Ciao a tutti.
Ciao Serge da dove vieni?
Vengo dalla Costa D’Avorio e sono arrivato in Sicilia nel 2016.
Cosa fai qui in mezzo ai campi?
Alcuni giorni dopo il mio arrivo mi hanno chiesto se volevo raccogliere le fragole e io ero felice di aver trovato un lavoro così presto. Non mi sembrava nep-pure troppo pesante e mi dicevo: Serge sei davvero fortunato. Ma questo l’ho pensato solo durante le prime settimane.
Perché cos’è capitato poi?
Ho scoperto che dovevo presentarmi al lavoro alle 5 del mattino e lavorare fino alle 4 del pomeriggio; che avevo solo 20 minuti per mangiare; che dovevo lavorare sette giorni la settimana; che non potevo fermarmi per nessun motivo; che dentro le serre il caldo era insopportabile tanto che sulla schiena era-no visibili delle ustioni… Alcuni miei compagni un giorno non si sono presentati al lavoro perché erano ammalti e sono stati buttati fuori e quindi ho capito che non potevo ammalarmi e che quando veniva la polizia mi dovevo nascondere, stare zitto e non farmi trovare perché il padrone mi diceva : “questo lavo-ro te lo devi meritare”.
Serge, ma tu questo lavoro te lo meriti?
Non so cosa vuol dire meritarsi un lavoro, ma a me danno dai 20 ai 30 euro al giorno e mi ritengo fortu-nato perché all’ultimo che è arrivato la settimana scorsa gli danno un euro all’ora. Ma ai 30 euro devo toglierne 5 per il trasporto perché qui non ci può venire chi vuole, bisogna essere “autorizzati”, 3 euro per il panino del pranzo e 1,5 per una bottiglia d’acqua. Sono 9 euro e mezzo che se ne vanno.
Qual è la cosa più brutta che hai vissuto in questi mesi?
Appena sono arrivato, con me lavorava una giovane mamma con un bambino di tre mesi. Lo portava con sé, lo metteva in una delle cassette delle patate, se lo teneva accanto e ogni tanto gli dava il latte. Era una donna forte, non dico che lavorava più di me, ma almeno quanto me. Un giorno le hanno detto che non poteva più portare il bambino e lei naturalmente ha scelto il bambino e ha lasciato il lavoro. Ancora adesso qualche volta di notte la sogno e mi sveglio con un po’ di rabbia.
Non ti viene nostalgia del tuo paese?
Quando sono partito per l’Italia pensavo che la vita fosse più semplice ma, anche se quello che faccio è duro è sempre meglio che non avere un lavoro, che non avere niente, non avere un pezzo di pane da mettere sotto i denti… In ogni caso molto meglio qui che tornare a casa e fare la vita di prima.
Vi riporto questa storia dopo aver letto il Quarto Rapporto Agromafie e Caporalato presentato il 13 lu-glio 2018 in cui si afferma che “I braccianti nel nostro paese sono circa un milione e che nel 2017 ne sono stati registrati 286.940 circa il 28% del totale e che complessivamente, il business del lavoro irregolare e del caporalato in agricoltura vale 4,8 miliardi di euro. Il tasso di irregolarità è pari al 39%, un’evasione contributiva di 1,8 miliardi” (sic).
E se per il crollo del ponte Morandi di Genova Renzo Piano ha proposto di ricostruirne un altro con 43 colonne per ricordare i morti di quella tragedia, per commemorare le persone uccise nella loro dignità, nella loro umanità, nei loro affetti … quanto lungo dovrà essere il ponte che dovremmo costruire in Sici-lia? E potremmo anche chiederci se le lacrime che la Madonna ha versato a Siracusa 65 anni fa facevano riferimento ad avvenimenti del passato o erano un anticipo di ciò che sarebbe capitato e sta capitando adesso? … E noi le lacrime per queste tragedie le abbiamo ancora?
