L’evento che abbiamo vissuto in molti a Cesano Maderno, il 2 giugno, in occasione del saluto della comunità marista alla cittadina, è difficile da definire. Può sembrare un addio rassegnato, un commiato senza funerale… ma dobbiamo vederlo soprattutto come una tappa di vita che procede. Quando la realtà marista ha spiegato che a chiudere era solo la comunità, è stato bello ricordare le tante cose che invece restano e proseguono: la scuola media di via San Carlo con tutti i suoi docenti, il Centro Diurno dell’Albero con i suoi tanti bambini, il centro di distribuzione alimenti del fresco, in via delle Rose… non sembra proprio una partenza sconsolata…
Una congregazione religiosa per operare su un territorio deve necessariamente essere in sintonia con la diocesi, i maristi erano stati addirittura chiamati dal don Meani, nel ’66 e la collaborazione con le parrocchie è sempre stata una delle chiavi operative. Nel semplice discorso di saluto che fr. Damiano, il viceprovinciale dei maristi ha rivolto alla fine della messa di domenica, questi elementi di reciproco arricchimento sono stati ben evidenziati. Si opera insieme, come chiesa e il servizio è stato alla base della nostra presenza. Anche il ringraziamento del sindaco, Gianpiero Bocca, ha evidenziato l’affetto che accompagna questo processo.
Erano numerosi i fratelli maristi nella navata della grande chiesa di s. Stefano, Franco Faggin, Zeno, Giorgio, Roberto, Massimo… e tante anche le presenze di amici, docenti, alunni, ex-alunni per condividere insieme questo grazie. Una presenza speciale, ovviamente, era quella di fr. Claudio Santambrogio, fratello marista nato proprio a Cesano (ironia della sorte, a pochi passi di distanza dalla casa della comunità di via D. Chiesa) che ha vissuto in prima persona tutta la traiettoria della presenza marista in questo angolo di Brianza.
La celebrazione si è poi trasferita negli spazi della scuola, per un buffet organizzato dalla Famiglia Marista, il gruppo di volontari nati dalla intraprendenza di fr. Giuseppe (che salvo impegni si sta preparando a celebrare i suoi primi 101 anni, a Carmagnola), da sempre impegnati nel sociale. Molto apprezzata poi la mostra fotografica (grazie Marina, Elena e Dimitri!) che ha ripercorso in particolare gli ultimi 20 anni della comunità, ricordando la presenza di ciascuno, con il nome, tante foto e una pennellata affettuosa di memorie riconoscenti. Tanti gli alunni ed ex-alunni che si riscoprivano protagonisti e presenti nelle immagini; con la possibilità spesso di dialogare con i personaggi reali di queste memorie.
A conclusione del saluto il gruppo dei fratelli maristi si è ritrovato per condividere insieme il pranzo ed è sempre bello scoprire che anche nel personale della cucina si ritrovano vecchie conoscenze.
Aver seminato il carisma marista per quasi 60 anni significa poter vedere già oggi molti di quei germogli diventare realtà; era il sogno stesso di san Marcellino che proprio il 6 giugno viene festeggiato e ricordato in tutte le scuole mariste, oggi diffuse in 80 paesi del mondo e con una platea di oltre 600 mila alunni, ma non solo scuole, perché oggi l’educazione prevede altri scenari, spesso inediti. Anche in questo campo Cesano è stato un banco di prova, perché la Famiglia Marista è stato il pioniere tra i gruppi di laici e il centro Diurno l’apripista dei nostri centri sociali in Italia. In questo metaforico trasloco si raccoglie una preziosa eredità.
Quando era stata l’ultima volta? L’ultimo incontro sportivo degli alunni delle scuole mariste d’Italia? Ah già, prima del Covid… Tra un po’ diventerà abituale dividere il tempo recente in un prima e un dopo. Ma se la pandemia ci ha segnato tutti quanti, è davvero bello riprendere appuntamenti “dal vivo” dove la Vita ci parla con intensità
L’incontro sportivo delle Maristiadi ha marcato la tappa iniziale di questo nuovo anno scolastico e far toccare con mano alle diverse scuole la presenza di tanti altri amici che condividono slogan, carisma, magliette, ricordi e persone significative si trasforma subito in un momento importante.
Ed è stato bellissimo vedere i campi di Prato Lauro, lo storico “polmone verde” del San Leone Magno, sulla via Nomentana, riempirsi di ragazzi di Cesano Maderno, Genova, Roma e Giugliano per questa giornata festosa di incontro sportivo.
