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Categoria: fms

Buona Pasqua e… cambiamo ancora

Buona Pasqua e… cambiamo ancora

In quel tempo,
abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande,
le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli.
Mt 28,8-15

Insieme agli auguri di Buona Pasqua, una comunicazione di servizio: tra pochi giorni i nostri fortunati 5 lettori che ogni tanto si collegano al sito maristi.it si troveranno dirottati automaticamente sul sito maristimediterranea.it. L’equipe di comunicazione della Provincia Marista mediterranea ha chiesto questa “confluenza” per garantire una maggior uniformità nelle comunicazioni; esiste già il sito in lingua spagnola e in lingua francese, visto che la originale scelta di creare un unico sito in più lingue non ha favorito la diffusione delle notizie. Si spera adesso di fornire un sistema migliore e più flessibile, con persone dedicate per seguire ed alimentare le pagine informative.

Cosa succede a queste pagine? Per il momento continueranno ad essere visibili qui, ma nel frattempo continuerò ad inserire sul sito della Provincia Mediterranea, alcune informazioni relative soprattutto alla realtà marista della zona Italia.

Anticipiamo che tra non molto (si prevede il 2028 come anno di inizio), la realtà marista europea verrà nuovamente modificata e invece delle attuali 4 provincie (L’Hermitage che comprende Francia, Grecia e Catalunya, la Compostela, con il nord della Spagna e il portogallo, l’Iberica che si concentra sul centro della Spagna e la nostra, Mediterranea, che ingloba il sud della Spagna, l’Italia, il Libano e la Siria) avremo solo 2 realtà. L’Hermitage prosegue il suo cammino mentre una nuova realtà ingloberà le altre 3 provincie precedenti; è una confluenza già avviata, ma non è stato ancora deciso il nuovo nome da utilizzare…

Quindi si cambia, cercheremo di conservare il tanto materiale accumulato in questi anni e consentire ancora l’accesso alle sezioni e pagine che da anni qualcuno è abituato a visitare.

Per semplificare la transizione, ecco un breve elenco delle sezioni attualmente presenti su maristi.it, con il link diretto, che funzionerà anche successivamente (il consiglio è quindi quello di copiare queste piccole note informative).

La pagina del CIAO di Siracusa www.maristi.it/ciao che a breve verrà spostata e ospitata nel sito dedicato alle opere sociali della zona Italia, cioè sulle pagine di www.siamomediterraneo.org

La pagina di Entracque www.maristi.it/entracque anche se al momento l’ospitalità è sospesa, rimane il sito di riferimento per notizie e informazioni su questa casa di accoglienza.

La pagina personale del sottoscritto – www.maristi.it/gb dove da diversi anni alterno riflessioni, esperienze, ricordi e approfondimenti vari (e… qualche reportage fotografico).

Questo sito, maristi.it che ci accompagna quasi da inizio secolo, sarà ancora visibile utilizzando questo link: www.maristi.it/fms-it almeno in questa fase di passaggio.

Poi ci sono numerose altre sezioni:

Solo qualche numero: In attesa (se mai avrò tempo e voglia) di un’analisi più precisa, dal 2018 hanno visitato queste pagine quasi 900mila persone, la media di accessi si aggira sul migliaio al mese. Il sito è attivo dai primi anni 2000 ed abbiamo già cambiato diversi provider, attualmente è ospitato su Aruba, in Italia.

Itinerario marista: giubileo della speranza

Itinerario marista: giubileo della speranza

Settimana insolita, quella dal 7 al 12 di aprile, per un nutrito gruppo di fratelli maristi della nostra Provincia Mediterranea. Siamo stati a Roma per il Giubileo.

