. George Sabe, uno dei responsabili dei Maristi Blu di Aleppo. E forse vale la pena ricordare che la Siria è ancora in guerra, da ben 12 anni. Avere compagni di discussione con questa pesante esperienza sulle spalle apre davvero gli occhi, quando si parla di diritti dei minori.

E per la Provincia Marista mediterranea è la prima volta che un’assemblea è composta da minorenni. I docenti che li accompagnano sono una presenza discreta e si giocano il ruolo dei facilitatori, ma niente più. Su questo punto è stato molto chiaro fr. Damiano, il viceprovinciale, nel saluto che ha rivolto ai partecipanti fin dal primo momento in videoconferenza, venerdì sera, poco dopo l’arrivo. E forse è una prima volta non solo per i maristi; non sono tante le realtà educative che provano a “dare voce” in concreto ai ragazzi, in un modo simile. Una scelta e un investimento notevole, anche sotto il profilo economico (perché i ragazzi sono stati invitati e non hanno dovuto sostenere nessuna spesa), ma siamo convinti che dare loro voce sia il modo migliore per difendere in concreto questo loro diritto alla partecipazione.

Uno dei punti di forza di questa assemblea è l’appuntamento in videoconferenza che si è stabilito ogni sera, per confrontare il lavoro svolto nelle due sedi, Madrid e Faraya e sentirsi così tutti parte di una stessa famiglia che sta lavorando sullo stesso tema.

Il primo giorno è stato dedicato interamente alla conoscenza reciproca, a presentare le diverse realtà scolastiche di Spagna e Italia (a Faraya, in parallelo, hanno condiviso la loro realtà che coinvolge le 2 scuola del Libano e la sede di Aleppo), il tutto intervallato da laboratori e dinamiche di approfondimento. I ragazzi sono stati divisi in gruppi (dove sono presenti scuole e lingue diverse) e si alternano le attività tra una presentazione e un laboratorio.

Per l’Italia sono presenti le ragazze e i ragazzi di Genova, San Leone Magno e Pio XII (di Roma) e Giugliano in Campania, con i rispettivi docenti accompagnatori, inoltre ci sono anche Priscilla (dell’equipe di Pastorale) e come supporto per la traduzione fr. Claudio e fr. Giorgio.

E siccome anche queste righe le stiamo scrivendo “al volo”, ci risentiamo per raccontarvi i prossimi giorni;

intanto, è già possibile dare un’occhiata a come si svolgono le cose qui a Madrid, cliccando sul nostro

Album fotografico dell’Assemblea “La tua voce conta” – Madrid, 119-23 aprile 2024

I provinciali maristi in udienza da Papa Francesco

I provinciali maristi in udienza da Papa Francesco

L’incontro che Papa Francesco ha vissuto giovedì 24 marzo con i provinciali dei fratelli maristi, riuniti a Roma per la decima conferenza generale, ha toccato veramente il cuore e l’attenzione di tutti, fratelli e laici, della famiglia marista intera, sparsa in tutto il mondo.

Dopo il capitolo generale del 2017 (era il 22° dall’inizio della storia marista, celebrato proprio nell’anno del bicentenario della fondazione dell’Istituto e che ha visto la nomina di fr. Ernesto come superiore generale), l’appuntamento forte della congregazione è proprio questa Conferenza Generale che si svolge a metà mandato, ogni 8 anni.

Il tema di questa Conferenza è l’evocativo guardare oltre, andare al di là del presente, leggere nei segni dei tempi gli spunti che la vita ci chiede di realizzare per compiere al meglio la missione educativa marista.

Tutti i responsabili delle provincie mariste si incontrano per tracciare, insieme al Superiore generale e il suo Consiglio, le linee importanti dell’azione della congregazione nelle sue molteplici presenze in sintonia con quanto il Capitolo Generale ha tracciato; è un momento di forte partecipazione, di verifica del cammino svolto e di proiezione nel futuro.

L’incontro che il Papa ha riservato ai provinciali maristi, giovedì 24 mattina, resterà per tutti un segno forte di unità con la Chiesa e una indicazione chiara su come orientare il cammino.

In ascolto delle parole di Papa Francesco

Basta leggere il discorso che il papa ha rivolto ai presenti.