Quest’anno era anche la prima volta degli alunni della “nuova” scuola marista del Pio XII e ascoltando i loro commenti e scrutando nei volti siamo sicuri che l’effetto-incontro è stato significativo, ecco le parole del Preside, fr. Massimo: Siamo parte di qualcosa che va ben oltre la punta del nostro naso! Con questo pensiero si è chiusa l’esperienza comunitaria delle Maristiadi vissuta dai nostri alunni e dalle nostre alunne. Mercoledì 19 è stata proprio una giornata che ci ha restituito il senso e la bellezza dello stare insieme.
Giornata bellissima, tipica delle migliori ottobrate romane, con sole splendido e voglia di giocare e partecipare. Tante le discipline sportive e la possibilità per tutti di gareggiare con impegno e fair play (perché sì, nello sport questo non è un dettaglio, come dice il mitico prof Caffarella che si è completato con i suoi alunni che hanno vinto anche questo trofeo!).
E come in tutti gli eventi sportivi, alla fine si conta il medagliere … e i vincitori sono stati numerosi dalla scuola di Cesano Maderno a quella di Giugliano, che vince il primo posto per le categorie “Maristiadi Liceo” e “Maristiadi Scuola Media”! Insomma, tanti i vincitori, anche a dispetto dei “numeri” della scuola. E quindi complimenti ai ragazzi e ai loro docenti, perché se la scuola cammina in questa bella direzione è soprattutto merito di chi li accompagna giorno dopo giorno!
Per le foto, i commenti, le impressioni a caldo e del giorno dopo, basta una veloce scorribanda sui tanti social delle nostre scuole, ad esempio:
Fr. Pietro Bettin ci ha lasciato nella notte del 17 agosto; dopo un periodo altalenante, la polmonite che lo aveva ulteriormente appesantito non gli ha dato tregua. Così, proprio a ridosso della festa dell’Assunta, invece della sua fisarmonica per rallegrare la comunità di Carmagnola, ha dovuto fare le valigie per tornare alla casa del Padre. Un esito inaspettato, per lui così attaccato alla vita e così attento ad assaporare il bello che ogni giorno riceviamo in dono. E questo nonostante la dura croce degli ultimi anni, quel parkinson che lo aveva bloccato e rallentato in modo vistoso, ma non spento o annebbiato.
Le semplici righe dell’annuncio che ne ha comunicato il decesso a tutta la provincia marista, ai tanti amici, agli ex-alunni, ai colleghi, alle tante persone che ha incontrato sulla sua strada rivelano in filigrana un’esistenza vissuta in pienezza, in fedeltà e nella serenità. Ecco in sintesi il suo viaggio:
E’ nato a Padova il 4 settembre 1950. Ha iniziato il probandato a Mondovì (era il 25 settembre 1961). A Bairo (TO) ha fatto il noviziato (iniziato proprio il15 agosto 1967) e la prima professione (15 agosto 1968). La professione perpetua sarà poi Velletri il 22 agosto 1976.
Ma intanto inizia subito la sua missione di educatore, come maestro della scuola elementare, a Roma, presso il San Leone Magno, dal 1970 al 1975; (tornerà ancora nella comunità di Roma del SLM dal 1999 al 2002). Poi viene inviato come assistente presso il probandato di Manziana, dove resterà dal 1975 al 1981), quindi viene mandato per un lungo periodo nel probandato di Mondovì (1981-1990) negli anni di profonda trasformazione di queste realtà formative.
Quindi passa a Genova, dove sarà preside della scuola media e superiore della Comunità (1990-1998; ); viene poi inviato a Giugliano, come preside e superiore della Comunità (2002-2009), dopo questo periodo lo troviamo a Roma, presso la Casa Generalizia, come superiore della Comunità, dal 2009 al 2015).
E’ proprio in questo ambiente che matura la scelta di partecipare alla proposta missionaria di Lavalla200>, un nuovo inizio per la congregazione marista, che vede il realizzarsi di un nuovo sogno: comunità miste, interculturali, fratelli e laici, uomini e donne. E’ una sfida non da poco che accoglie e affronta con impegno e passione; viene inviato ben lontano, a Città del Capo, membro della comunità sudafricana dove rimane dal 2017 al 2020); è già in questa fase che la malattia inizia a manifestarsi e a dare fastidio; al suo rientro in Italia è inserito nella comunità di Genova, dal 2020 al 21, quindi per motivi di salute passa a Carmagnola, dove trasferisce il suo carico di serenità e di problemi di salute, sempre affrontati con il sorriso e la voglia di vivere e qui, il giorno 17 agosto 2022 all’età di 71 anni e 54 di vita religiosa, termina il suo cammino terreno. I funerali si svolgeranno venerdì 19 agosto, alle ore 11:00. In seguito la salma verrà tumulata nella tomba dei Fratelli Maristi, nel cimitero del Verano a Roma.
