In diretta dal 3° Mima marista

In diretta dal 3° Mima marista

Dal nostro inviato speciale, fr. Marco 😉

Fa sempre effetto iniziare così un articolo, ma questa volta la collaborazione è davvero di prima mano. In questi giorni si sta svolgendo nei pressi di Madrid un’assemblea marista di rilievo internazionale, la 3a Assemblea per la Missione, che riguarda tutto l’istituto e prevede la partecipazione di membri da tutte le zone in cui i maristi di Champagnat sono presenti.
Per la nostra provincia Mediterranea abbiamo la partecipazione (nella foto, a partire dall’alto, a sinistra) di Fr. Marco Cianca (da Cesano Maderno), Dª Amparo Domínguez (da Valencia), D. Manu Gómez (che fa parte del Segretariato dei Laici), Madame Sabine Chehab Sawaya (della comunità mista di Champville, in Libano), Juanri Rico (di Granada), José Antonio Rosa (che è anche membro del gruppo di coordinamento della Marist Region of Europe) e per concludere, fr. Ángel Diego García (segretariato della solidarietà, Roma). Un bel drappello, insomma.

Fr. Marco, fin dal primo giorno, ci tiene aggiornati sullo svolgimento di questo incontro.
A lui la parola:

Carissimi, come sapete mi trovo qui a Madrid per partecipare alla Terza Assemblea per la Missione a livello di tutto l’Istituto. Oggi, il primo giorno, è stato dedicato soprattutto all’accoglienza e alla conoscenza reciproca. Fratell i e laici provenienti da circa 80 paesi diversi, che comunicano nelle 4 lingue dell’Istituto (spagnolo, inglese, portoghese e francese). Ci sono stati due brevi interventi di Fratel Ernesto Sanchez, Superiore generale, e di Fratel Luis Carlos ,vicario generale; inoltre, la riflessione in gruppo si è sviluppata sulla visione personale del carisma e su quali opportunità potrebbero essere interessanti per il futuro dell’Istituto. Come potete ben immaginare l’atmosfera è davvero unica in quanto il senso dell’internazionalità è molto forte ed intenso, allarga gli orizzonti personali, dell’opera locale e della Provincia ai quali siamo abituati. Nel caso vogliate saperne di più, basta collegarsi al seguente link: maristmima.org

Secondo giorno: Buongiorno a tutti, c’è una ragazza brasiliana che, mentre si svolgono le varie attività, disegna rendendo espliciti i contenuti degli interventi e delle messe in comune, è davvero un’artista!
Questa sera condivido con voi alcune diapositive di due interventi di questa mattina: il primo del Fratel Ernesto, Superiore generale, che ha presentato il cammino fatto in questi anni attraverso le Assemblee di Missione, le caratteristiche delle scelte fatte dal Capitolo generale e ci ha voluto, infine, lanciare alcune sfide sul futuro dell’istituto.


Il secondo intervento è stato di una suora, Presidente della conferenza delle religiose in America centrale (Suor Liliana Franco, colombiana, ha preso parte al recente Sinodo con il Fratel Ernesto).

Mercoledì: oggi abbiamo avuto la gioia di ascoltare una riflessione su “ricchezze e sfide nel mondo di oggi per la missione marista” presentata dal Prof. Universitario Luis Arancibia, qui di seguito alcune diapositive sul tema

Giovedì: lavoro e discussione sulle priorità da proporre al prossimo Capitolo Generale.

Venerdì: Il lavoro di questa mattina è stato quello di approvare in assemblea le priorità che sono state definite ieri e che verranno presentate al prossimo Capitolo generale, per cui posso farvi partecipi di quanto votato in assemblea. E’ la parte che interessa praticamente tutti perché le priorità come i sogni e le strategie sono state l’oggetto di riflessione a livello locale e a quello provinciale.

Sabato: oggi abbiamo continuato il nostro lavoro di individuare strategie e indicazioni di quanto descritto nelle priorità; inoltre abbiamo potuto passare il pomeriggio e la serata a Madrid in gruppi diversi, un momento di distensione che abbiamo apprezzato tutti!

Un altro aspetto sul quale abbiamo lavorato a livello di gruppo, ma che non ha avuto molto seguito in assemblea, è stato quello relativo ai sogni che invece sono stati oggetto di discernimento a livello locale e di Provincia. Per i più curiosi è sufficiente seguire questo link!

Campo di volontariato in Camerun

Campo di volontariato in Camerun

A pochi giorni dalla Pasqua, ci sembra bello poterci fare gli auguri con un impegno evangelico concreto e rivolto a situazioni dove la vita stenta ancora a “risorgere”.

Negli ultimi anni diversi volontari maristi hanno provato esperienze di solidarietà fuori dai nostri “confini”; qualcuno ricorda ancora con nostalgia i campi in Ungheria, in Bosnia, e insieme a fr. Sergio Pario, i diversi campi di volontariato vissuti in Tanzania.

In collaborazione con la Fondazione Siamo Mediterraneo, siamo lieti di annunciare che abbiamo finalmente stabilito una connessione con i Maristi del Camerun per avviare un progetto di solidarietà e volontariato che ci vede protagonisti, come maristi italiani. Il campo si svolgerà presso la scuola marista di Babenga-Douala.

Il primo passo che si intende realizzare è il campo di volontariato internazionale che si svolgerà dal 13 luglio al 1° agosto 2024. Serve anche una conoscenza di base dell’inglese (eventualmente anche del francese, dato che la scuola è bilingue e in Camerun il francese è ben diffuso) e tanta voglia di collaborare in gruppo.

