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Categoria: maristi di champagnat

Ora! lo slogan 2019

Ora! lo slogan 2019

Gli animatori GVX di Giugliano

Era Ora! come ogni anno il nuovo slogan che in filigrana accompagnerà tutte le attività delle scuole e dei centri maristi ha bisogno del suo giusto percorso e di una accurata preparazione. Ma ormai ci siamo, nelle scuole e nei collegi docenti, in classe e nei cortili, sui muri e le bacheche il nuovo slogan Ora fa già bella mostra di sè. Sembra quasi la risposta allo slogan dello scorso anno, quel Cambia che metteva in moto la domanda: quando iniziare? Ecco giunta la risposta.

Le parole accorate del Papa ci aiutano a ben posizionare questo invito:
“Questo non lo dico per spaventarvi, lo dico semplicemente per ricordarci che la nostra vita è oggi: oggi o mai più. Io penso a questo. Il domani sarà il domani eterno, senza tramonto, con il Signore, per sempre. Se io in prima persona sono fedele a questo nostro oggi. E la domanda che vi pongo è anche quella che vi pone lo Spirito Santo: Come vivo io questo presente? Nel nostro cuore si gioca l’oggi.”
Papa Francesco, Omelia a Santa Marta, 12-01-2017

E ci conforta anche il messaggio dell’ultimo capitolo generale dei Fratelli Maristi: Rispondere con audacia alle necessità emergenti, così da

  • Abbandonare i vecchi paradigmi e cercare con creatività dei modelli alternativi per rendere visibile l’amore del Padre nel mondo di oggi.
  • Convertire i nostri cuori e rendere le nostre strutture più flessibili, senza aver paura di assumere dei rischi, per avvicinarci alle periferie, in difesa dei più poveri e vulnerabili.
  • Impegnarci fermamente nella promozione e nella difesa dei diritti dei bambini. Risvegliare in noi e attorno a noi una coscienza ecologica che ci obblighi a prenderci cura della nostra casa comune.

Materiali a disposizione: il gruppo di pastorale è al lavoro per adattare alcune delle risorse utili (video, canzone…), intanto sono già disponibili

Settimana marista per fratelli e laici

Settimana marista per fratelli e laici

CON LO STILE DI MARIA – RITIRO MARISTI DI CHAMPAGNAT
POLINO, 24-28 AGOSTO 2

Ritagliarsi qualche giorno di ritiro in questo periodo dell’anno è abbastanza normale. Ma farlo insieme fratelli e laici, sta diventando abbastanza abituale, basta pensare anche al recente ritiro di luglio, in Libano, che ha visto la partecipazione di vari fratelli di Spagna, Italia, Libano e Siria e un bel gruppo di laici libanesi. Ma questo appuntamento era tutto italiano! Come negli anni precedenti, un gruppo di maristi Champagnat dall’Italia ha deciso di cercarsi un posto tranquillo per 5 giorni, dal 24 al 28 agosto, per riflettere, pregare, condividere, vivere e sognare insieme. Quest’anno la scelta è stata un ostello vicino a Polino, un villaggio tra le montagne, a 1200 m di altitudine, nella zona dell’Umbria al confine con il Lazio, a circa due ore da Roma. La mitezza del clima, il verde delle foreste, la pace e il silenzio dei dintorni hanno giocato a nostro favore.

Il tema proposto e presentato dal fr. JM Ferre si intitolava “Nello stile di Maria”. Di conseguenza, abbiamo sviluppato una serie di temi che ci hanno avvicinato alla figura di Maria: analisi storiche, sfide attuali, “far scendere Maria dal piedistallo di una certa tradizione per sentirla più vicina e compagna sulla sua strada”, provando a mettere in atto quella sfida del Capitolo che ci vuole testimoni del volto mariano della Chiesa.

Abbiamo partecipato a presentazioni e workshop per scoprire il vero volto di Maria attraverso immagini, canzoni e preghiere. Certamente Gesù è il centro della nostra vita; ma, come maristi, per raggiungere questo obiettivo abbiamo un percorso meraviglioso: Maria.

Una testimonianza

“Noi Maristi siamo collegati a Maria dall’origine” con queste parole fr. José Maria Ferre ha aperto il ritiro di Polino dei Maristi di Champagnat. Ed è proprio da queste parole che ho iniziato a riflettere come vivo nella quotidianità il mio rapporto con Maria.

Cosa ha rappresentato un tempo per me la figura di Maria? Cosa rappresenta oggi? Cosa rappresenterà dopo questo ritiro? Tutti interrogativi che mi sono posta insieme al gruppo guidato da Fr. José Maria. Senza filtri, senza la paura di essere fraintesa, assaporando la ricchezza delle nostre diversità.
Si è parlato di quanto Maria abbia vissuto la fede in un’esistenza pienamente umana ed è così che mi sono ancor di più avvicinata a Lei con amore; l’amore che ci unisce alla Madre come figli, per condividerne i pensieri, i progetti, le ansie e le speranze.