Diario di bordo
Siracusa quest’anno festeggia il 65° anniversario della lacrimazione della Madonna avvenuta per 4 giorni dal 29 agosto al 1° settembre 1953. È la settimana in cui affluiscono a Siracusa tantissimi pel-legrinaggi che hanno come meta il santuario dove è custodita la maiolica della “Madonnina”. Una settimana ricca soprattutto di celebrazioni a cui anche noi abbiamo partecipato.
• Il 31/8 Ricky è partito per un po’ di “vacanze” alternative. Infatti, se ritorna in Venezuela, non è sicu-ro di poter lasciare il suo paese, vista la situazione politica. A tutti coloro a cui ha chiesto un parere, tutti gli sconsigliano di rientrare. È andato quindi a visitare il fratello che si trova in Olanda e, al rien-tro, farà un ritiro spirituale a Roma.
• Dopo tutti i preliminari necessari (progetti, permessi, contratti…) il 10 settembre sono iniziati i lavori nei locali di quello che sarà il nostro centro CIAO. È Gabriel che segue ogni cosa con cura e che cerca di superare, nella forma più legale possibile i vari ostacoli che inevitabilmente sorgono. Speriamo che un mesetto di lavori siano sufficienti e poi, è proprio il caso di dirlo, “Che Dio ce la mandi Buona”. Siamo comunque certi che il Padre Champagnat ci darà una mano perché di situazioni del gene-re lui ha dovuto affrontarne più di una.
Purtroppo abbiamo già avuto qualche piccolo inconveniente che sicuramente rientra nei segnali so-spetti. Il 18 improvvisamente è mancata l’acqua al centro. Non era una semplice interruzione dell’acqua, qualcuno era entrato nel sottoscala del condominio aveva tagliato il tubo dell’acqua e aveva rubato il contatore.
• Può sembrare strano, ma nel periodo estivo, in cui i ragazzi dei centri non vanno naturalmente in va-canza, sono i mesi in cui è più difficile organizzare delle attività. Il caldo ha sicuramente una parte di responsabilità, ma le ferie del personale amministrativo aumenta enormemente la lentezza burocra-tica rendendo i ragazzi più irritabili e più propensi allo scoraggiamento, perché i tanto attesi documenti non arrivano.
• Il 20 sono venuti a visitarci due amici tedeschi che Gabriel e la sua famiglia conoscono dal Brasile. Resteranno a Siracusa una settimana. Purtroppo i molteplici impegni di Gabriel non gli permetteran-no di stare molto con loro, mentre la nostra poca conoscenza del tedesco e dell’inglese non permettono a noi una comunicazione fluida.
• Questa è la settimana degli arrivi.
Il 25 arriva Rosa dalla Spagna per integrarsi nella nostra comunità. Essendo della comunità europea ha incontrato meno problemi di Regina (Brasile) che non sappiamo se riuscirà a venire. Benvenuta!
Il 25 ritorna anche Ricky. Lo aspettiamo perché sarà lui a pitturare il nuovo centro CIAO. Dai disegni che i ha inviato in questi giorni temiamo che il ministro dei beni culturali ci obblighi a far pagare il bi-glietto d’ingresso al nuovo centro. Concorrenza alla Cappella Sistina?
Dal 28 al 2 ottobre avremo la gioia di ospitare due provinciali: Juan Carlos Fuertes Marí (Mediterranea) e Tomás Briongos Rica (Compo-stela).
• Infine ringraziamo Gianmauro Ferrua che ha voluto celebrare la nascita del secondogenito con una donazione e grazie anche ad un gruppo Scout.
Oggi, festa di Padre Pio, ricordiamo la visita che gli abbiamo fatto nel me-se di aprile e con affetto vi salutiamo: Gabriel, Mario, ☺no e Ricky
Per eventuali donazioni: Banca Prossima – Provincia d’Italia Fratelli Maristi FMS
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