Da alcuni anni abbiamo ripreso la tradizione di vivere un momento di fraternità insieme, alla scoperta di alcune zone suggestive, per condividere momenti di fraternità e anche di relax. Lo scorso anno in Galizia, due anni fa nei paesi Baschi… e prima del Covid in altri angoli caratteristici della Spagna, quasi sempre grazie all’organizzazione di fr. Pedro Sanchez e di Serafino Ruiz. La proposta di quest’anno era sembrata a molti più interessante e valida: venire a Roma per unire al momento di vita insieme anche il pellegrinaggio del Giubileo della Speranza. Anche per questo i partecipanti erano davvero un bel gruppo, quasi 30 persone. E questa volta numerosi anche i fratelli italiani, tutta la comunità di Genova (Antonio, Pietro, Franco e Giancarlo), Mario da Siracusa, Giorgio da Melilla, Marino da Beirut…

Ci siamo così incontrati lunedì 7 aprile nell’accogliente cornice della Casa Generalizia, all’EUR per iniziare il nostro itinerario. Nei primi due giorni ci siamo concentrati sul cuore del Giubileo, San Pietro; insieme abbiamo vissuto alcuni momenti e il nostro visitare la basilica ha consentito a ciascuno di sentirsi pellegrino e itinerante. Naturalmente ciascuno al suo ritmo e con il proprio vissuto. Eravamo un gruppo di persone “mature” e ben motivate, camminare e muoversi in San Pietro è sempre un gesto carico di emozioni e di ricordi. Al mercoledì era prevista l’udienza con papa Francesco, ma date le sue condizioni di salute sapevamo che l’incontro era stato cancellato. E non siamo stati tra i fortunati che lo hanno potuto incontrare, rivestito dal suo poncho, negli spazi della Basilica. In compenso ci siamo radunati tutti all’interno del Vaticano, per la foto di rito davanti alla statua di San Marcellino, gesto che ormai sta diventando per tutti i maristi di Champagnat una gradevole tradizione.

Nella mattina di giovedì ci siamo recati a Viterbo, la città dei papi, dove si è svolto il primo conclave della storia; ripercorrendo la storia e riscoprendo i fatti di quel lunghissimo incontro di 19-20 cardinali nell’ormai lontano medioevo. Relativizzando e assaporando la storia si riesce a cogliere meglio l’evolversi delle cose, delle tradizioni, della fede stessa e questo per molti di noi era particolarmente interessante. Dopo il Palazzo dei Papi e la Cattedrale era poi d’obbligo infilarsi nei vicoli del quartiere Pellegrino e nelle stanze del Palazzo dei Priori, che ancora oggi ospitano le riunioni del Comune.

Venerdì mattina è stata la volta di Castelgandolfo, quella che era la residenza estiva, una volta, dei papi, visto che Francesco finora non ne ha minimamente approfittato (si coglieva un po’ di disappunto nelle spiegazioni della guida locale, per loro avere il papa come ospite estivo era più che una tradizione…); in serata, come ultimo appuntamento, il quartiere di Trastevere e abbiamo fatto appena in tempo per assistere alla preghiera quotidiana della Comunità di s. Egidio. Non è cosa da poco osservare la vitalità e la testimonianza che la fede cristiana a Roma continua ad essere, come diceva Paolo VI, un esempio per la chiesa intera.

Il bello di questa settimana, oltre a questi momenti speciali, è stato quello di poter condividere giorni e momenti insieme a confratelli che vivono la vita quotidiana in luoghi molto lontani. Dal Libano alla Sicilia, dall’Africa all’Andalucia… non sono molte le occasioni di stare insieme e abbiamo vissuto questi giorni come un regalo gradito.

Tante le foto e le chiacchiere, le passeggiate pomeridiane alla scoperta di Roma e i momenti conviviali. Difficile raccogliere tutto con precisione, l’essenziale resta nella nostra memoria e nel cuore.

