Sono giorni di tranquillità, forzatamente composta, ma sono anche occasioni uniche per la riscoperta di quello che veramente conta.
In questi giorni di Natale non aggiungiamo troppe parole, condividiamo semplicemente gli auguri che le comunità mariste d’Italia hanno preparato per gli amici, i parenti, i genitori, gli alunni…
Siamo famiglia!
Gli auguri dall’Equipe di Animazione della zona marista italiana
gli auguri della Comunità di Carmagnola
gli auguri della Comunità del San Leone Magno (con un Rodari che non ti aspetti…)
gli auguri dalla Romania, Comunità di Moinesti
quelli della Comunità di Genova
gli auguri della Comunità di Cesano Maderno
gli auguri della Comunità di Giugliano (in trasferta per un giorno di riflessione a Manziana, come si vede dallo sfondo)
e gli auguri dalla comunità della Casa Generalizia
anche dalla innevata casa di Entracque, tanti Auguri
e gli auguri dalla comunità di Siracusa e dal C.I.A.O.
La Fondazione Solidarietà Marista per le prossime feste di Natale, considerando le difficoltà legata alle stringenti norme covid-19, insieme all’Associazione degli Ex-Alunni del San Leone Magno e alla Cooperativa sociale M. Champagnat dei Fratelli Maristi di Giugliano in Campania hanno progettato una
campagna di solidarietà a sostegno delle tante persone in situazione critica con le quali siamo a diretto contatto ogni giorno, perché… “Nessuno si salva da solo”.
In particolare questa campagna cercherà di alleviare le difficoltà di:
famiglie e minori in particolare situazione di necessità (seguite dall’Ass. Ex-Alunni del SLM di Roma e dalla Cooperativa Marcellino Champagnat di Giugliano)
migranti neomaggiorenni inseriti nel progetto Alloggi per l’Autonomia della Comunità marista di Siracusa
Questa campagna sarà operativa dal 18 novembre fino a metà dicembre e logicamente si svolgerà…sul web. Un forte impulso a questa iniziativa viene dal SLM e dalla lunga tradizione del suo “mercatino natalizio”.
Quello di quest’anno, per i maristi del SLM, è comunque l’edizione n. 46. Non si svolgerà però nella hall, tra il viavai dei ragazzi e dei genitori, ma farà bella mostra di sé (ci auguriamo) sulla vetrina virtuale che potete visitare da questa pagina
Ci piace accompagnare questa campagna di solidarietà con le parole di papa Francesco: “Nessuno si salva da solo”. Lo scopo finale è proprio quello di costituire un fondo di solidarietà che aiuti famiglie e gruppi di persone in difficoltà.
Vorremmo proprio che questo Natale 2020, così atteso e così in bilico, possa diventare più bello e dignitoso per molti.
Vi invitiamo a visitare il catalogo e a pensare concretamente al Natale, ormai relativamente vicino. A fronte della donazione ci sono dei prodotti sicuramente dal forte richiamo. Si potranno effettuare donazioni con carta di credito, Paypal o bonifico.
Quindi, per cominciare a preparare le feste natalizie, potete collegarvi al sito della Fondazione (e naturalmente potete coinvolgere anche i vostri amici, inviandogli il QR-code e queste informazioni) per scegliere e ricevere tra i tanti prodotti disponibili, ordinare un goloso cesto di Natale o fare un regalo davvero speciale. Abbiamo coinvolto produttori stellati, straordinari, speciali. Siamo certi che vi piaceranno.
La consegna dei prodotti verrà effettuata presso le rispettive sedi di Roma (San Leone Magno) e Giugliano (Fratelli Maristi), secondo un calendario che verrà inviato a tutti i partecipanti. Non verrà spedito nessun prodotto pertanto vi ricordiamo che il ritiro andrà fatto di persona presso l’istituto di riferimento. Per il momento non abbiamo potuto coinvolgere gli istituti di Genova e Cesano per comprensibili motivi logistici…
Ecco il tema del nuovo anno scolastico 2020-21: Wake-up, Sveglia!
Come ogni anno nuovo, le scuole e le attività educative mariste della nostra zona (Sud della Spagna, Italia e Libano-Siria) hanno scelto un logo e un tema fortemente radicato nel presente, perché il futuro non si può costruire in modo diverso; serve un giorno al giorno per fare un mese, e poi un anno, e poi una vita…
Quasi tutti i fratelli maristi d’Italia conoscon la bella figura di don Lelio Sardinopoli, un sacerdote monregalese che ha legato tanti anni del suo apostolato al probandato marista di Mondovì. E anche tanti amici che hanno frequentato la casa di formazione. Dagli anni 50 fino al 1998, quando ha iniziato come vicecappellano, aiutando don Filippi per le celebrazioni e soprattutto le confessioni.
Un appuntamento che per molti è stato significativo e incoraggiante, una persona serena, allegra, accogliente che rendeva l’atmosfera della casa più famiglia.
Per la sua dedizione al carisma marista è stato anche affiliato alla Congregazione, un modo per “tenerlo stretto” e sentirlo ancora più parte della nostra missione. E spesso, quando si passa da Mondovì, ci scappa un salto presso la casa di riposo della “Sacra Famiglia” dove continua il suo apostolato, alla luce dei suoi intrepidi 90 anni e oltre!
La diocesi monregalese ne ha tracciato un rapido profilo in occasione del 70° di ordinazione sacerdotale, celebrato nel santuario di Vicoforte, altro luogo caro alla memoria marista, così come riportato dall’Unione Monregalese.
Da tutti noi, carissimi auguri e grazie per il dono della tua vita, a servizio della chiesa e di tanti fratelli.