Ecco qualche veloce informazione sul contributo necessario per ogni partecipante: per quanto riguarda il viaggio, l’alloggio, il vitto e l’assicurazione (escluse le spese di vaccinazioni), il costo si aggira intorno ai 1.000€ già comprensivi del sostegno che la Provincia Marista garantisce ad ogni volontario.

Continueremo anche su questa pagina a fornire informazioni e ad aggiornare le notizie relative a questa iniziativa.

Chi è interessato può rivolgersi, scrivendo entro il 5 aprile, direttamente a
mailto: solidarieta@maristimediterranea.com

Arrivederci, fr. Gabriele

Arrivederci, fr. Gabriele

Dopo una brutta caduta e un breve periodo in ospedale, fr. Gabriele Andreucci è tornato alla casa del padre nella mattina del 14 marzo, nel pieno dei suoi 90 anni, 73 dei quali vissuti come fratello marista. Nella casa marista di Carmagnola, dove risiede la comunità dei fratelli anziani, la sua figura, ormai classica e abituale (dopo quasi un quarto di secolo), la sua conduzione delle preghiere, sempre arricchite da canti e preparata con cura, il suo incedere ormai lento e curvo, la sua veste scura, da quando la tonaca era diventata difficile da vestire, rimarranno a lungo una presenza significativa. L’ultimo saluto a fr. Gabriele verrà dato con il funerale, che si svolgerà sabato 16 marzo, alle 10, nella chiesa dei Fratelli Maristi (Via Gruassa,

Per molti di noi fr. Gabriele è stato soprattutto il postulatore generale che ha completato il lungo e difficile iter della canonizzazione di san Marcellino. Grazie alla sua metodica precisione e chiarezza, al suo destreggiarsi tra documenti, positio e altre necessarie incombenze relative alle cause dei santi, si è arrivati finalmente a concludere il lungo percorso, praticamente arenato dopo la beatificazione del 1955. Molti di noi ricordano ancora quel 18 aprile del 1999 quando in Piazza S. Pietro l’allora papa, Giovanni Paolo II, ha proclamato santo il nostro fondatore, Marcellino Champagnat.

Ci piace riproporre l’inizio di una intervista di quei tempi, quando poteva essere legittimo se non un pizzico di orgoglio almeno la consapevolezza di aver concluso un grande e difficile impegno, ma per fr. Gabriele quel traguardo non era certo una onorificenza da sbandierare nel proprio palmarès.

Alla domanda del giornalista se quello della canonizzazione fosse stato l’evento “più importante della sua vita“, fr. Gabriele rispose nel suo tipico modo, un po’ spiazzante:
“Il lavoro più importante della mia vita è stato quello di seguire Gesù sulle orme di Marcellino. Il processo era praticamente fermo, ma ho sentito la voce del Signore che mi chiedeva di continuare, e ho presentato la positio sapendo che il riconoscimento del miracolo in questione era difficile; ma non ci si può perdere d’animo di fronte alle avversità.

Ciò che conta ora è che Marcellino è stato dichiarato santo il 18 aprile. Il lavoro è stato proficuo e la gioia che provano coloro che hanno collaborato al processo vale tutte le nostre fatiche.

Ma ricordiamo fr. Gabriele non solo per questo impegno speciale; nella sua lunga esperienza di fratello marista è stato a lungo incaricato di dirigere la Provincia marista italiana, come Provinciale (dal 1978 al 1987), per poi continuare il suo servizio a tutto l’intero istituto, presso la casa Generalizia, dal 1990 al 2000 in veste (è proprio il caso di ricordare qui il suo coerente attaccamento alla veste talare) di Postulatore Generale. Si è poi prodigato a lungo, senza risparmiarsi, per i fratelli anziani, nella comunità di Carmagnola che lo ha visto come superiore e poi come semplice confratello, quando le forze hanno cominciato a venir meno.

Per tanti di noi maristi rimane ancora prevalente e immediata la riconoscenza per quando era il nostro “maestro” dei novizi, in un periodo della storia ecclesiale certamente entusiasmante e complesso, agli inizi degli anni ’70. La sua figura austera ed esigente, unita però ad una umanità concreta ed equilibrata, ha lasciato il segno nella formazione di diversi fratelli. La sua partecipazione al Capitolo Generale del 1975 lo ha visto particolarmente impegnato nella revisione delle Costituzioni, che conosceva a menadito, in quanto erano il “pane quotidiano” dei suoi interventi e lezioni con i vari gruppi di novizi a Velletri. Dopo questa sua fase, il noviziato è traslocato definitivamente in Spagna.

La sua formazione, classica e filosofica, non si è tirata indietro quando i tempi hanno cominciato a correre freneticamente; attento alle necessità comunicative, era di frequente impegnato nello scrivere e preparare il foglio informativo della Provincia, ha dovuto poi “svecchiare” il suo curriculum formativo in occasione dei corsi abilitanti rientrando in stretto contatto con il mondo della scuola e dell’insegnamento pubblico, tutti elementi necessari per guidare con senso della prospettiva la provincia marista, in quell’epoca in forte espansione e crescita.

Ecco il testo in memoriam preparato dal fr. Franco Faggin, letto al termine della funzione funebre.

Ci piace infine ricordarlo con alcune immagini raccolte negli anni, nonostante la sua abituale ritrosia.