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Categoria: marista

Buone nuove da Giugliano

Buone nuove da Giugliano

Un tempo lo scriptorium era l’unico locale del monastero ad essere riscaldato; piccolo vantaggio per gli antichi scrivani, che non potevano menare il calamo come la zappa per riscaldarsi d’inverno.

L’arte dell’amanuense aveva questi piccoli vantaggi. Ma non solo per questo sono ancora tanti quelli che le dedicano tempo e passione.

Perché in un mondo di news e di informazioni a valanga, per on parlare di fake, fa invece piacere trovare notizie e comunicazioni belle e sensate.

Da alcuni mesi fr. Onorino si è preso la briga e l’onere (per l’onore ci vorrà un po’ più di tempo) di buttare giù due righe di informazioni su quanto avviene e si muove intorno alla sua comunità e all’opera di Giugliano. Di certo non mancano gli argomenti e le occasioni.

Per la cronaca fr. Onorino prosegue da anni in questa sua passione di raccontare e documentare i fatti, basti pensare al Siracusa News che ha iniziato anni fa; un impegno e uno strumento che aiuta a dare valore a quanto viene svolto nelle nostre scuole e comunità.

Per questo motivo ci sembra utile poter condividere le righe informative che già lui provvede ad inviare ai tanti appassionati… pensiamo che possano far piacere anche ad altre persone e amici del mondo marista.

E poi quest’anno la scuola di Giugliano celebra i suoi primi 90 anni, quasi un secolo di impegno e di presenza in un territorio difficile e stimolante, dove il carisma di san Marcellino ha trovato però un terreno fertile e sensibile.

Tenere traccia del percorso svolto diventa così ancora più significativo, non tanto per celebrare il passato ma per avviare il futuro e renderci tutti consapevoli del cammino da percorrere.

Ecco allora le ultime notizie di questo periodo natalizio e di ripresa annuale.

E siccome i nostri 5 lettori si staranno chiedendo: “Ma se questo è il 3° numero, dove sono i primi 2?”,
eccoli accontentati: qui tovate il primo numero – e qui il secondo numero delle News da Giugliano

Verso un “NOI” sempre più grande

Verso un “NOI” sempre più grande

Estate, per molti una pausa importante, per riflettere, rimettersi in forze, svagarsi, per vivere in pienezza. Ma anche per approfondire, crescere, affrontare temi significativi che la fretta quotidiana non sempre ci consente di esplorare a dovere.

Ci fa piacere allora suggerire un video proposto dalla sezione Migranti e Rifugiati del Vaticano, in preparazione alla giornata mondiale dei migranti e rifugiati di domenica 26 settembre.

Come ci ricorda Papa Francesco, il futuro del mondo deve essere un futuro a colori e dobbiamo imparare oggi a vivere in questa armonia. Anzi, come maristi di Champagnat siamo direttamente chiamati a costruire questo futuro, con gli strumenti educativi che usiamo ogni giorno.

Siamo contenti di far già parte di questo progetto, come ci mostra il video che illustra la realtà di una scuola marista del Sudafrica.

Il nuovo provinciale della Mediterranea

Il nuovo provinciale della Mediterranea

Nel mese di giugno, poco dopo la festa di San Marcellino, il Superiore Generale, fr. Ernesto, ha inviato una lettera ai fratelli della Provincia Mediterranea per informare della scelta del nuovo provinciale, incaricato di guidare il consiglio e tutta la provincia per il prossimo triennio. Fr. Juan Carlos, che ha portato con entusiasmo e impegno questo “carico” negli ultimi anni consegnerà il timone al fr. Aureliano, che già svolgeva la funzione di vice-provinciale. Auguri ad entrambi.

F. Aureliano inizierà come Provinciale durante la celebrazione del prossimo Capitolo Provinciale, che si
svolgerà dal 2 al 4 gennaio 2022. Fr Juan Carlos, invece, ha chiesto ed ottenuto di poter partecipare al progetto Fratelli che si sta svolgendo in Libano, una esperienza intercongregazionale, che prevede una comunità mista, tra fratelli De La Salle e fratelli Maristi.

