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Categoria: maristi di champagnat

Per dare voce ai fratelli migranti

Per dare voce ai fratelli migranti

Dal 13 luglio circola in rete una lettera rivolta al Presidente Mattarella e al Premier Conte. E’ stata scritta da numerose suore clarisse e carmelitane, in gran parte suore di clausura. Suore che si rivelano molto attente alla realtà sociale in cui stiamo vivendo in questa strana stagione.

L’intento è semplicissimo, quello di esprimere preoccupazione per il diffondersi in Italia di sentimenti di intolleranza, rifiuto e violenta discriminazione nei confronti dei migranti e rifugiati che cercano nelle nostre terre accoglienza e protezione

Come Maristi ci troviamo in pieno accordo con quanto espresso; anche l’orientamento dell’Istituto negli ultimi anni si è fatto carico di situazioni di periferia come questa legata ai migranti e l’impegno della comunità di Siracusa ne è una testimonianza concreta. E’ per questo che abbiamo sottoscritto questo messaggio proprio in questi giorni (qui il link ai firmatari)

Ecco il testo della lettera che come maristi abbiamo sottoscritto.

Alla scoperta del Marcellino Champagnat “reale”…

Alla scoperta del Marcellino Champagnat “reale”…

Per oltre 4 anni come maristi italiani abbiamo avuto un “infiltrato speciale” presso la casa madre  dell’Hermitage: fr. Giorgio Diamanti. Ha vissuto questo periodo come un momento di grazia e come opportunità preziosa per approfondire, riscoprire e valorizzare la figura di Marcellino e il suo carisma.In tanti abbiamo approfittato della sua persona e delle sue preziose collaborazioni. Ora si appresta a tornare in Italia (da metà gennaio sarà il superiore della comunità del San Leone Magno), ma in questo periodo di transizione abbiamo avuto in molti una occasione formativa davvero speciale. Sabato 10 e domenica 11 novembre un bel gruppo di fratelli e laici, oltre 30 persone, provenienti da Roma, Genova e Giugliano, si sono incontrati presso la casa generalizia dei Fratelli Maristi (Roma-Eur), per vivere due giorni alla scoperta del san Marcellino Reale.
Fr. Giorgio ci ha accompagnati con dedizione e affetto nel riscoprire alcuni tratti del Fondatore che per troppi anni sono rimasti un po’ invischiati negli stereotipi del tempo in cui il suo primo biografo ha tracciato la sua vita.
Quante scoperte, quante novità e quanta bella vita concreta abbiamo avuto modo di riassaporare leggendo altre testimonianza, alcune lettere, ascoltando gli ultimi risultati delle indagini che ultimamente sono state fatte in campo storico.
Dopo l’intera giornata del sabato vissuta e condivisa con questo lavoro certosino di approfondimento, abbiamo poi concluso in modo davvero unico, incontrando fr. Ernesto, l’attuale Superiore Generale, nella mattinata della domenica. Nonostante la responsabilità di essere il successore di Marcellino, fr. Ernesto ci ha fatto assaporare la bellezza di questo impegno condiviso con i tanti maristi di Champagnat che oggi segnano in modo inequivocabile il periodo che stiamo vivendo. A conclusione dell’incontro una messa celebrata insieme e apprezzata per la originalità delle provocazioni del cappellano. E infine il pranzo conclusivo, mentre qualcuno era già sulla via del ritorno. Tra l’altro abbiamo fatto gli auguri a fr. Massimo Radicetti per i suoi primi 76 anni 😉
Davvero un momento di famiglia.

Da rivivere e rivedere (come in questo album di foto)

Lettera da Aleppo, n. 18

Lettera da Aleppo, n. 18

Conosciamo tutti la situazione della Siria. Eppure la Siria ci sembra lontana, fa parte di un mondo con il quale abbiamo pochi contatti, scarse conoscenze.
Ma quando sai che proprio in quel paese ci vive qualcuno della tua famiglia, un tuo fratello, le cose cambiano. Così è per noi, fratelli maristi.
Da anni seguiamo con apprensione le vicende della piccola comunità marista di Aleppo (solo 3 fratelli), che periodicamente, con tenacia e passione, ci manda delle informazioni.
Condividiamo con voi la Lettera N. 18, del  7 luglio 2014, appena arrivata

Una città assetata
Dal 2 giugno 2014 un’intera città è senz’acqua. Non è per la Quaresima o il Ramadan, è una città martire, dimenticata, che vive nell’indifferenza del mondo. Una città che non ha scelto il suo destino ma soffre. La città ed i suoi abitanti (più di due milioni di persone) hanno bisogno di acqua….


Nella lettera si invita anche a seguire l’esempio di Fr. Emili Turu, superiore generale dei fratelli maristi, di aderire cioé alla campagna di sensibilizzazione SALVIAMO ALEPPO promossa da Sant’Egidio.
Ecco il link per aderire e seguire questa importante iniziativa.