Dicembre di festa
E mi addormento come in un letargo, Dicembre, alle tue porte
Lungo i tuoi giorni con la mente spargo tristi semi di morte, tristi semi di morte
Uomini e cose lasciano per terra esili ombre pigre
Ma nei tuoi giorni dai profeti detti nasce Cristo la tigre, nasce Cristo la tigre…
Sicuramente il testo di Guccini che ci ha accompagnato in questo anno ha le sue caratteristiche e la sua particolare “way of life”, marcata anche dal tempo in cui questa canzone è stata scritta (i “mitici” anni ’60, proprio 60 anni fa!); ma noi prendiamo le suggestioni più interessanti e cogliamo la realtà di un mondo che non si ferma mai e cresce, si muove, muta. Con la speranza che, grazie all’impegno di tutti, il cambiamento vada verso prospettive migliori. E in quest’anno che si conclude ne abbiamo veramente bisogno.