20/11 – Programmare per tempo significa sistemare tutte le cose, avere tutto pronto, tutto sotto controllo. Ecco, quello che è successo venerdì 18 è decisamente un’altra cosa, ma… andiamo con ordine.
Il nostro progetto era molto semplice: ricordare ai bambini che il 20 novembre ricorre l’anniversario della promulgazione dei diritti dei bambini. Un parolone difficile che però ha una grande importanza, perché ci aiuta a fare più attenzione alla vita dei piccoli, alle loro esigenze, alla necessità di fare loro spazio e metterli al centro delle cose belle di ogni giorno. Perché siamo convinti che mettere al centro i bambini, con la loro semplicità e le loro esigenze, aiuta tutti a realizzare un mondo migliore, più umano ed accogliente.
Ecco, questo era il programma. Avevamo pensato: facciamo un po’ di compiti poi via con l’animazione, alcuni giochi ecc. ecc.
Ma poi la vita ti sorprende sempre con qualcosa di più vivo, interessante e creativo. Dopo la nostra recente campagna “promozionale” alla ricerca di altri volontari, avevamo già ricevuto alcuni messaggi di “forse vengo anch’io”. E così alcune persone si sono presentate proprio questo venerdì, per dare una mano, chi dal seminario e chi dal liceo, chi tramite gli amici e chi di sua iniziativa. Che bella sorpresa trovarsi con 4-5 persone che ti aiutano!
Questo venerdì doveva partire anche il laboratorio di inglese ed eravamo davvero contenti perché trovare 3 docenti madre lingua disposti a stare con i bambini non è certo facile.
Ma le tre volontarie erano presenti tutte e tre e con tanto entusiasmo. Allora abbiamo cominciato a suddividere i bambini; ma c’erano anche degli amici, e poi altri alunni, e poi altri volontari… insomma, il povero Ricky ha dovuto farsi in quattro per sistemare le persone nelle sale, nello spazio biblioteca, indirizzare le persone, i genitori, i volontari. Sembrava un semaforo!
Comunque verso le 16 abbiamo dato il via alle attività, dei semplici giochi per ricordare il tema dei diritti, la dinamica del telefono senza fili con parole significative (fantasiosamente interpretate dai bambini!!!), il gioco delle sedie che risultano sempre in numero insufficiente per accogliere tutti (un po’ come le risorse nella vita quotidiana), la ricomposizione di un puzzle con alcuni dei diritti principali.
Insomma, per chi entrava al Ciao vedere tutta quella gente (c’erano più di 30 bambini e una decina di volontari) era decisamente una bella festa. Sul più bello è poi arrivato il nostro amico Maurizio con la sorpresa golosa: le zeppole alla nutella. Di nuovo il povero Ricky doveva ingegnarsi per soddisfare un po’ tutti e non lasciar cadere il bottino tra le mani dei più veloci. Ma tutti quanti sono riusciti ad apprezzarle e il diritto ad essere contenti pensiamo che sia stato raggiunto davvero da parte di tutti.
Una baraonda piacevole e divertente, con il Ciao stracolmo di bambini e persone, che ci ha fatti sentire tutti più famiglia e in pochi attimi ha conquistato anche i nuovi volontari che hanno colto immediatamente lo stile del Ciao. Tanto che finita “la festa” e riprese le attività normali, l’aiuto per i compiti e le lezioni, il clima e l’impegno si sono subito rimessi al lavoro.
Naturalmente il difficile viene poi dopo, ogni giorno, quando siamo tutti chiamati a realizzare questi diritti, renderli possibili e tutelare chi ancora non riesce a vederli fiorire nella propria esperienza.
Ed è quello che continuiamo a fare presso il Ciao, perché i bambini sono una parte importante del nostro esserci, qui a Siracusa.
Vi facciamo vedere le foto di questo pomeriggio, ci dispiace solo che il gusto delle zeppole proprio non si riesce a replicare per via digitale 🙂