Ecco i passi principali della lettera di fr. Ernesto, con gli auguri al nuovo provinciale e il sostegno a tutte le attività della nostra provincia.

Cari fratelli, cordiali saluti da Roma. Auguro ogni bene a ciascuno di voi, alle vostre comunità e alle vostre famiglie, così
come a tutti i laici della Provincia Mediterranea.
Con queste righe sono lieto di informarvi che il Consiglio Generale, dopo aver studiato il sondaggio svolto nella Provincia, ha nominato il F. Aureliano García Manzanal come Provinciale di Mediterranea per un primo mandato di tre anni. I risultati del sondaggio dimostrano chiaramente che gode del sostegno dei Fratelli della Provincia. Grazie,
Aureliano, per la tua disponibilità a servire con generosità l’Istituto e la Provincia Mediterranea come Provinciale. La tua gioia e creatività, la tua capacità di dialogo e di adattamento alle diverse situazioni, così come la tua esperienza come Consigliere e Vice-provinciale, e l’aver vissuto come partecipante diretto il XXII Capitolo Generale, ti saranno di grande aiuto.

I miei ringraziamenti a F. Juan Carlos Fuertes per i suoi anni di dedizione alla vita e alle opere della Provincia Mediterranea. Grazie di cuore, Juan Carlos! Hai svolto la tua missione con semplicità, gioia e disponibilità, affrontando le sfide sorte negli ultimi anni. Ringrazio anche te e la Provincia per l’accompagnamento e il sostegno che avete
offerto al Distretto dell’Africa Occidentale.

Ringrazio tanto tutti voi, fratelli, laici e laiche, per la vostra generosità e dedizione a favore della vita e della
missione marista in Italia, Siria, Libano e Spagna. Vi affido tutti nelle mani di Maria, nostra Buona Madre.
Continui ad essere fonte di incoraggiamento e di ispirazione per tutti noi.

Arrivederci, fr. Giacomo

Arrivederci, fr. Giacomo

Nella mattinata di martedì 8 giugno abbiamo ricevuto la triste notizia che fr. Giacomo era deceduto. Dopo una brutta caduta alla fine del mese di maggio e un ricovero in ospedale, la sua situazione era peggiorata rapidamente e il suo fisico non ha retto.

Sono davvero tante le persone che lo hanno conosciuto ed apprezzato, come docente e come marista, nel corso della sua lunga esperienza di vita, sia come missionario che insegnante, soprattutto nella scuola di Giugliano in Campania, dove ha svolto un lungo lavoro di formazione nella scuola, nella catechesi e come accompagnatore per i corsi estivi della Summer School in Irlanda.

Ecco in sintesi le tappe della vita di fr. Giacomo DEROMEDI, deceduto a Carmagnola, il giorno 8 giugno 2021
all’età di 92 anni (74 dei quali vissuti come fratello marista).
Era nato a Cles (Trento) il 18 dicembre 1928.
Ha iniziato il probandato a Gassino (TO). A Santa Maria di San Mauro ha iniziato il noviziato il 15 agosto 1945 e ha fatto la prima professione il 15 agosto 1946. La professione perpetua a Bairo Torre (TO) il 15 agosto 1952.
Nel corso della sua lunga vita religiosa è stato membro di numerose comunità mariste, in Italia e all’estero: Gassino Torinese (1949-1951), Grugliasco (1951-1952), nella missione di Nouméa, in Nuova Caledonia (1952-1963), nel probandato di Manziana (1964-1975), nell’istituto di Giugliano in Campania ha vissuto il periodo più lungo della sua attività di insegnante di inglese (1975-2013), infine nella casa per i fratelli anziani di Carmagnola (2013-2021).

