Sfogliato da
Categoria: maristi di champagnat

Arrivederci, papa Francesco

Arrivederci, papa Francesco

Siamo rimasti tutti scossi dagli eventi di questi giorni; dopo esserci rincuorati un po’ per le migliorate condizioni di papa Francesco che solo una settimana fa ha incontrato ancora la sua gente in piazza san Pietro, per quello che è stato il suo ultimo giro sulla papamobile, oggi siamo tutti raccolti, chi in piazza, direttamente, chi attraverso i media, chi con il cuore, per l’ultimo gesto di commiato al papa: il suo funerale.

Nella settimana precedente la Pasqua eravamo prenotati in molti per l’udienza del mercoledì 9 aprile, stabilita con largo anticipo, ansiosi di poterlo incontrare ed ascoltare, ma per la convalescenza l’incontro era ovviamente stato cancellato: ci siamo accontentati così dei suoi “luoghi”, la basilica di s.Pietro e la foto di rito a pochi passi dalla casa Santa Marta, che è proprio davanti agli occhi della statua di s. Marcellino… e poi la visita ai palazzi pontifici di Castelgandolfo. Palazzi dove però papa Francesco non ha mai soggiornato, nemmeno per una notte. Ma dove ha operato perchè i giardini venissero inseriti in un’opera dedicata alla sua enciclica Laudato sii.

Proprio in queste stanze abbiamo incontrato uno dei ritratti più significativi di questo papa che i Cardinali erano andati a pescare “dalla fine del mondo”. Un quadro che lo rappresenta in modo semplice, naturale, nonostante la posa un po’ ieratica, e con il dettaglio sorprendente delle sue famose scarpe nere, del tutto irrituali per un papa, così semplici e consumate, scarpe di chi ha viaggiato verso le periferie di questa nostra epoca.

Come abbiamo già espresso sui social network, a lettere maiuscole, ripetiamo il nostro GRAZIE, FRANCESCO: Per essere stato un esempio che amore è sinonimo di servizio. Per aver aperto la Chiesa a tutti, tutti, tutti. Perché per papa Francesco gli ultimi sono sempre stati i primi. Per ricordarci che la tenerezza è il linguaggio più forte. Per quel profumo di pecora del gregge. Per averci invitato ad essere costruttori di ponti, non di muri. Per averci incoraggiato a realizzare i nostri sogni.

Il corpo di Papa Francesco è stato traslato nella Basilica di San Pietro, dove migliaia di fedeli sono venuti a rendergli omaggio. I suoi funerali si sono svolti sabato scorso, 26 aprile, in Piazza San Pietro e, esaudito il suo desiderio, è stato sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore, a testimonianza della sua umiltà e devozione mariana.

Ancora una volta, come Maristi della Mediterranea, rendiamo grazie per la sua vita e la sua testimonianza, ricordando alcune delle parole che ha dedicato alla nostra istituzione: “Ringrazio il Signore e Maria, la nostra Buona Madre, come amava chiamarla San Marcellino, per la vostra presenza nella Chiesa e per il vostro servizio, e chiedo per voi il dono dello Spirito Santo affinché, guidati dallo Spirito di Dio, possiate portare ai bambini e ai giovani, come pure a tutti coloro che sono nel bisogno, la vicinanza e la tenerezza di Dio”.

La sua eredità ci ispira a continuare a lavorare per una Chiesa più vicina, più inclusiva e impegnata con i più vulnerabili. La sua luce continui a guidare il nostro cammino e quello dell’intera comunità marista.

Dopo le emozioni di questi giorni, ci piace ritornare sulle sue parole e sui messaggi che ha lasciato per noi e per tutta la “sua gente” – tutto raccolto con ordine in queste pagine ufficiali.

