28/03 – Trovare un bel gruppo di studentesse e studenti, al mattino presto (per noi del Ciao il “presto” è qualcosa che avviene prima delle 9, di solito) ci riporta alla concretezza degli orari normali di una scuola. E abbiamo appena finito un’attività che ci ha proiettati concretamente nel mondo degli alunni, delle lezioni e dell’insegnamento, ma in modo ben diverso.
Si tratta dell’Alternanza Scuola-Lavoro, una possibilità che alcune scuole superiori utilizzano con profitto. Ed è proprio questa l’esperienza che abbiamo fatto ultimamente, perché grazie alla flessibilità del Liceo Quintiliano, una delle scuole superiori storiche di Siracusa, e alla disponibilità di altre associazioni ormai “amiche”, ci siamo offerti come proposta per l’attività di alternanza scuola-lavoro.
In pratica abbiamo ospitato per una mattinata diversa dal solito una intera classe del liceo linguistico, così da far toccare con mano alle ragazze e ai ragazzi la realtà del nostro centro e scoprire cosa vuol dire “impegnarsi con i migranti”.
Da metà febbraio fino alla conclusione di marzo abbiamo trasformato alcuni ambienti del Ciao in classe, a tutti gli effetti, anche se ovviamente non era certo uno sforzo; anzi, siccome a questa attività partecipava anche il Cpia e Accoglierete, ci siamo ritrovati con un bel gruppetto di alunni che hanno riempito in modo diverso dal solito le nostre mattinate.
A rotazioni, altri compagni di classe hanno svolto questa attività anche presso lo sportello del Comune dei Popoli, nel cuore di Ortigia. In questo modo hanno potuto conoscere un ventaglio di realtà interessanti di Siracusa, alcune strutture e servizi a disposizione dei migranti (ma non solo) e comprendere in modo più concreto questo particolare mondo dei “migranti”.
Il nostro “pacchetto” informativo era molto semplice e concreto. I ragazzi iniziavano ascoltando da Ricky la storia di come siano giunti qui a Siracusa i maristi, dagli inizi alle prime concrete scelte per gli ospiti dei vari centri di accoglienza, poi Kike entrava nel dettaglio dei servizi che si possono trovare qui al Ciao, dall’aiuto per ottenere i documenti ai vari percorsi formativi informali che si realizzano al Ciao, spiegando nel dettaglio il progetto degli Alloggi per l’Autonomia; alla fine Giorgio dava alcune pennellate sul fenomeno migratorio e i suoi trend attuali e futuri. Nina invece, nella sede del Comune dei Popoli, illustrava il senso di quel particolare progetto e gli aspetti pratici con i quali si viene a contatto quasi ogni giorno in un ufficio che, tra le altre cose, rappresenta il Comune di Siracusa. Insomma, tutto lo staff del Ciao era pienamente coinvolto.
A giudicare dall’attenzione, dalla curiosità e dall’impegno che i ragazzi hanno mostrato, pensiamo che qualcosa di positivo sia rimasto in ciascuno. E questa soluzione, concreta e sicuramente più vicina alla realtà dei ragazzi, ci sembra una buona strategia di apprendimento.