Ci piace allora ricordarlo con le prime impressioni, a caldo di alcuni dei suoi amici, profondamente segnati dal dono della sua vita marista, della sua mitezza personale, del suo entusiasmo vitale e della sua capacità di essere un elemento di serenità nelle comunità dove si è trovato.
Da: Marcelo Carlos Fabian De Brito mdebrito@maristascruzdelsur.org Inviato: mercoledì 17 agosto 2022 16:51 Oggetto: Decesso Fr. Pietro B. Cari Fratelli Pochi minuti fa ho appreso della morte di fr. Pietro Bettin. Ho condiviso con lui diversi anni di comunità a Roma, presso la Casa Generalizia. Ho apprezzato la sua profonda umanità e il suo modo prezioso di essere un Fratello Marista. Ho imparato molto da lui come animatore della comunità e come compagno di confidenze. Celebro la sua vita e ringrazio Maria per tutto ciò che ha fatto attraverso fratel Pietro Bettin. Mi unisco alla comunità nel piangere la perdita di un Fratello e condivido con voi le mie preghiere per il suo riposo eterno. Con i ricordi più cari e tanta stima, Fr. Marcelo
E pensare che ieri, senza nessuna intenzione, a cena in comunità a Roma ci passavamo di mano in mano la foto della professione perpetua di Pietro a Velletri, con il vescovo Bernini. Che bello tutto quello che é fiorito attorno a quel sì e ad un carattere gentile, amichevole, sempre disponibile. Riposi nel Signore… (Fr. Massimo Banaudi)
Ciao, e ora permettimi di chiamarti Pierino. Quanti anni belli passati insieme tra studi, canti, giochi, suonate, tu all’organo e io… direttore d orchestra! I ricordi non si contano ma ce li ritroveremo tutti nella grande famiglia marista del cielo, come tu amavi chiamarla ad ogni dipartita dei nostri cari. Un caro saluto alla tua mamma ed anche alla mia. (fr. Pietro Codato)
Ho vissuto con Fr. Pietro durante i 5 anni che era Superiore della Comunità della Casa Generalizia. Una delle espressioni più belle udite nei suoi confronti: Grazie Fr. Pietro, sei la perfetta mamma italiana! Riferendosi ovviamente alla sua squisita preoccupazione per ciascuno dei Fratelli. (Fr. Mario Meuti)
Caro Pietro Ricordi la paura quando per la prima volta varcavi, come maestro la soglia della prima elementare al SLM? E ricordi quella che avevi quando hai superato il cancello dell’EUR dove eri stato nominato superiore? Non eri il tipo che ti facevi avanti per ottenere qualcosa, ma per andare in paradiso ti sei fatto coraggio, lo hai chiesto tu e … sono sicuro che sei arrivato prestissimo. Caro Pietro quanti ricordi! In particolare degli anni che siamo stati insieme nel consiglio provinciale: sempre sereno, pacato, metodico… ma non vorrei ricordarti le cose che tutti sanno.
Ti voglio fare una richiesta. Non so quale sia il protocollo per entrare in paradiso, ma siccome credo che presto verrò a trovarti, vorrei un’accoglienza speciale. Al mio arrivo vorrei essere accolto da te con la fisarmonica in mano mentre canti gli stornelli in romanaccio come solo tu sapevi fare. Nel frattempo potresti radunare tutti i maristi del cielo e, da bravo professore di lingue, insegnare loro il romanaccio e gli stornelli. Sarebbe un’occupazione straordinaria. Ah! Se hai problemi con san Pietro ricordati che abbiamo sempre la nostra Risorsa Ordinaria. Ci conto. Un bacione e a presto – Ono
Arrivederci, fratello Pietro Ogni volta che Dio si sveglia di buon umore, ha l’abitudine di regalare all’umanità degli splendidi regali. In questi giorni, spesso Lui manda al mondo alcuni dei suoi angeli più cari. “Voglio che le persone sentano un po’ di Paradiso lì sulla Terra”, dice ai Santi più vicini. “Ma Signore, non è che poi la gente si abitua? ”. “Mancherà il tempo, caro San Tommaso… Resteranno lì per poco… Ma sarà sufficiente per lasciare dei segni profondi”. Senza dubbio Pietro è stato uno di questi doni di Dio. Un fantastico essere umano. Di presenza docile, amorevole. Una vita davvero Marista. Così tanto che quando mi chiedono delle tre violette Mariste – con i loro valori di semplicità, umiltà e modestia – io rispondo: “Ne ho conosciuta una vera, ha origini italiane e si chiama Pietro Bettin”. E una viola con grande abilità musicale, al punto da riuscire a coordinare un coro di bambini sudafricani mentre suonava la sua fisarmonica. “What’a cucaracha… It’s a cockroach!.