Buona Pasqua e… cambiamo ancora

Buona Pasqua e… cambiamo ancora

In quel tempo,
abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande,
le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli.
Mt 28,8-15

Insieme agli auguri di Buona Pasqua, una comunicazione di servizio: tra pochi giorni i nostri fortunati 5 lettori che ogni tanto si collegano al sito maristi.it si troveranno dirottati automaticamente sul sito maristimediterranea.it. L’equipe di comunicazione della Provincia Marista mediterranea ha chiesto questa “confluenza” per garantire una maggior uniformità nelle comunicazioni; esiste già il sito in lingua spagnola e in lingua francese, visto che la originale scelta di creare un unico sito in più lingue non ha favorito la diffusione delle notizie. Si spera adesso di fornire un sistema migliore e più flessibile, con persone dedicate per seguire ed alimentare le pagine informative.

Cosa succede a queste pagine? Per il momento continueranno ad essere visibili qui, ma nel frattempo continuerò ad inserire sul sito della Provincia Mediterranea, alcune informazioni relative soprattutto alla realtà marista della zona Italia.

Anticipiamo che tra non molto (si prevede il 2028 come anno di inizio), la realtà marista europea verrà nuovamente modificata e invece delle attuali 4 provincie (L’Hermitage che comprende Francia, Grecia e Catalunya, la Compostela, con il nord della Spagna e il portogallo, l’Iberica che si concentra sul centro della Spagna e la nostra, Mediterranea, che ingloba il sud della Spagna, l’Italia, il Libano e la Siria) avremo solo 2 realtà. L’Hermitage prosegue il suo cammino mentre una nuova realtà ingloberà le altre 3 provincie precedenti; è una confluenza già avviata, ma non è stato ancora deciso il nuovo nome da utilizzare…

Quindi si cambia, cercheremo di conservare il tanto materiale accumulato in questi anni e consentire ancora l’accesso alle sezioni e pagine che da anni qualcuno è abituato a visitare.

Per semplificare la transizione, ecco un breve elenco delle sezioni attualmente presenti su maristi.it, con il link diretto, che funzionerà anche successivamente (il consiglio è quindi quello di copiare queste piccole note informative).

La pagina del CIAO di Siracusa www.maristi.it/ciao che a breve verrà spostata e ospitata nel sito dedicato alle opere sociali della zona Italia, cioè sulle pagine di www.siamomediterraneo.org

La pagina di Entracque www.maristi.it/entracque anche se al momento l’ospitalità è sospesa, rimane il sito di riferimento per notizie e informazioni su questa casa di accoglienza.

La pagina personale del sottoscritto – www.maristi.it/gb dove da diversi anni alterno riflessioni, esperienze, ricordi e approfondimenti vari (e… qualche reportage fotografico).

Questo sito, maristi.it che ci accompagna quasi da inizio secolo, sarà ancora visibile utilizzando questo link: www.maristi.it/fms-it almeno in questa fase di passaggio.

Poi ci sono numerose altre sezioni:

Solo qualche numero: In attesa (se mai avrò tempo e voglia) di un’analisi più precisa, dal 2018 hanno visitato queste pagine quasi 900mila persone, la media di accessi si aggira sul migliaio al mese. Il sito è attivo dai primi anni 2000 ed abbiamo già cambiato diversi provider, attualmente è ospitato su Aruba, in Italia.

Il cammino della leadership

Il cammino della leadership

L’Hermitage, 5 aprile 2025. Già iniziare con questa intestazione è un regalo; aver vissuto una settimana nella culla marista dove san Marcellino ha costruito, letteralmente, la casa e la prima comunità, vale da sola un corso di formazione.
E in fin dei conti di questo si trattava; la conclusione (quasi, la sorpresa non è ancora completa) del corso di leadership marista per un bel gruppo di persone di Spagna e Italia, quasi una trentina di persone. Si tratta delle persone che poco alla volta saranno sempre più coinvolte negli impegni e nelle responsabilità di continuare il sogno di Marcellino nelle scuole e nelle opere sociali della nostra provincia Mediterranea.

