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Categoria: fms

Nessuno si salva da solo

Nessuno si salva da solo

La Fondazione Solidarietà Marista per le prossime feste di Natale, considerando le difficoltà legata alle stringenti norme covid-19, insieme all’Associazione degli Ex-Alunni del San Leone Magno e alla Cooperativa sociale M. Champagnat dei Fratelli Maristi di Giugliano in Campania hanno progettato una

campagna di solidarietà a sostegno delle tante persone in situazione critica con le quali siamo a diretto contatto ogni giorno, perché…
“Nessuno si salva da solo”.

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In particolare questa campagna cercherà di alleviare le difficoltà di:

  • famiglie e minori in particolare situazione di necessità
    (seguite dall’Ass. Ex-Alunni del SLM di Roma e dalla Cooperativa Marcellino Champagnat di Giugliano)
  • migranti neomaggiorenni inseriti nel progetto Alloggi per l’Autonomia della Comunità marista di Siracusa

Questa campagna sarà operativa dal 18 novembre fino a metà dicembre e logicamente si svolgerà…sul web. Un forte impulso a questa iniziativa viene dal SLM e dalla lunga tradizione del suo “mercatino natalizio”.

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Quello di quest’anno, per i maristi del SLM, è comunque l’edizione n. 46. Non si svolgerà però nella hall, tra il viavai dei ragazzi e dei genitori, ma farà bella mostra di sé (ci auguriamo) sulla vetrina virtuale che potete visitare da questa pagina

Ci piace accompagnare questa campagna di solidarietà con le parole di papa Francesco: “Nessuno si salva da solo”. Lo scopo finale è proprio quello di costituire un fondo di solidarietà che aiuti famiglie e gruppi di persone in difficoltà.

Vorremmo proprio che questo Natale 2020, così atteso e così in bilico, possa diventare più bello e dignitoso per molti.

Vi invitiamo a visitare il catalogo e a pensare concretamente al Natale, ormai relativamente vicino. A fronte della donazione ci sono dei prodotti sicuramente dal forte richiamo. Si potranno effettuare donazioni con carta di credito, Paypal o bonifico.

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Quindi, per cominciare a preparare le feste natalizie, potete collegarvi al sito della Fondazione (e naturalmente potete coinvolgere anche i vostri amici, inviandogli il QR-code e queste informazioni) per scegliere e ricevere tra i tanti prodotti disponibili, ordinare un goloso cesto di Natale o fare un regalo davvero speciale. Abbiamo coinvolto produttori stellati, straordinari, speciali.
Siamo certi che vi piaceranno.

La consegna dei prodotti verrà effettuata presso le rispettive sedi di Roma (San Leone Magno) e Giugliano (Fratelli Maristi), secondo un calendario che verrà inviato a tutti i partecipanti. Non verrà spedito nessun prodotto pertanto vi ricordiamo che il ritiro andrà fatto di persona presso l’istituto di riferimento. Per il momento non abbiamo potuto coinvolgere gli istituti di Genova e Cesano per comprensibili motivi logistici…

vai alla Campagna Natale 2020

Per eventuali chiarimenti sulle procedure da seguire o per chiarire eventuali dubbi, anche di natura tecnica, potete inviarci una richiesta via mail.

Tanti auguri, don Lelio

Tanti auguri, don Lelio

Quasi tutti i fratelli maristi d’Italia conoscon la bella figura di don Lelio Sardinopoli, un sacerdote monregalese che ha legato tanti anni del suo apostolato al probandato marista di Mondovì. E anche tanti amici che hanno frequentato la casa di formazione. Dagli anni 50 fino al 1998, quando ha iniziato come vicecappellano, aiutando don Filippi per le celebrazioni e soprattutto le confessioni.

Un appuntamento che per molti è stato significativo e incoraggiante, una persona serena, allegra, accogliente che rendeva l’atmosfera della casa più famiglia.

Per la sua dedizione al carisma marista è stato anche affiliato alla Congregazione, un modo per “tenerlo stretto” e sentirlo ancora più parte della nostra missione. E spesso, quando si passa da Mondovì, ci scappa un salto presso la casa di riposo della “Sacra Famiglia” dove continua il suo apostolato, alla luce dei suoi intrepidi 90 anni e oltre!

La diocesi monregalese ne ha tracciato un rapido profilo in occasione del 70° di ordinazione sacerdotale, celebrato nel santuario di Vicoforte, altro luogo caro alla memoria marista, così come riportato dall’Unione Monregalese.

Da tutti noi, carissimi auguri e grazie per il dono della tua vita, a servizio della chiesa e di tanti fratelli.

Strane connessioni: Siracusa-Cesano

Strane connessioni: Siracusa-Cesano

Il caso non esiste, lo sappiamo bene. Ma certe combinazioni sono veramente originali. Ad esempio: cosa ci fa un cesanese doc nella Cattedrale di Siracusa, la più antica di tutto l’Occidente cristiano, nel giorno della sua dedicazione? E per di più a tenere una prolusione di alto livello…. E che c’entra tutto questo con i Maristi? Proviamo a dipanare la matassa.