Anche involontariamente Pietro ha impersonato l’archetipo del saggio. “… Guarda l’oceano… Potrebbe essere agitato in superficie… Ma nel suo intimo, le acque sono calme”. Aveva una parola per tutto, anche quando restava in silenzio. E uno stato d’animo particolare, per inciso. “Oh, there’s a community meeting”, diceva quando ogni giorno avvistavamo le mucche di Darling, presenti sul tragitto verso Atlantis. Tra l’altro, parlando del Sud Africa, Pietro è stato l’anello che poteva connettere tutta la comunità. Preghiere, pasti condivisi, facilità nella lingua, gestione delle riunioni della comunità. Pietro è stato un messaggero di pace. La pandemia ha anche cercato di sottrarci per un certo periodo il dono della convivenza. Ma anche se ci hanno separati, non sapeva che saremmo rimasti in contatto virtuale! Pietro, ciò che resta da parte nostra adesso è un sentimento di gratitudine per la tua esistenza. Quanto siamo stati privilegiati ad aver condiviso del tempo prezioso con te! Ti ricorderemo ogni volta che ascolteremo le note di “Che sarà, whatever will be, will be”. E in fondo è proprio questo: ‘the future is not ours, you’ll see… ’. La nostra prossima squadra di coffee dovrà aspettare ancora un po’. E ha voluto anche che Cecilia (la figlia nata dalla coppia di laici che facevano parte della comunità di Lavalla200>) ti incontrasse attraverso le storie che io e Juliana (la mamma) le racconteremo, di come la nostra vita sia stata trasformata dalla tua presenza, davvero più che significativa.
Dio adesso riposa tranquillo, sapendo che il suo dono è stato ben apprezzato dall’umanità. Resteremo con nostalgia qui, grati per il tempo meraviglioso che abbiamo trascorso insieme. Un abbraccio fraterno amico mio! Arrivederci! (Diogo Luiz Galline, laico marista che ha condiviso con Pietro la comunità Lavalla200> in Sudafrica, a City of Cape Town)
Cari fratelli e amici. Le mie più sentite condoglianze per la scomparsa di Pietro. Che uomo meraviglioso è stato per i fratelli, i bambini e i giovani in Italia e nelle nostre comunità Lavalla200. Ha incarnato tutte le virtù ed è diventato una fonte di affetto per molti di noi. Mancherà molto a tutti noi. Che il Buon Signore e la sua amorevole Madre lo accolgano in un caldo abbraccio, Jeff(Br. Jeffrey Crowe)
Come tutti i semi, c’è bisogno di attesa prima del germoglio; non è facile condensare in qualche parola il sentimento che questa partenza lascia in molti di noi.
Ci aspettiamo di provare la sua gioia nello stare insieme, la sua istintiva adesione alla convivialità della festa, la disponibilità a creare armonia e spensieratezza con gli amici.
A continuare nella nostra vita quei segni e quegli atteggiamenti che portano più vita agli altri. Grazie Pietro, buon viaggio.
La festa dell’Assunta è da sempre una tappa importante per noi maristi, una festa di speranza, di riscatto e di sfida ai nostri progetti, spesso di piccolo cabotaggio; invece si tratta di puntare in alto, di fare cose grandi (“magnificat”, mica per niente…) di lasciare spazio nella nostra vita alla Vita grande che sgorga dal vangelo e dalle proposte dello Spirito.
Ci sembra allora significativo prenderci il tempo giusto di un po’ di relax, di riposo, per le grandi cose che in questo periodo si sono svolte e grazie all’impegno di tanti, hanno portato vita piena in molte realtà. Ne vogliamo semplicemente raccontare qualcuna…. Partiamo dall’aspetto più bello e rigenerante… i nostri campi estivi: CESANO-GENOVA: Ben 180 ragazzi hanno partecipato ai tre turni di campi nella casa di Entracque (Ga e Marcha). Sono stati giorni di escursioni, bagni e camminate in sentieri, immersi nella natura, ma anche di giochi, dinamiche e momenti di condivisione; occasioni indimenticabili per divertirsi ma anche per scoprire sé stessi e gli altri. Grazie ai Fratelli e ai Laici, responsabili, e agli animatori per questa stupenda esperienza.