Riportiamo qui le parole di fr. Franco, superiore della Comunità di Carmagnola, rivolte ai partecipanti durante il funerale (che si è svolto venerdì 11, alle ore 10, nella chiesa della Comunità marista di Carmagnola

Il semplice grazie di chi ha conosciuto fr. Giacomo

Anch’io l’ho avuto come insegnante di francese a Manziana… E abbiamo riso di lui quando lo abbiamo visto rincorrere un coniglio e afferrarlo al volo per le orecchie…!!! (fr. Mario Meuti)

Io lo ricordo come frère Jacques! Mio insegnante di Francese e Storia! A Manziana, poi in comunità a Giugliano!
Ciao frère Jacques !! (fr. Paolo Penna)

È stato un ottimo tutor per la lingua inglese fin dai tempi in comunità a Giugliano e nelle estati passate in Irlanda, anche io lo affido volentieri alla Buona Madre! 🙏 (fr. Marco Cianca)

Ringraziando per la vita e gli anni vissuti con il fratel Giacomo a partire da Manziana, lo ricordo nel Signore e davanti alla Buona Madre. Ciao Giacomo! (fr. Antonio Sancamillo)

E’ stato mio insegnante di inglese e religione, mi ha accompagnato alla cresima, ho trascorso con lui anche alcuni anni in comunità. Una persona umile, discreta, con un grande cuore e fedeltà a Gesù e Maria. Nel suo quaderno segreto raccoglieva i nomi di tutti i suoi alunni… un missionario dei giovani! (Gianluca Mauriello)

Con fr. Giacomo scompare un pezzo di storia dei maristi di Giugliano soprattutto per chi lo ha avuto come insegnante. Apparentemente burbero, nascondeva una grande sensibilità. Indimenticabili le sue lavagne riempite la mattina, ben prima che entrassimo in classe.
Thanks for ever! 🙏❤️ (Sabatino)

Caro Giacomo, Tutti ti hanno conosciuto nella nostra scuola come il fratello burbero, sfuggente… silenzioso! Eppure da te ho imparato l’arte del silenzio, della discrezione e soprattutto la costante presenza in mezzo ai bambini. Ciao fr. Giacomo, che dolore perderti così… con il rimpianto di non essere stata un’ultima volta in tua compagnia!!!
Ti abbracci Gesù e ti consenta di portare i palloni a tutti i bambini del paradiso (Rosa Ciccarelli)

Funerali: Il funerale di Fr. Giacomo è fissato per venerdì 11 giugno alle ore 10,00 nella chiesa della Comunità marista di Carmagnola in Via Gruassa.

Tempo di attese… e di scelte

Tempo di attese… e di scelte

Eccoci di nuovo a ripetere gesti e parole ricorrenti. Ogni anno il calendario ci offre le stesse sequenze, ma la Vita ci chiede di far maturare l’inedito con scelte diverse, ogni volta nuove.

Pochi giorni fa sul sito ufficiale dei Fratelli Maristi è uscita un’intervista davvero interessante, il personaggio in questione è fr. Pietro Bettin (si vede che certi nomi sono un po’ difficili per la redazione internazionale del sito, sarà che l’italiano c’ha un verbo in ogni frase e tante vocali sparse…), e ci racconta la sua partecipazione al progetto Lavalla200>. Ci sono persone che dopo il giro di boa dei 60 anni non vedono l’ora di un meritato riposo e di toccare con mano una quieta “pensione”; ma ce ne sono alcuni che coltivano inquietudini e desideri di altra taglia. E’ proprio il caso di fr. Pietro, che dopo una vita a servizio dei ragazzi nelle scuole e nelle comunità mariste d’Italia, ha deciso di prendersi una “vacanza” davvero speciale.

Ecco la sua testimonianza.