Papa Francesco ha richiamato i fratelli ad essere fedeli allo stile di Marcellino, che ha saputo “guardare oltre”, e soprattutto ad insegnare ai giovani a “guardare oltre”, ad aprirsi a Dio, agli orizzonti dell’amore secondo il Vangelo.

Inoltre ci stimola ad aiutare i giovani ad essere “custodi del Creato”, perché  non si nasce custodi dell’ambiente, ma lo si diventa con un cammino educativo.

E questo vale per gli altri ambiti così vitali, come la politica, l’impegno sociale, la comunicazione, lo studio approfondito, ma soprattutto, come religiosi, l’educazione spirituale, che è la base della crescita integrale delle persone.

I fratelli provinciali riuniti nella Sala Blu
Buon lavoro al Provinciale e al suo Consiglio

Buon lavoro al Provinciale e al suo Consiglio

2 gennaio: per i maristi è sempre una data speciale; ricordare, quasi a inizio anno, il coraggio di Marcellino Champagnat nel fondare, con pochi mezzi, poche persone, poche garanzie… un progetto così vasto e impegnativo, non può che riempire di speranza e di fiducia.

Da pochi giorni si è concluso il Capitolo Provinciale della Mediterranea (2-5 gennaio 2022), cioè l’incontro dei fratelli incaricati di tracciare le strade per il prossimo triennio; al nuovo fratello Provinciale, Aureliano, è stato affiancato un nuovo consiglio di fratelli incaricati di lavorare insieme a lui per il prossimo triennio.

Si conferma in modo molto chiaro la continuità di un percorso che coinvolge tante persone, molte scuole, tanti maristi di Champagnat e alunni e famiglie che hanno scelto di condividere il carisma marista

I fratelli Samuel Gómez, Damiano Forlani (viceprovinciale), Juan Pablo Hernández, José Luis Elías, Juan Ignacio Poyatos (non ancora presente nella foto perchè ha dovuto seguire da remoto l’assemblea) e Javier Gragera sono stati eletti dall’assemblea riunita nella casa di Guardamar ed hanno già iniziato il loro impegno, consapevoli che i tempi difficili e speciali che stiamo vivendo richiedono da subito un supporto di fantasia e di coraggio.

La presenza dei Consiglieri generali Joao do Prado e Ben Consigli hanno reso ancora più evidente la collaborazione internazionale che è ormai un elemento costante della nostra provincia, che opera in contesti molto diversi (Spagna, Italia, Libano e Siria).

L’augurio al nuovo Provinciale e al suo Consiglio è il segno concreto della collaborazione che tutti, fratelli e maristi di Champagnat, metteranno in campo fin da subito, per proseguire come famiglia globale.

Un grazie doveroso a fr. Juan Carlos, e un augurio per la sua nuova “missione”, visto che al termine dei 6 anni di provincialato, andrà a far parte del progetto Fratelli, in Libano.

Per ulteriori informazioni rimandiamo al testo informativo (in spagnolo) sul sito ufficiale della Provincia

Il nuovo provinciale della Mediterranea

Il nuovo provinciale della Mediterranea

Nel mese di giugno, poco dopo la festa di San Marcellino, il Superiore Generale, fr. Ernesto, ha inviato una lettera ai fratelli della Provincia Mediterranea per informare della scelta del nuovo provinciale, incaricato di guidare il consiglio e tutta la provincia per il prossimo triennio. Fr. Juan Carlos, che ha portato con entusiasmo e impegno questo “carico” negli ultimi anni consegnerà il timone al fr. Aureliano, che già svolgeva la funzione di vice-provinciale. Auguri ad entrambi.

F. Aureliano inizierà come Provinciale durante la celebrazione del prossimo Capitolo Provinciale, che si
svolgerà dal 2 al 4 gennaio 2022. Fr Juan Carlos, invece, ha chiesto ed ottenuto di poter partecipare al progetto Fratelli che si sta svolgendo in Libano, una esperienza intercongregazionale, che prevede una comunità mista, tra fratelli De La Salle e fratelli Maristi.

Ecco i passi principali della lettera di fr. Ernesto, con gli auguri al nuovo provinciale e il sostegno a tutte le attività della nostra provincia.