GIUGLIANO: Tantissima partecipazione anche quest’anno ai campi GA (fascia 11-13 anni) e MARCHA (fascia 14-19 anni) organizzati dalla scuola di Giugliano, ben 240 tra ragazzi, animatori e accompagnatori. Luoghi di questi 4 campi sono stati Perdifumo, Monte Faito e S. Maria di Castellabbate. Tra mare e montagna, divertimento e riflessioni, tutti si sono ritrovati a vivere questi giorni alla scoperta di ciò che ci rende unici e consapevoli di poter affrontare la nostra vita passo dopo passo. Grazie ai coordinatori e agli animatori per aver fatto vivere ai ragazzi questa magnifica esperienza.
Il gruppo SCOUT Giugliano 2 ha vissuto tre campi stupendi con 34 lupetti, 41 ragazzi del reparto e 16 del clan, più tanti capi e volontari per la logistica. I tre campi sono stati organizzati presso la base scout Don Peppe Diana a Dragoni e presso il lago Matese. Anche in questo caso campi dalle forti emozioni. In attesa del campo comunità GVX (fascia età 19-26 anni), sei ragazzi italiani hanno partecipato all’incontro europeo di animatori Maristi a Guardamar (Alicante). Un’esperienza, come dicono i partecipanti, incredibilmente MARISTA! Grazie alla nostra Sofia D’Antrassi che ha partecipato al coordinamento di questo incontro europeo. Inoltre, il nostro Francesco Abbate (coordinatore GVX di Giugliano e membro del gruppo comunità) è partito con i Gesuiti e il cappellano di Giugliano, don Bartolo, per un campo di servizio a L’Avana (CUBA), al ritorno gli chiederemo come è andata. Complimenti per la sua scelta di dedicare il tempo della sua pausa estiva agli altri.
Come ogni anno, appena terminata la scuola sono stati attivati i centri estivi: Summer Camp a Genova, centro estivo bilingue per i bambini dell’infanzia, con una media di partecipanti di 30 bambini. Centro estivo San Leone Magno in collaborazione con l’associazione SPACE GYM che ha avuto nei mesi di giugno e luglio una partecipazione media di 50/60 bambini a settimana. Il collaudatissimo Grest di Giugliano, iniziato il 13 giugno, terminerà il 2 settembre (quest’anno si fermerà dal 13 al 21 agosto) e ha raccolto ben 460 iscrizioni; ci sono state settimane con più di 230 bambini presenti. Hanno accompagnato questa attività una cinquantina di animatori e hanno partecipato tutti i minori che accogliamo nella comunità alloggio Marcellino Champagnat e alcuni del centro polifunzionale. Il centro estivo del Ciao Maristi, a Siracusa, ha confermato il suo ruolo di aggregazione per tanti bambini e famiglie di recente immigrazione, coinvolgendo per tutto il mese di luglio circa 30 bambini al giorno, negli spazi dello stadio comunale; nella grande festa finale, con tutti i genitori invitati, abbiamo festeggiato, giocato, salutato Nina (che conclude la sua permanenza a Siracusa dopo quasi 4 anni di missione) e condiviso una cena multiculturale e… multigustosa. Anche in questo caso il grazie va alla piccola comunità marista, di fratelli e laici, e a tanti animatori e volontari.
I centro estivo dell’Albero di Cesano Maderno anche quest’anno ha visto la partecipazione di 20/25 bambini ogni settimana. Grazie a Gloria e Michi e a tutti i vari animatori per aver organizzato e curato questa attività. Dopo due anni di stop a causa del COVID, in collaborazione con l’Associazione SUMMER SCHOOL PASSION FOR TRAVELLING e INTERSTUDIO VIAGGI quest’anno siamo tornati ad organizzare le vacanze studio all’estero. Destinazioni: New York con ben 34 ragazzi e Exeter (Inghilterra) con ben 70 ragazzi e 10 accompagnatori. A queste iniziative hanno partecipato, sostenuti con borse di studio della Fondazione Siamo Mediterraneo, alcuni ragazzi di Amatrice e minori assistiti dall’organizzazione SAVE THE CHILDREN.