Sabato 18 gennaio e domenica 19, tra le mura della Casa Generalizia, si è celebrato l’incontro “fratelli, laici e giovani maristi” , alla presenza di quasi venticinque partecipanti provenienti da tre scuole differenti (Roma, Giugliano e Genova). È stato un tempo di convivenza e riflessione su temi a noi molto cari: carisma e spiritualità marista.
Questo momento di formazione condivisa, vissuto dai partecipanti, è stato sapientemente guidato con sagge parole e interessanti dinamiche, soprattutto dai due fratelli, Giorgio Diamanti ed Emili Turu (entrambi della comunità del San Leone Magno). Ed è stato un momento intenso, dove tutti ci siamo sentiti parte della stessa famiglia marista, visto che siamo unanimemente concordi sul fatto che ognuno, pur vivendo la “propria” vocazione, la vive come marista di Champagnat.
Una menzione particolare e un riconoscimento va ai giovani presenti, perché, dove noialtri “diversamente giovani” abbiamo timore di andare, loro spesso ci dimostrano, con parole ed esperienze concrete, che bisogna avere il coraggio di osare.
Infine un grazie a Manu Gomez Cid, laico marista di Siviglia, che ci ha presentato il documento “Essere laico marista”, nella sua veste di responsabile del Consiglio di vita Marista.
Globalmente la valutazione di questo incontro è stata positiva e si spera che dall’anno prossimo questi momenti di condivisione e formazione, siano sempre più partecipati e, perché no, anche più frequenti.
a cura di Domenico Vitiello, e … sarà un caso ma queste righe ci arrivano proprio nel giorno del suo compleanno. Auguri!
Il caso non esiste, lo sappiamo bene. Ma certe combinazioni sono veramente originali. Ad esempio: cosa ci fa un cesanese doc nella Cattedrale di Siracusa, la più antica di tutto l’Occidente cristiano, nel giorno della sua dedicazione? E per di più a tenere una prolusione di alto livello…. E che c’entra tutto questo con i Maristi? Proviamo a dipanare la matassa.
La ricostruzione in videomapping del tempio antico
Il nostro amico cesanese è proprio un ex-alunno della scuola marista di Cesano. Come ben sa fr. Claudio Santambrogio e fr. Giuseppe, che tanto hanno fatto per suscitare vocazioni mariste nei dintorni, si sono almeno rallegrati perché dalla scuola marista sono passati almeno una dozzina di ragazzi che sono poi diventati sacerdoti. Di maristi uno solo, pazienza… Don Umberto Bordoni è uno di questi, anche un po’ speciale, direi.
L’intervento di don Umberto B. in Cattedrale, il 9 gennaio 2019
Dopo l’ordinazione, ricevuta dal Card. Martini, i primi passi come sacerdote nella organizzatissima diocesi ambrosiana è diventato poi segretario personale dell’arcivescovo Tettamanzi. A conclusione del suo impegno ha vissuto tre anni sabbatici per conseguire una laurea in storia dell’arte (due a Parigi e uno a New York), specializzandosi intensamente nel settore dell’Arte Sacra, sua passione da sempre. Poi è stato nominato direttore della Scuola Beato Angelico, un’istituzione di riferimento nazionale e non solo per quanto riguarda l’arte sacra. Nel dubbio fatevelo spiegare sempre dal carissimo fr. Claudio Santambrogio!
Le colonne doriche, incastonate nella Cattedrale
Ora passiamo a Siracusa, dove il vicario della Diocesi non solo deve pensare alle persone e alle parrocchie, ma anche al patrimonio artistico considerevole di questa che è stata una delle prime terre dove è sbocciato il vangelo. Da qui sono passati un certo S.Pietro e un certo S.Paolo, lasciando tracce nei cuori ma anche nelle pietre.
Ma prima di loro il tempo non era stato con le mani in mano, Siracusa è una delle più antiche colonie greche d’Italia (per restare in ambito marista, i nostri amici di Giugliano hanno comunque il primato di Cuma, che è ancora più antica); e come sempre nel cuore della polis svettava il tempio. In questo caso dedicato ad Atena. Insomma, un luogo di culto antichissimo, VI sec. a.C. E da quel momento è rimasto sempre un luogo di preghiera, prima greco, poi romano, quindi cristiano, ma anche musulmano, poi normanno e via così nei secoli. Un primato unico, 2500 anni di assoluto riferimento al trascendente.
Ecco perché a Diocesi di Siracusa si è rivolta al Beato Angelico prima come consulenza artistica, poi come amicizia e consuetudine, per svolgere un programma di restauri sapiente e adeguato. Dal maggio scorso don Umberto Bordoni ha iniziato una collaborazione proficua con la diocesi.
L’interno della Cattedrale di Siracusa
E così, nel giorno dell’inaugurazione del tempio, oltre alle celebrazioni, c’è stato un interessante momento di riflessione, di spiegazione e di racconto (possiamo azzardare uno story-telling?), perché spesso gli occhi di chi contempla tutti i giorni le stesse meraviglie finiscono per assuefarsi e non cogliere la profonda bellezza del luogo, del senso profondo di queste pietre.
E’ un po’ questo che don Umberto è venuto ad offrire alle persone, lo sguardo altro di chi ammira, e un po’ invidia, questo luogo, questa terra. Mi immaginavo fr. Claudio Santambrogio seduto vicino a me, nelle panche accostate alle colonne doriche di 25 secoli fa, pronto a spiegare e dettagliare quello che si vede intorno. Come faceva lui nelle famose gite culturali in giro per Milano, quelle gite che don Umberto ricorda ancora…. Piccoli semi crescono, dategli qualche secolo di tempo.