Cari fratelli, cordiali saluti da Roma. Auguro ogni bene a ciascuno di voi, alle vostre comunità e alle vostre famiglie, così
come a tutti i laici della Provincia Mediterranea.
Con queste righe sono lieto di informarvi che il Consiglio Generale, dopo aver studiato il sondaggio svolto nella Provincia, ha nominato il F. Aureliano García Manzanal come Provinciale di Mediterranea per un primo mandato di tre anni. I risultati del sondaggio dimostrano chiaramente che gode del sostegno dei Fratelli della Provincia. Grazie,
Aureliano, per la tua disponibilità a servire con generosità l’Istituto e la Provincia Mediterranea come Provinciale. La tua gioia e creatività, la tua capacità di dialogo e di adattamento alle diverse situazioni, così come la tua esperienza come Consigliere e Vice-provinciale, e l’aver vissuto come partecipante diretto il XXII Capitolo Generale, ti saranno di grande aiuto.

I miei ringraziamenti a F. Juan Carlos Fuertes per i suoi anni di dedizione alla vita e alle opere della Provincia Mediterranea. Grazie di cuore, Juan Carlos! Hai svolto la tua missione con semplicità, gioia e disponibilità, affrontando le sfide sorte negli ultimi anni. Ringrazio anche te e la Provincia per l’accompagnamento e il sostegno che avete
offerto al Distretto dell’Africa Occidentale.

Ringrazio tanto tutti voi, fratelli, laici e laiche, per la vostra generosità e dedizione a favore della vita e della
missione marista in Italia, Siria, Libano e Spagna. Vi affido tutti nelle mani di Maria, nostra Buona Madre.
Continui ad essere fonte di incoraggiamento e di ispirazione per tutti noi.

Di ritorno dall’Assemblea Provinciale – Guardamar 5-8 dicembre

Di ritorno dall’Assemblea Provinciale – Guardamar 5-8 dicembre

Molti di noi maristi di Champagnat sono appena tornati dall’Assemblea Provinciale di Guardamar. Un fine settimana insolito, imprevedibile e pieno di volti amici. Oltre cento persone hanno condiviso, da sabato 5 dicembre al giorno 8, festa dell’Immacolata, giorni, momenti ed emozioni speciali.
Molti fratelli (quasi la metà dei partecipanti) e tanti laici (l’altra metà), hanno ascoltato le voci significative di testimoni, i sussurri dello Spirito; si sono ritrovati in piccoli circoli (dei girotondi) per condividere ed approfondire, si sono dislocati nello spazio-tempo (luoghi del passato, presente e del futuro), si sono radunati nell’ecclesia generale. Anche le parole inusuali hanno sottolineato la necessità di guardare le cose da una diversa prospettiva.
Abbiamo cercato insieme di comprendere meglio quale impegno concreto, quale urgenza e quale missione condividere con più entusiasmo.

A Gennaio 2016 ci sarà il Capitolo Provinciale e i fratelli delegati, insieme al nuovo Provinciale, fr. Juan Carlos e il Consiglio che verrà scelto, avranno modo di discutere e progettare il futuro che la Provincia Mediterranea può e deve realizzare.

Molte le suggestioni e le idee condivise in questi giorni intensi. Il sogno di Champagnat può contare su tante persone appassionate e convinte. In questi giorni di incontro abbiamo vissuto insieme e ci siamo ritrovati su molti aspetti della missione marista. Il richiamo di Papa Francesco ad andare verso le periferie, l’attenzione agli ultimi, agli alunni più problematici, alle iniziative di solidarietà… tutti temi che andranno poi concretamente affrontati e realizzati.

Abbiamo anche sentito la voce di fr. George Sabde dalla Siria: situazioni difficili e drammatiche che ci obbligano a restare coi piedi per terra, anzi, ad avere gli occhi limpidi ma le scarpe infangate perché il percorso è chiaro.

Condividiamo con voi anche queste prime foto (cliccate qui). 

Sono immagini rapide, scattate col cellulare perché tutto l’incontro è stato documentato e segnato dai post di Whatsapp, uno strumento snello per condividere impressioni, documenti e strumenti di riflessione; le foto “belle” arriveranno tra un po’, grazie al lavoro impeccabile degli organizzatori, insieme al documento finale, che insieme è stato elaborato e affidato al prossimo Capitolo dei fratelli.