E questo per i vari campi, ma tante altre sono le belle notizie di questo periodo: A fine luglio alcuni educatori della Provincia Mediterranea Marista (docenti, catechisti…) – dall’Italia Anna Schiavi, Marianna Tortora, Nunzio Avallone. MariaLuisa Zitiello, Alessandra Spagna, Sara Pistolese della Fondazione Siamo Mediterraneo e Fratel Antonio Sancamillo – sono stati ospiti della comunità di Notre Dame de l’Hermitage a Saint Chamond, in Francia. Ripercorrendo i sentieri, i luoghi e la storia del Padre Champagnat, hanno vissuto un’esperienza formativa che ha accresciuto e consolidato la vocazione marista. Ringraziamo l’Equipe Risorse Umane della provincia per aver organizzato questa iniziativa.
Dopo aver partecipato nel mese di giugno ad un avviso pubblico l’Istituto di Giugliano è stato riconosciuto come soggetto accreditato per lo svolgimento della MENSA SOCIALE. E siccome a fine luglio sono state sfollate delle famiglie da un immobile pericolante al centro di Giugliano, ci siamo ritrovati ad assistere e a fornire pranzo e cena ad una 40ina di persone. Il tutto continua anche in questi giorni ferragostani sotto la coordinazione di Fr.Onorino e di alcuni volontari. Altri progetti: dopo aver vinto un bando europeo con la casa editrice marista EDELVIVES sono iniziate ufficialmente le attività del progetto DELICIOUS… (come poteteve vedere anche su queste pagine). E’ poi iniziato il progetto “Digitalisation” con fondi Erasmus+ con cui la Fondazione Siamo Mediterraneo promuoverà la digitalizzazione all’interno delle opere sociali. Il 1° e 2 giugno Sara Pistolese e Michela Procaccianti (Cesano) hanno partecipato a Malaga all’incontro di lancio di questa iniziativa. Una nuova presenza educativa a Roma: il Pio XII: si è finalmente concluso il processo di transizione con i Lasalliani e il Vicariato per il passaggio dell’immobile e della scuola del Pio XII a Provincia D’Italia FMS, adesso manca solo l’ultimo step con l’USR, ma intanto fervono i preparativi pratici, sotto l’attenta guida di Gesualdo, nuovo direttore dell’opera e di fr. Massimo, responsabile delle attività educative. Basta dare un’occhiata alle rinnovate pagine del sito del Pio XII per toccare con mano l’itinerario ormai avviato.
Come se non bastasse, fr. Onorino ci mantiene informati sugli avvenimenti e gli eventi che segnano la dinamica vita della realtà marista di Giugliano, che va ben oltre la scuola. Non avevamo ancora reso disponibile il bollettino informativo di giugno che … è già arrivato il nuovo, fresco fresco (anzi, bollente) foglio informativo di agosto, grazie a fr. Onorino per la sua penna agile e documentata. E visto che siamo in zona bollettini, anche il Ciao di Siracusa ha pubblicato da poco la sua ultima newsletter, il Siracusa-news estivo, piena di attività e di ringraziamenti, in particolare per la presenza di Nina, laica marista del Brasile, che dopo 4 anni ha concluso la sua presenza a supporto della missione marista con i migranti.
Ci sarebbero ancora tante altre cose da scrivere e condividere ma ci fermiamo per il momento qui. Un’estate “semplicemente” MARISTA, movimentata , piena di vita; una splendida occasione per ringraziare di tutta questa VITA donata.
Un Grazie e un augurio di buon riposo (ma giusto in vista della ripartenza), da parte di tutta l’Equipe Animazione ITALIA: Damiano, Gianluca, Giuliano, Matteo
Presentiamo un progetto al quale stanno partecipando diverse realtà mariste, per il bene dei nostri alunni, a partire proprio dalla dieta mediterranea; sarà proprio l’Istituto Fratelli Maristi di Giugliano a far parte del progetto europeo DELICIOUS, guidato da Edelvives, la casa editrice marista leader in Spagna per l’editoria scolastica. Il progetto, avviato ad aprile 2022, coinvolge 10 organizzazioni di ben 5 paesi del Mediterraneo (Spagna, Italia, Portogallo, Egitto e Libano) e avrà una durata di 3 anni. L’Istituto di Giugliano rappresenterà uno dei 7 casi studio del progetto, che saranno presi in esame con gli obiettivi di analizzare lo stile di vita e le abitudini alimentari di bambini e adolescenti per trovare soluzioni di contrasto dell’obesità attraverso menù mediterranei sani e sostenibili, strumenti tecnologici e attività fisica.