Ci accontentiamo di qualche spunto e di questo album fotografico. Giubileo Roma 2025

Dopo l’Assemblea marista di Malaga

Dopo l’Assemblea marista di Malaga

Dal 26 al 28 marzo abbiamo vissuto l’assemblea di Fratelli e Laici della Provincia marista della Mediterranea. Sappiamo già che la prossima avrà un nuovo nome e nuovi volti, perchè siamo ormai orientati verso una “confluenza” ampia con le altre 2 province mariste della Spagna. Ma questo momento di condivisione e di costruzione del futuro ha meritato proprio tutta la grande attesa e partecipazione che abbiamo sperimentato in questi giorni.

Anche i numeri parlano eloquentemente, quasi 30 fratelli maristi e più di 70 laici, provenienti da Spagna, Italia, Libano e Siria. Uno sforzo organizzativo grande e un lavoro di preparazione che ha consentito un perfetto susseguirsi di momenti di incontro, riflessione, scambio, esperienza e condivisione. Anche la condivisione delle lingue, segno della nostra diversità e ricchezza di sfumature, ci ricordava come la parola debba essere sempre ascoltata con attenzione (e soprattutto per gli interventi dei nostri amici libanesi e siriani, tradotta e valorizzata).

Bella anche la presenza di Fratelli delle Scuole Cristiane (da diversi anni possiamo contare sull’esperienza di comunità intercongregazionali come quella di Melilla e di Bonanza), di persone della provincia marista dell’Hermitage (Francia e Cataluña), e dei due provinciali della zona Iberica e Compostela (con le quali “confluiremo” a partire dal 2028).

Lo scopo dell’assemblea era molto pratico e il programma davvero intenso; lavorare sulle priorità da affrontare nei prossimi 3 anni, fino al 2028. Si poteva risolvere il tutto con una serie di interventi, relazioni e qualche votazione; ma non è proprio nel nostro stile. Così abbiamo dedicato il giusto tempo a momenti di riflessione, di preghiera, di scambio, di ascolto degli altri. Proprio l’ascolto si è poi esteso, nella mattinata del 27, a diverse realtà attuali, alcune anche abbastanza distanti, almeno apparentemente, dai nostri sentieri.

Ci siamo così suddivisi in diversi gruppi per ascoltare direttamente lavoratori di opere sociali, utenti con vari gradi di disabilità e i loro familiari, scuole di frontiera, realtà cristiane un po` fuori dai nostri itinerari (la comunità evangelica di Malaga), alunni e docenti… a tutti abbiamo chiesto “cosa vi aspettate da noi maristi”, una piccola provocazione che ha obbligato tutti a ricollocare il nostro impegno non solo nel solco della tradizione, ma in quel percorso che sarebbe sicuramente piaciuto a san Marcellino, che voleva i suoi fratelli a disposzione delle emergenze della sua epoca.

Oggi il mondo marista è formato soprattutto dai laici e gran parte del lavoro affrontato in questi giorni ha dato prova della qualità e della partecipazione di tutti per costruire un futuro in linea con il nostro passato, i nostri valori, ma attento alle nuove chiamate che la vita presenta ogni giorno. Interessante notare anche la grande presenza di opere sociali (per l’Italia avevamo il Ciao, i 5 pani e due pesci di Cesano…) che si affiancano alle scuole; si educa con lo stile marista sui banchi di classe e nelle case famiglia, nei collegi docenti e con i migranti.

Nella mattinata di venerdì siamo quindi passati ad elaborare le priorità sulle quali lavorare nel prossimo piano triennale; prima esplicitandole e condividendole in piccoli gruppi e poi lavorando insieme, come assemblea, stabilendo una sorta di scaletta operativa. Il lavoro verrà poi definito dal Consiglio Provinciale, a giugno, per essere pronto con l’avvio del nuovo anno. Lo slogan dell’incontro ci aiuta a raccogliere tutti gli sforzi realizzati in questi giorni, per essere davvero dei fiumi di “buone notizie” per i nostri tanti ambienti educativi.

Ecco una carrellata di immagini di questi giorni – Album fotografico dell’Assemblea