Parlando di numeri, in questo grande gruppo di laici eravamo presenti in 3 fratelli maristi, il fr. Antonio della comunità di Granada, uno dei formatori chiave di questa settimana, fr. Juan Pablo, responsabile delle opere sociali spagnole e fr. Giorgio, accompagnatore e traduttore per il gruppo degli italiani (che oramai lo spagnolo lo masticano abbastanza bene…); non ci vuole molto a comprendere chiaramente che il futuro della missione marista è interamente nelle mani dei laici. Ecco quindi l’impegno formativo, che si è spalmato lungo questi due anni, a partire dal primo incontro in presenza a Madrid, nel novembre del 2023, per continuare con una settimana a Roma nella primavera del 2024, il tutto abbondantemente costellato di webinar online e di impegni pratici da svolgere (ebbene sì, c’erano anche i compiti). La tappa finale ha quasi concluso il percorso formativo, ma con quell’arricchimento personale che nessun device digitale può garantire. Rimane ancora un webinar a maggio e soprattutto il “compito” finale, un’esperienza di una settimana in un contesto marista speciale.

In questi giorni all’Hermitage abbiamo avuto modo di conoscere per bene la casa, anche se molti già vi erano passati (e questo la dice lunga sulla frequentazione marista!); avevamo delle guide davvero speciali, fr. Miquel Cubeles (vuoi mettere cantare “Buena Madre” con chi questa canzone l’ha persino composta?) e il fr. Jose Molina un piccolo vulcano di passione che trasforma anche una semplice visita in emozioni (e io ricordo ancora i primi incontri con lui, nei campi di volontariato a Debrecen, Ungheria, più di 30 anni fa…). Ma basta con le parentesi…

I temi formativi di questi giorni ruotavano intorno alla gestione dei conflitti, alla comunicazione, alla spiritualità profonda, alla leadership sullo stile di Marcellino; il fr. Ben Consigli, consigliere generale, ha concluso la serie degli interventi, mentre fr. Antonio e Alfredo ci hanno accompagnati per due giorni di intenso ritiro, con abbondante silenzio, per fornire gli strumenti di una crescita personale che non può limitarsi alle conoscenze e alla professionalità.

Inoltre abbiamo percorso sentieri e strade che hanno visto camminare a suo tempo lo stesso Fondatore, la sua prima parrocchia di Lavalla, con la famosa tavola alla quale tutti ci siamo seduti con trepidazione, il sentiero, a piedi, fino alla casa dell’Hermitage; poi la casa di fr. Francesco, alle Maisonnettes, con la sua austera semplicità e finalmente il paese di Marlhes; abbiamo persino visitato la scuoletta marista, facendo un po’ lo slalom tra i bimbi e le maestre che stavano proprio uscendo da scuola.

Per finire il Rosey, la casa natale di Marcellino, con la cappella costruita in occasione della beatificazione. Qui ci siamo lasciati accompagnare dai fratelli della Comunità. Uno di loro ha preso una mela e ci ha ricordato quando, probabilmente, Marcellino ha mosso i suoi primi passi di catechista e di educatore, durante le vacanze estive dal seminario…

Sulla via del ritorno una piccola digressione per ricordare l’esperienza Montagne di San Marcellino, quell’incontro (anzi, i tanti incontri che deve aver fatto) che hanno maturato in lui la necessità di persone che si dedicassero a questa emergenza educativa che ancora oggi vediamo così diffusa nella società e nei tanti luoghi in cui i maristi si trovano.

Nella celebrazione finale, itinerante tra le zone simboliche di questa casa speciale, ciascuno ha poi ricevuto la propria “missione”, conl’indicazione del luogo dove vivere la prossima esperienza concreta di vita marista: Giugliano, Siracusa, Melilla, Bonanza, tanti luoghi speciali dove mettere in pratica quanto vissuto in questi giorni… La partenza di sabato mattina diventa così meno definitiva. E’ un arrivederci alla prossima tappa.

Ecco allora una rassegna di foto di queste intense giornate – Corso Leadership 2025 – Hermitage