Con la fine di gennaio si è concluso con successo il laboratorio interculturale di sartoria sociale, un’iniziativa iniziata ad ottobre che ha coinvolto 10 donne straniere in un percorso formativo della durata di tre mesi.
L’evento ha rappresentato un’opportunità unica di apprendimento delle principali tecniche sartoriali, ma, soprattutto, ha favorito uno scambio culturale e una partecipazione attiva delle persone coinvolte. Questa esperienza così positiva non poteva essere considerata tale senza il grande impegno di Brunella, volontaria con plurime e rilevanti esperienze nel campo della sartoria e della moda che ha gestito con grande passione e professionalità il laboratorio e senza il grande supporto di Marina che per il secondo anno consecutivo ha deciso di mettere a disposizione il suo tempo e le sue competenze a favore degli altri.
Il laboratorio, ideato con l’obiettivo di promuovere la partecipazione interculturale e l’inclusione sociale attraverso l’arte della sartoria, ha permesso alle partecipanti di acquisire competenze pratiche spendibili nella vita di tutti i giorni e in future opportunità lavorative. Durante le lezioni, svolte con cadenza regolare settimanale, le donne hanno imparato a maneggiare macchine da cucire, aghi, fili e tessuti, imparando piano piano le tecniche di cucitura e creazione di semplici capi, come borse e portaoggetti.
Il laboratorio interculturale di sartoria sociale oltre a far acquisire nuove conoscenze alle partecipanti ha anche rappresentato un modello efficace per la promozione dell’integrazione sociale. L’iniziativa ha dimostrato che l’arte e la creatività possono essere ponti efficaci per superare l’isolamento di alcune persone e favorire la costruzione di legami in comunità multiculturali.
Guardando ai risultati raggiunti, replicheremo senz’altro l’esperimento nei prossimi mesi, coinvolgendo sempre più persone provenienti da diverse parti del mondo. Il successo di questo laboratorio sottolinea l’importanza di promuovere attivamente la diversità e l’inclusione attraverso attività che vanno al di là delle semplici competenze pratiche, contribuendo così a costruire comunità più consapevoli, solidali e culturalmente ricche.