Un ritorno alla dieta mediterranea
Combattere l’obesità di bambini e adolescenti attraverso menù mediterranei sani e sostenibili, strumenti tecnologici e attività fisica
5 paesi del Mediterraneo, 7 casi studio…. la nostra partecipazione
IL PROGETTO
Soluzioni per affrontare l’obesità di bambini e adolescenti attraverso lo stile di vita mediterraneo
Sebbene il tradizionale stile di vita mediterraneo sia considerato uno dei modelli alimentari più salutari, la regione mediterranea è paradossalmente una delle aree in cui sovrappeso e obesità sono più diffusi al mondo. Le malattie croniche legate allo stile di vita sono in aumento nelle aree del Mediterraneo settentrionale, meridionale e orientale. Ciò è dovuto principalmente alla diminuzione dell’adesione alla Dieta Mediterranea (MD) nelle società del Mediterraneo. DELICIOUS mira a invertire questo declino riportando il suo consumo nelle società mediterranee a partire dal gruppo demografico che ne ha più bisogno: i nostri bambini e adolescenti. DELICIOUS identificherà e comprenderà i fattori socio-economici e culturali che ostacolano l’adesione alla Dieta Mediterranea e fornirà soluzioni innovative per il passaggio alla Dieta Mediterranea sostenibile.
DELICIOUS prenderà in considerazione le prospettive sociali, economiche e ambientali della Dieta Mediterranea e adotterà un approccio integrato per un efficace cambiamento del comportamento alimentare, combinando 6 azioni specifiche:
Comprensione dei fattori modificabili che portano alla deviazione dalla Dieta Mediterranea nelle società Med
Analisi nutrizionale e di sostenibilità delle ricette mediterranee
Riformulazione delle ricette da parte di cuochi professionisti per una maggiore sostenibilità, adeguatezza all’attività fisica e accettabilità da parte dei bambini
Una piattaforma educativa digitale che fornirà piani settimanali nutrizionalmente/fisicamente bilanciati e sostenibili
Educazione formale e non formale sulla Dieta Mediterranea sostenibile in combinazione con l’attività fisica
Co-creazione da parte di bambini e chef di nuovi spuntini sani, basati sulla Dieta Mediterranea e ricchi di bioattivi per integrare i piani dei pasti
DELICIOUS è stato avviato ad aprile 2022 ed avrà una durata di 36 mesi e ha ricevuto un finanziamento dal Programma di partenariato per la ricerca e l’innovazione nell’area mediterranea (PRIMA).
Il meeting di lancio del progetto si è tenuto lo scorso 3 giugno 2022 a Saragozza, in Spagna, presso la sede di Edelvives, ed è stata un’ottima opportunità per i membri del consorzio per conoscersi meglio e prepararsi per i prossimi mesi.
Project partners
Il consorzio è composto da 10 organizzazioni di 5 paesi:
EDELVIVES (Coordinatore del progetto – Spagna),
AIJU TECHNOLOGICAL INSTITUTE OF CHILDREN PRODUCTS AND LEISURE (Spagna),
BASQUE CULINARY CENTER (Spagna), CONTACTICA S. L (Spagna), LCI TECHNOLOGIES (Spagna),
ASSIUT UNIVERSITY (Egitto),
PROVINCIA D’ITALIA DEI FRATELLI MARISTI DELLE SCUOLE (Italia),
UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI CATANIA (Italia),
CONGRÉGATION DES FRÈRES MARISTES AU LIBAN (Libano),
PROVINCIA PORTUGUESA DA CONGREGAÇÃO DOS IRMÃOS MARISTAS (Portogallo).
Per ulteriori informazioni visita il sito di Delicious o contatta:
Juancho Pons (Coordinatore del progetto): juancho.pons@edelvives.es
Impegni di fine anno ormai alle porte, la stanchezza dei mesi di scuola, degli impegni, il susseguirsi di attività che in primavera vedono spesso il loro culmine… Ecco, l’idea di una piccola sosta, una breve pausa per riprendere fiato può essere la strategia giusta per non correre troppo. E soprattutto per un incontro. Dopo la lunga parentesi della pandemia, ora le attività in presenza stanno riprendendo il loro cammino normale; si è pensato quindi ad un incontro “normale” tra i fratelli maristi.
il gruppo marista davanti alla Basilica del Pilar, Saragozza
La Provincia Mediterranea è ben sparpagliata nei suoi confini geografici e non è semplice incontrarsi; per questo, fin dal mese di gennaio, si era pensato ad un momento di incontro per la fine di aprile, riservato ai fratelli …. di mezza età (tra i 50 e i 70 anni) per rivedersi, scambiare le proprie esperienze, fare famiglia. Gli ultimi incontri risalivano all’ormai lontana estate del 2019, con il ritiro in Libano, condiviso da numerosi fratelli delle diverse zone della Provincia marista. Rivedersi di nuovo in presenza era una bella sfida ma anche un appuntamento significativo.
