Il venerdì santo è stato il giorno intenso delle Parlate; dal primo mattino il paese è stato tutto un risuonare di cavalli, trombe, figuranti, persone… che hanno portato a tutte le piazze, in tutte le vie, il proclama del banditore.
Nel pomeriggio si sono dati convegno nella piazza del Comune, per il rituale saluto alle autorità e poi davanti alla Chiesa parrocchiale, per la foto storica.
E finalmente la rappresentazione della Passione nella chiesa di Santa Croce; sistemata per l’occasione in modo da far risaltare in modo suggestivo lo spazio dell’altare-palco; il testo biblico presentato, con la sua interpretazione e le sue originali aggiunte, è segno della partecipazione e della vitalità di chi, nel corso del tempo, si pone sempre le stesse domande di fronte agli interrogativi di Pilato: che cosa è la verità.
Grande la partecipazione della gente; la rappresentazione, che dura un paio di ore, si è poi conclusa con la processione del Cristo morto, che viene trasportato lungo le strade del paese, fino alla chiesa centrale di s.Antonino.
E sabato, il giorno del grande silenzio. Forse gli auguri più sensati per una Buona Pasqua.