1.     Che cosa ti ha motivato a lasciare tutto per far parte di una comunità internazionale e interculturale?

Fui motivato dalla nuova sfida che Fr. Emili, superiore generale, lanciò In occasione del bicentenario marista: fondare in ogni regione dell’Istituto delle comunità internazionali che fossero presenza significativa tra i bambini e i giovani in situazione di vulnerabilità alle periferie del mondo. Era anche una risposta all’invito di Papa Francesco di essere una Chiesa in uscita che si lascia interpellare dalle frontiere geografiche ed esistenziali.
Considerando la mia età (andavo verso i 70 anni) pensai che questa poteva essere per me l’ultima occasione per fare un’esperienza di comunità e di missione diversa da quella vissuta nei miei 50 anni di vita religiosa.
Naturalmente i dubbi erano molti. Di fronte alle mie paure nel prendere tale decisione, mi tornava in mente la domanda posta dal Fr. Emili in una delle sue lettere: Che cosa faresti se non avessi paura? Che cosa faremmo come maristi se non avessimo paura?
La vita comincia là dove termina la paura.

2.     Descrivi brevemente alcuni momenti importanti nella tua vita di comunità…

Per me l’aspetto più evidente è tato lo stile di vita comunitaria, lo spirito di famiglia che si manifestava nella profondità delle nostre riunioni comunitarie, nella cura della casa, del giardino, della cucina, ecc. L’altro elemento importante era l’impegno nella missione. Particolarmente significativa era la conclusione della giornata quando, nella pace della sera, avevamo il nostro momento di contemplazione e di preghiera per mettere in comune quanto Dio aveva operato attraverso noi durante la giornata.

3.     … e nella pastorale della comunità?

L’inserimento nel territorio di Atlantis è stato graduale. Dopo tre anni, possiamo dire di essere ben inseriti e conosciuti sia nell’ambiente parrocchiale che nell’ambiente scolastico.
Siamo andati ad Atlantis senza un progetto prefabbricato, se non quello di essere “una significativa presenza evangelizzatrice tra i bambini e i giovani in situazione di vulnerabilità”. Il primo anno abbiamo preso contatto con tutte le associazioni che svolgevano attività con i giovani di Atlantis e abbiamo offerto, dove possibile, la nostra collaborazione, soprattutto in attività extrascolastiche. Questo ci ha permesso di conoscere e farci conoscere e capire il contesto sociale e culturale della popolazione.
Il secondo anno siamo entrati ufficialmente nello staff di una scuola primaria per le attività pomeridiane. Abbiamo organizzato una settimana intera di attività ludico-educative nel periodo estivo, per la cui animazione abbiamo coinvolto alunni della scuola superiore marista di Rondebosch e alunni di Atlantis. Per continuare il processo di conoscenza del contesto sociale, abbiamo programmato una serie di interviste con persone di consolidata esperienza educativa.
Il terzo anno abbiamo creato un corso di formazione alla leadership da svolersi in 12 incontri, offerto a 20 alunni scelti tra le scuole superiori di Atlantis. Siamo riusciti a fare 3 incontri, poi tutto si è interrotto a causa del coronavirus 19.
Tutto questo graduale processo di inserimento in una nuova cultura, partendo da zero, è stata un’esperienza molto interessante di collaborazione con i responsabili dell’educazione dei giovani sul territorio.

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Buona Pasqua

Buona Pasqua

Eccoci finalmente all’appuntamento con la vita che riparte, riempie le giornate e i cuori delle persone, rompe steccati e sbriciola muri…
Con molti ragazzi, di Giugliano e di Roma, questo percorso lo stiamo vivendo in preparazione alla Pasqua, con lo stile marista, esplorando le parole chiave di questo evento: missione, servizio, testimonianza… gesti concreti e scelte responsabili per orientare la vita.
Un impegno perché l’ultima cena sia la prima di una serie di giorni come questi, da condividere in fraternità.
Da Siracusa ci fanno gli auguri ripetendo l’invito di Papa Francesco; ci sembra il modo migliore per fare a tutti gli auguri pasquali

Cristo vive, Egli è la nostra speranza,
la più bella giovinezza di questo mondo.
Tutto ciò che Lui tocca diventa giovane,
diventa nuovo, si riempie di vita.
Sì, Lui vive e ti vuole vivo!

A 20 anni esatti dalla canonizzazione di san Marcellino (e siamo tanti a ricordarci quell’aprile del 1999!), ci sembra un bel segnale per far crescere e condividere il carisma marista.

Ecco intanto alcune foto di questi giorni pasquali