10/03 – La vita, si sa, è l’arte dell’incontro. E qui al Ciao di vita ne passa davvero tanta. Volevamo raccontarvi qualcuno dei nostri ultimi incontri, vissuti presso il centro. Ormai speriamo di esserci definitivamente scrollati di dosso la desertificazione degli anni del Covid e poter accogliere persone nel nostro centro ci sembra il modo migliore per riprendere il cammino.
Due incontri che non avremmo mai potuto nemmeno immaginare poco tempo fa si sono realizzati nelle nostre aule in questi primi giorni di marzo (il primo di marzo e mercoledì 8, per festeggiare in concreto la festa della donna, vista la nutrita rappresentanza). Sono venuti a trovarci, grazie alla collaborazione con gli amici di Academy, due folti gruppi di studenti dell’Università del Minnesota. E quando diciamo “folto gruppo”, intendiamo dire che erano ben 48 studenti per volta! All’inizio pensavamo: “E adesso dove li mettiamo? Ci staranno tutti?”. Beh, ci sono stati proprio tutti!
Con un pizzico di flessibilità e di …spostamento di tavoli il gioco è fatto e siamo riusciti a stipare quasi 50 posti nella nostra aula più grande. E dopo che le ragazze (la maggioranza del gruppo) e i ragazzi sono entrati, la sala faceva veramente un bel effetto, tanto era piena!
Questi giovani universitari erano qui a Siracusa per un ciclo di incontri e di studio sui vari aspetti della realtà italiana e siciliana; a noi spettava un po’ il compito di raccontare la nostra storia sviluppando il tema dei migranti e dell’evoluzione di questo fenomeno negli ultimi tempi. In più volevamo anche fornire alcune delucidazioni sui temi caldi che si agitano intorno a questa realtà, quindi il problema della ricerca di un lavoro stabile, il fenomeno del caporalato legato al lavoro stagionale, le problematiche relative all’accesso all’istruzione e alla sanità da parte di famiglie straniere con figli piccoli.
Sono argomenti che come Ciao incontriamo ogni giorno a partire dalle esperienze concrete delle persone, delle famiglie e dei bambini, insomma, il nostro pane quotidiano. E ci sembra che l’ascolto da parte degli universitari sia stato davvero intenso. Anche perché dovevano adattarsi un po’ al nostro inglese non sempre forbito e spesso maccheronico. Ma a detta della docente di Academy, Anita Gentile, che accompagnava il gruppo, il contenuto deve essere passato in modo più che accettabile.
Altro gruppo interessante, che ci viene a trovare per la seconda volta, è quello degli scout, anzi della Route rivolta a scout di tutta la Sicilia con lo scopo preciso di mostrare diverse tipologie di “servizio” che si possono realizzare sul nostro territorio.
Abbiamo così ricevuto un bel gruppo di circa 20 ragazzi scout di varie provenienze della Sicilia, da Palermo, Messina a… Siracusa! I capi scout ci avevano già chiesto questa sorta di accoglienza-testimonianza anche lo scorso anno e ci è sembrato una bella occasione di “servizio-nel-servizio”, per raccontare la nostra esperienza, cosa facciamo, quali problemi si incontrano, quali difficoltà e criticità si toccano con mano nel lavorare con i migranti e gli stranieri in genere.
Sono rimasti con noi il sabato sera, dalle 17 fin verso le 20, per poi riprendere, zaino in spalla, il loro cammino verso nuove realtà di inserimento e di aiuto.
Perché la vita, si sa, è l’arte dell’incontro.