Ciao a tutti
La notte di Natale ascolteremo la proclamazione del vangelo di Luca e lo faremo con un misto di incoscienza e di romanticismo: Un decreto dell’imperatore Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutto l’impero… seguito da quella annotazione che ci lascia intravvedere il dramma della giovane coppia: Maria diede alla luce il figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia perché per loro non c’era posto… e forse anche noi, che realizziamo il presepe nelle nostre case, abbiamo trasformato questo dramma in un angoletto bucolico e idilliaco.
Storia vecchia, dirà qualcuno. Storia di oggi, diciamo noi. È di alcuni giorni fa la notizia dello sgombero a Roma dell’ex penicillina e Andrea che viveva da un anno e cinque mesi nell’ex fabbrica confessa: “Ora non so dove andare. È un posto che non andava bene neanche per gli animali ma non avevo altre soluzioni”. E che dire dei centri di accoglienza, che verranno chiusi per “decreto dell’imperatore” in cui le persone ospitate verranno prese e scaricate nella sala d’aspetto di una stazione ferroviaria? Sono centinaia di persone senza alcuna forma di assistenza e nel prossimo futuro persone invisibili condannate alla marginalità. Un esercito di individui privati di dignità e di speranza che entreranno nei circuiti criminali provocando tensioni sociali che alimenteranno il corto circuito della paura e dell’odio.
Per inciso vorrei ricordare che nel Bel Paese l’abbandono di un animale è considerato un reato. L’articolo 727 del codice penale, infatti, recita che “chi abbandona un cucciolo o lo detiene in condizioni non adeguate può andare incontro ad una multa da 1.000 a 10.000 euro e all’arresto fino a un anno. In parole semplici: se io abbandono un cane alla stazione sono passibile di multa e anche di arresto.
Ci sembra quindi normale che Amnesty International nel rapporto su “La situazione dei diritti umani nel mondo” scrive: “L’Italia gestisce in maniera «repressiva» il fenomeno delle migrazioni, mette a rischio i diritti umani dei richiedenti asilo, adotta spesso nella politica una retorica xenofoba e pratica sgomberi forzati, senza offrire alternative”. E aggiunge: “Il Decreto Sicurezza contiene misure che erodono gravemente i diritti umani dei richiedenti asilo e migranti e avranno l’effetto di fare aumentare il numero delle persone in stato di irregolarità presenti in Italia”.
A questo punto ci sembrano illuminanti le parole di Mimmo Lucano, il sindaco sospeso di Riace: “Sì, sono un anti-Salvini come pensiero, e ne sono orgoglioso. Oggi c’è una scelta da fare: o assecondare l’impulso di umanità o girarsi dall’altra parte. Io penso che ognuno deve seguire la propria indole, la propria coscienza e invece sta succedendo qualcosa di molto grave: le persone che come me non restano indifferenti sono avversati da chi resta insensibile. C’è la voglia di mortificare l’impulso di umanità degli altri, c’è odio. E la cosa più drammatica è che questa parte insensibile ora è diventata potere politico, parte dirigente che se la prende contro i rifugiati, i rom, i diversi e tutti quelli che non la pensano come loro”.
Lasciamoci stupire e interpellare dal vangelo di Luca e chiediamoci anche se, nel nostro cuore, non ci sono troppi posti riservati e numerati da costringere, chi è nel bisogno, a non sedersi a mensa, perché per loro non c’è posto.
La cronaca
• Il 25 novembre è venuta a completare la comunità Regina Biasibetti (per gli amici Nina). È una ragazza brasiliana che lavorava nella Provincia Brasile-Sud-Amazonia nel settore “vita consacrata e laicato”. Ha completato i suoi studi ottenendo la laurea in farmacia e poi è partita per un’esperienza di volontariato prima in Angola e poi in Guatemala. Adesso si apre per lei una nuova tappa qui a Siracusa. Si è già inserita nelle varie attività che svolgiamo anche se deve dedicare parte del suo tempo per studiare la bella e complicata lingua italiana. Da
esperta giocatrice di pallavolo siamo sicuri che renderà più agile e dinamica la nostra comunità.