Maria ha vissuto con pienezza la relazione con il Signore: è sempre stata in atteggiamento di ascolto, attenta a cogliere i segni di Dio; infatti è attraverso il silenzio e l’ascolto che il Signore può parlare al mio cuore e io ne sono sempre più consapevole.
Dopo queste preziose giornate guardare a Maria come esempio e compagna di viaggio è diventata un’esigenza forte: è Lei che può sostenermi e incoraggiarmi ad abbandonare tante inutili e dannose zavorre.
“Nelle nostre famiglie, nei luoghi di lavoro, nell’incontro con amici e vicini, rendiamo visibile il volto materno della Chiesa con lo stile di Maria.” (Intorno alla stessa mensa, 111).

E qui trovate le altre foto del ritiro dei maristi di Champagnat 2019

Per dare voce ai fratelli migranti

Per dare voce ai fratelli migranti

Dal 13 luglio circola in rete una lettera rivolta al Presidente Mattarella e al Premier Conte. E’ stata scritta da numerose suore clarisse e carmelitane, in gran parte suore di clausura. Suore che si rivelano molto attente alla realtà sociale in cui stiamo vivendo in questa strana stagione.

L’intento è semplicissimo, quello di esprimere preoccupazione per il diffondersi in Italia di sentimenti di intolleranza, rifiuto e violenta discriminazione nei confronti dei migranti e rifugiati che cercano nelle nostre terre accoglienza e protezione

Come Maristi ci troviamo in pieno accordo con quanto espresso; anche l’orientamento dell’Istituto negli ultimi anni si è fatto carico di situazioni di periferia come questa legata ai migranti e l’impegno della comunità di Siracusa ne è una testimonianza concreta. E’ per questo che abbiamo sottoscritto questo messaggio proprio in questi giorni (qui il link ai firmatari)

Ecco il testo della lettera che come maristi abbiamo sottoscritto.

Alla scoperta del Marcellino Champagnat “reale”…

Alla scoperta del Marcellino Champagnat “reale”…

Per oltre 4 anni come maristi italiani abbiamo avuto un “infiltrato speciale” presso la casa madre  dell’Hermitage: fr. Giorgio Diamanti. Ha vissuto questo periodo come un momento di grazia e come opportunità preziosa per approfondire, riscoprire e valorizzare la figura di Marcellino e il suo carisma.In tanti abbiamo approfittato della sua persona e delle sue preziose collaborazioni. Ora si appresta a tornare in Italia (da metà gennaio sarà il superiore della comunità del San Leone Magno), ma in questo periodo di transizione abbiamo avuto in molti una occasione formativa davvero speciale. Sabato 10 e domenica 11 novembre un bel gruppo di fratelli e laici, oltre 30 persone, provenienti da Roma, Genova e Giugliano, si sono incontrati presso la casa generalizia dei Fratelli Maristi (Roma-Eur), per vivere due giorni alla scoperta del san Marcellino Reale.
Fr. Giorgio ci ha accompagnati con dedizione e affetto nel riscoprire alcuni tratti del Fondatore che per troppi anni sono rimasti un po’ invischiati negli stereotipi del tempo in cui il suo primo biografo ha tracciato la sua vita.
Quante scoperte, quante novità e quanta bella vita concreta abbiamo avuto modo di riassaporare leggendo altre testimonianza, alcune lettere, ascoltando gli ultimi risultati delle indagini che ultimamente sono state fatte in campo storico.
Dopo l’intera giornata del sabato vissuta e condivisa con questo lavoro certosino di approfondimento, abbiamo poi concluso in modo davvero unico, incontrando fr. Ernesto, l’attuale Superiore Generale, nella mattinata della domenica. Nonostante la responsabilità di essere il successore di Marcellino, fr. Ernesto ci ha fatto assaporare la bellezza di questo impegno condiviso con i tanti maristi di Champagnat che oggi segnano in modo inequivocabile il periodo che stiamo vivendo. A conclusione dell’incontro una messa celebrata insieme e apprezzata per la originalità delle provocazioni del cappellano. E infine il pranzo conclusivo, mentre qualcuno era già sulla via del ritorno. Tra l’altro abbiamo fatto gli auguri a fr. Massimo Radicetti per i suoi primi 76 anni 😉
Davvero un momento di famiglia.

Da rivivere e rivedere (come in questo album di foto)

Lettera da Aleppo, n. 18

Lettera da Aleppo, n. 18

Conosciamo tutti la situazione della Siria. Eppure la Siria ci sembra lontana, fa parte di un mondo con il quale abbiamo pochi contatti, scarse conoscenze.
Ma quando sai che proprio in quel paese ci vive qualcuno della tua famiglia, un tuo fratello, le cose cambiano. Così è per noi, fratelli maristi.
Da anni seguiamo con apprensione le vicende della piccola comunità marista di Aleppo (solo 3 fratelli), che periodicamente, con tenacia e passione, ci manda delle informazioni.
Condividiamo con voi la Lettera N. 18, del  7 luglio 2014, appena arrivata

Una città assetata
Dal 2 giugno 2014 un’intera città è senz’acqua. Non è per la Quaresima o il Ramadan, è una città martire, dimenticata, che vive nell’indifferenza del mondo. Una città che non ha scelto il suo destino ma soffre. La città ed i suoi abitanti (più di due milioni di persone) hanno bisogno di acqua….


Nella lettera si invita anche a seguire l’esempio di Fr. Emili Turu, superiore generale dei fratelli maristi, di aderire cioé alla campagna di sensibilizzazione SALVIAMO ALEPPO promossa da Sant’Egidio.
Ecco il link per aderire e seguire questa importante iniziativa.