La ricostruzione in videomapping del tempio antico

Il nostro amico cesanese è proprio un ex-alunno della scuola marista di Cesano. Come ben sa fr. Claudio Santambrogio e fr. Giuseppe, che tanto hanno fatto per suscitare vocazioni mariste nei dintorni, si sono almeno rallegrati perché dalla scuola marista sono passati almeno una dozzina di ragazzi che sono poi diventati sacerdoti. Di maristi uno solo, pazienza… Don Umberto Bordoni è uno di questi, anche un po’ speciale, direi.

L’intervento di don Umberto B. in Cattedrale, il 9 gennaio 2019

Dopo l’ordinazione, ricevuta dal Card. Martini, i primi passi come sacerdote nella organizzatissima diocesi ambrosiana è diventato poi segretario personale dell’arcivescovo Tettamanzi. A conclusione del suo impegno ha vissuto tre anni sabbatici per conseguire una laurea in storia dell’arte (due a Parigi e uno a New York), specializzandosi intensamente nel settore dell’Arte Sacra, sua passione da sempre. Poi è stato nominato direttore della Scuola Beato Angelico, un’istituzione di riferimento nazionale e non solo per quanto riguarda l’arte sacra. Nel dubbio fatevelo spiegare sempre dal carissimo fr. Claudio Santambrogio!

Le colonne doriche, incastonate nella Cattedrale

Ora passiamo a Siracusa, dove il vicario della Diocesi non solo deve pensare alle persone e alle parrocchie, ma anche al patrimonio artistico considerevole di questa che è stata una delle prime terre dove è sbocciato il vangelo. Da qui sono passati un certo S.Pietro e un certo S.Paolo, lasciando tracce nei cuori ma anche nelle pietre.

Ma prima di loro il tempo non era stato con le mani in mano, Siracusa è una delle più antiche colonie greche d’Italia (per restare in ambito marista, i nostri amici di Giugliano hanno comunque il primato di Cuma, che è ancora più antica); e come sempre nel cuore della polis svettava il tempio. In questo caso dedicato ad Atena. Insomma, un luogo di culto antichissimo, VI sec. a.C. E da quel momento è rimasto sempre un luogo di preghiera, prima greco, poi romano, quindi cristiano, ma anche musulmano, poi normanno e via così nei secoli. Un primato unico, 2500 anni di assoluto riferimento al trascendente.

Ecco perché a Diocesi di Siracusa si è rivolta al Beato Angelico prima come consulenza artistica, poi come amicizia e consuetudine, per svolgere un programma di restauri sapiente e adeguato. Dal maggio scorso don Umberto Bordoni ha iniziato una collaborazione proficua con la diocesi.

L’interno della Cattedrale di Siracusa

E così, nel giorno dell’inaugurazione del tempio, oltre alle celebrazioni, c’è stato un interessante momento di riflessione, di spiegazione e di racconto (possiamo azzardare uno story-telling?), perché spesso gli occhi di chi contempla tutti i giorni le stesse meraviglie finiscono per assuefarsi e non cogliere la profonda bellezza del luogo, del senso profondo di queste pietre.

E’ un po’ questo che don Umberto è venuto ad offrire alle persone, lo sguardo altro di chi ammira, e un po’ invidia, questo luogo, questa terra. Mi immaginavo fr. Claudio Santambrogio seduto vicino a me, nelle panche accostate alle colonne doriche di 25 secoli fa, pronto a spiegare e dettagliare quello che si vede intorno. Come faceva lui nelle famose gite culturali in giro per Milano, quelle gite che don Umberto ricorda ancora….
Piccoli semi crescono, dategli qualche secolo di tempo.

Ecco alcune immagini della Cattedrale di Siracusa

Ora! lo slogan 2019

Ora! lo slogan 2019

Gli animatori GVX di Giugliano

Era Ora! come ogni anno il nuovo slogan che in filigrana accompagnerà tutte le attività delle scuole e dei centri maristi ha bisogno del suo giusto percorso e di una accurata preparazione. Ma ormai ci siamo, nelle scuole e nei collegi docenti, in classe e nei cortili, sui muri e le bacheche il nuovo slogan Ora fa già bella mostra di sè. Sembra quasi la risposta allo slogan dello scorso anno, quel Cambia che metteva in moto la domanda: quando iniziare? Ecco giunta la risposta.