• Il 26 è ritornato dalle vacanze Gabriel che per fortuna ha ottenuto il permesso di soggiorno per motivi di studio. Siamo sicuri che allo
studio dedicherà il tempo strettamente necessario, mentre tutto il resto lo dedicherà ai ragazzi e ad organizzare il CIAO di cui è stato nominato il primo responsabile e alla sua comunità.
• Il 4 dicembre Ricky e Rosa sono partiti per Alicante per partecipare all’Assemblea provinciale che si è svolta a Guardamar. Ci sembra importante partecipare a questi incontri per sentirci in comunione con una provincia dell’Europa Marista.
• L’8 dicembre le Suore Scalabriniane hanno celebrato la loro festa patronale. Il pranzo ci ha visto riuniti, ma con loro condividiamo soprattutto problematiche ed attività legate al mondo dei migranti. Il loro carisma ci stimola ad impegnarci maggiormente in loro favore.
• Sotto gli occhi attoniti di coloro che non hanno mai perimentato i meandri della burocrazia italiana, stiamo sperimentando quanto sia difficile fare del bene “legalmente”. Dopo aver seguito in tutto e per tutto la legge per fare i lavori di ristrutturazione del C.I.A.O. non siamo ancora riusciti ad avere il permesso di agibilità per aprire il Centro. Ma in questo momento tutto è pronto e giorni fa abbiamo perfino inaugurato la scritta luminosa all’esterno.
Approfittiamo di queste righe per ringraziare Paolo e Marco Cianca perché, per ricordare il loro fratello Andrea deceduto alcuni mesi fa, hanno deciso di finanziare l’acquisto dei mobili del Centro ed Ikea ha provveduto alla consegna molto rapidamente. Non sappiamo se i posteri si ricorderanno di questo gesto, però sappiamo che il Vangelo ci ricorda che chi avrà dato anche un solo bicchier d’acqua al fratello più piccolo il Padre lo ricompenserà. Grazie Paolo e grazie Marco.
• Siamo veramente preoccupati dal Decreto Sicurezza che è stato trasformato in legge. Abbiamo tentato di intravvedere che scenari si possono delineare. Abbiamo fatto diversi incontri comunitari per vedere come possiamo affrontare il problema. Ci siamo anche chiesti se in questo momento è giusto investire del denaro per ristrutturare l’appartamento che si trova sotto le camere che occupiamo attualmente e che la diocesi vorrebbe darci per sistemarci un po’ meglio e in che modo potremmo aprirci come comunità per accogliere qualche ragazzo… Abbiamo quindi chiesto un incontro con il vescovo e con le altre realtà che operano in questo settore per vedere la possibilità di coordinare le forze e affrontare nel migliore dei modi quella che sarà sicuramente una nuova emergenza umanitaria.
• E per finire, il 14/12 il Prefetto di Siracusa ha emanato una circolare in cui si legge: “Com’è noto l’art.1 del D.I. 4 ottobre 2018 n. 113, convertito con la legge 1 dicembre n. 132, prevede, tra l’altro, l’abolizione del permesso di soggiorno per motivi umanitari … ciò premesso si fa presente che sono cessati conseguentemente i servizi di accoglienza nei confronti dei titolari di protezione umanitaria che dovranno pertanto essere invitati a lasciare codeste strutture, significando che questa Prefettura non corrisponderà il pagamento delle somme maturate dal 5 ottobre u.s. per i servizi di accoglienza nei confronti dei suddetti stranieri rimasti nelle strutture…”. Proprio così: non c’è più posto per loro!
Un saluto a tutti: Buon Natale e Felice 2019
Gabriel, Mario, Nina, ☺no, Ricky e Rosa.
Per eventuali donazioni: Banca Prossima – Provincia d’Italia Fratelli Maristi FMS
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