All’incontro, che si è svolto nella città di Zaragoza, dal 29 al 30 aprile, hanno partecipato 17 fratelli, 3 dall’Italia e la maggior parte dalla Spagna; Libano e Siria sono ancora “lontane” in questo momento difficile, anzi, la difficile situazione del Libano è tornata di frequente tra i nostri discorsi, facendo emergere l’incredibile resilienza del popolo libanese nel saper affrontare e vivere queste situazioni quasi proibitive (gran parte dei docenti hanno lasciato il paese, gestire le scuole cattoliche in questo contesto è veramente una sfida che ha dell’eroico).
E chi se lo immaginava che Zaragoza, la quinta città della Spagna, riservasse delle sorprese così interessanti! Qualcuno vi era passato frettolosamente negli anni precedenti, ma avervi fatto una sosta con una adeguata attenzione ha rivelato davvero tesori nascosti. A cominciare dal nome, che nasconde ben poco la sua origine romana, quel Caesaraugusta che la dice lunga sulla sua fondazione e la sua storia. Poi, come successo in gran parte della Spagna, aggiungi un consistente periodo di dominazione arabo e completa con la fase della reconquista e dello splendore imperiale spagnolo. Insomma, girando per la città, visitando alcuni dei luoghi più suggestivi, come lo splendido palazzo dell’Aljafería, la zona del Foro Romano, le sponde dell’Ebro, i vicoli del casco historico, abbiamo veramente apprezzato questa splendida cittadina.
Ma l’incontro non voleva certo essere un appuntamento turistico. La scelta di Saragozza era dettata da qualcosa di ben più importante: la visita al centro editoriale marista di Edelvives.
la visita al centro editoriale Edelvives
Abbiamo dedicato la giornata di venerdì a questo centro di eccellenza, motore e strumento concreto della presenza educativa marista in Spagna e non solo. Siamo stati accolti da Xavier, il Direttore Responsabile, un laico marista che coordina questa grande azienda con piglio manageriale deciso e con lo sguardo ben rivolto alla missione marista. Quando i fratelli sono arrivati dalla Francia, alla fine del 1800, avevano subito impiantato una tipografia a Barcellona, per realizzare i libri di testo scolastici per i vari istituti che iniziavano a sorgere; poi la pausa forzata della guerra civile, quindi la ripresa, e con il nuovo millennio la decisa conversione al digitale e alle nuove tecnologie. Edelvives ha saputo affrontare la sfida del cambiamento con grande impegno e chiarezza, evitando le secche della tipografia “casareccia” riservata ad alcune scuole cattoliche per entrare nella mischia della sfida attuale, dove la cultura deve parlare alla gente di oggi con gli strumenti quotidiani, non con il solo retaggio del passato. E la sfida, da quanto abbiamo potuto vedere, è pienamente in corso.
Non solo Edelvives pubblica molti libri di testo per le diverse istituzioni mariste, scuole e centri educativi, ma si è imposta come editoriale innovativa, collaborando con i marchi più interessanti del panorama pedagogico odierno, da McMillan a Google, entrando nel settore del coding e della robotica, delle stampanti 3D e soprattutto del bilinguismo. Oggi le edizioni si sono ampliate al panorama internazionale, Edelvives ha una sede in Mexico e una in Argentina, produce libri in spagnolo, catalano, euskera…
Visitando gli uffici, gli open spaces dove si portano avanti i progetti, le officine dove si realizzano concretamente i libri, gli impressionanti magazzini, il moderno sistema di gestione delle vendite online … si rimande stupiti dell’ampiezza di quest’opera. Che rimane fedele alla missione e alla visione marista.
Nel resto del tempo abbiamo dedicato un ampio giro per conoscere più da vicino la Cattedrale e la Basilica del Pilar, i luoghi della fede e della tradizione cristiana di questa grande città. Difficile passare superficialmente davanti alla lapide che ricorda il miracolo di Calanda, o alle volte affrescate da Goya, il grande pittore di questa città. Insomma due giorni di profonda immersione nel bello e nel significativo.
Aver condiviso questi momenti insieme, tra fratelli che ora svolgono attività tanto diverse, dal pieno coinvolgimento scolastico ai ruoli direttivi, dalle consulenze al supporto educativo, dalle opere sociali ai migranti (un tema molto sentito sia in Italia che in Spagna) ha consolidato i legami e ci ha permesso di condividere la bellezza e la necessità di questa missione.