Le parole accorate del Papa ci aiutano a ben posizionare questo invito:
“Questo non lo dico per spaventarvi, lo dico semplicemente per ricordarci che la nostra vita è oggi: oggi o mai più. Io penso a questo. Il domani sarà il domani eterno, senza tramonto, con il Signore, per sempre. Se io in prima persona sono fedele a questo nostro oggi. E la domanda che vi pongo è anche quella che vi pone lo Spirito Santo: Come vivo io questo presente? Nel nostro cuore si gioca l’oggi.”
Papa Francesco, Omelia a Santa Marta, 12-01-2017

E ci conforta anche il messaggio dell’ultimo capitolo generale dei Fratelli Maristi: Rispondere con audacia alle necessità emergenti, così da

  • Abbandonare i vecchi paradigmi e cercare con creatività dei modelli alternativi per rendere visibile l’amore del Padre nel mondo di oggi.
  • Convertire i nostri cuori e rendere le nostre strutture più flessibili, senza aver paura di assumere dei rischi, per avvicinarci alle periferie, in difesa dei più poveri e vulnerabili.
  • Impegnarci fermamente nella promozione e nella difesa dei diritti dei bambini. Risvegliare in noi e attorno a noi una coscienza ecologica che ci obblighi a prenderci cura della nostra casa comune.

Materiali a disposizione: il gruppo di pastorale è al lavoro per adattare alcune delle risorse utili (video, canzone…), intanto sono già disponibili

Radici lontane, futuro di speranza

Radici lontane, futuro di speranza

Siamo spesso abituati a considerare la grandezza di una persona dai ricordi che si lascia alle spalle, dalle opere che ha realizzato, dal movimento che ha messo in moto… In questi giorni i Maristi del Libano hanno pubblicato un libretto che racconta brevemente di una persona che per noi italiani è pressoché sconosciuta: fr. Mario Corradi.
L’agile libretto scritto da fr. Jean-Claude Robert è un tributo alla memoria di questo grande personaggio che per la realtà marista del Libano significa veramente qualcosa di unico, e che forse noi italiani stentiamo a ricordare e comprendere.


E’ un fratello marista italiano, che ha vissuto però quasi tutto il suo tragitto umano in Libano; formatosi in Italia è stato subito inviato nel medio-oriente, negli anni 30; nel 37 farà la sua professione perpetua come religioso marista proprio ad Amchit (Lb).

E’ bello ricordare il suo paesino di nascita, Andagna, una piccola località in provincia d’Imperia, nella splendida valle Argentina (a pochi “passi” da altre località da cui sono scaturiti numerosi fratelli maristi, un tempo le vocazioni andavano a sciame e si diffondevano velocemente nel medesimo territorio).

Tra le tante attività svolte in Libano, come insegnante, formatore, direttore, responsabile e provinciale, emergono soprattutto quelle che hanno portato alla realizzazione delle principali opere educative in Libano, il complesso di Rmeyleh, nel sud del paese (la zona a maggior concentrazione musulmana, non è un caso che l’istituto si chiamasse Nostra Signora di Fatima, molto venerata anche dall’Islam) e quindi il grande complesso educativo che oggi si chiama Champville, nella periferia nord di Beiruth. Si tratta di centri educativi dalle cifre imponenti; oggi la sola Champville conta qualcosa come 3500 alunni (tutti gli alunni maristi in Italia superano di poco il migliaio!). Sarà che la presenza marista e cattolica in un paese fortemente segnato dalla conpresenza delle principali religioni favorisce un clima identitario più forte, ma con grande apertura, visto che le scuole mariste sono frequentate anche da tanti musulmani (viceversa, l’accoglienza è meno scontanta).
Fr. Mario era fermamente convinto della vocazione internazionale di questo paese, il Libano da sempre è stato un crocevia tra occidente e oriente: nell’accoglienza e nel vivere insieme ha visto la chiave per un futuro migliore e su questa strada ancora oggi la proposta marista è forte e presente. Nella giornata di commemorazione che gli è stata dedicata, il 15 maggio 2019, tante sono state le voci in ringraziamento e in memoria per questo testimone dai grandi orizzonti.

Ecco il fascicolo realizzato dalla scuola di Champaville, un ringraziamento alla segretaria, Rita, che ha curato l’edizione e a fr. Robert per la stesura del testo.

Ecco la pagina del collegio di Champville che ricorda fr. Mario (in francese)

Arrivederci, fr. Angelo

Arrivederci, fr. Angelo

Pochi giorni fa è mancato il caro fr. Angelo Voarino, era la mattina del 16 giugno, i funerali si sono svolti a Carmagnola martedì 18. Da vari anni era costretto a letto da una severa malattia e si erano quasi del tutto rarefatte le possibilità di comunicare con lui; ogni tanto emergeva ancora qualche parola, un ricordo (spesso nel suo bel piemontese), un ritornello…

Era nato a Vicoforte (Cuneo) il 27 novembre 1927. Ha iniziato il probandato a Mondovì (27 ottobre 1938). A Ventimiglia ha fatto il noviziato e la prima professione (26 luglio 1944). La professione perpetua a Bairo il 15 settembre 1949. Numerose le comunità in cui ha prestato il suo solerte servizio nelle più svariate attività pratiche. Carmagnola (1995-2004; poi dal 2009 al 2019), Fiuggi (1949-1950), Giugliano (1946-1947; 2004-2006), Mondovì (1957-1980), Roma (1980- 1995), Ventimiglia (1947-1949; 1950-1954), Villa Serra (1954-1957), Viterbo (2006-2009).