liberamente scuola?
Uno dei temi che seguo da tempo è quello della scuola libera (Finardi ci aggiungerebbe il suo “ma libera veramente“). Un tema che difficilmente fa breccia nel talk-show o sui giornali (tranne pochi, come Tempi che segue da sempre questo argomento con passione) . Sono poche anche le persone che vi dedicano energie e competenze, come sr. Monia, in Lombardia (dove forse è meno difficile parlare e fare su questi temi).
Aggiornarsi, tenersi informati, conoscere, tutti elementi necessari per non abbassare la guardia e non perdere opportunità, perché difendere un diritto è sempre difendere le persone, spesso le più deboli. Ecco perché ogni tanto ci ritorno, su questa piccola battaglia di libertà, con qualche notizia e qualche iniziativa che servono principalmente a me.
Parlavo di sr. Monia, da poco è uscito un libro ((Insegnamenti Straordinari) in cui si racconta anche la sua passione per questo impegno, insieme ad altri esempi di passione educativa; sr. Monia viene sinteticamente definita come ” Una suora, politica, ma senza un partito, che si batte da una vita per il diritto allo studio e la libera scelta della scuola pubblica.”
Come maristi, in collaborazione con la FMSI abbiamo stilato alcuni punti da sottoporre al periodico controllo UPR ( Esame Periodico Universale processo che comporta un esame dello stato dei diritti umani di tutti i 192 stati membri dell’ONU, una volta ogni quattro anni). Ho insistito un po’ perché si prendesse anche a cuore il tema della libertà di scelta educativa e così quest’anno i temi sui quali i maristi prenderanno posizione comprendono anche questo sulla Affermazione del diritto alla scelta del tipo di istruzione (gli altri sono sui minori stranieri non accompagnati, sulla iIntegrazione delle Minoranze Etniche e sulla povertà educativa e abbandono psicologico parentale). A breve la presentazione del nostro report.
E nel nostro piccolo spazio (in questo momento mi riferisco alla Campania), collaborando con la Fidae, stiamo riprendendo le fila dei contatti con le varie scuole cattoliche del territorio. Piccoli germogli da far crescere. Anni fa (prima del mio periodo brianzolo, dal 2012 al 2018), in Campania le scuole cattoliche collegate dalla rete Fidae erano 140, oggi siamo scesi a meno di 100. Anche i numeri parlano e sono impietosi. Poter scegliere a volte significa poter esistere. Non tanto per sopravvivere (che sarebbe veramente meschino), ma si tratta di offrire una opportunità concreta di scelta e di libertà. Non è poco.
A volte rilanciare articoli, notizie e cose del genere può essere utile…prendo spunto da quelli che mi arrivano … per una rapida rassegna.
- 25/2/19 – su Avvenire si parla di un convegno sulla famiglia e la scuola promosso dell’USMI in collaborazione con la Cei, svoltosi il 23/24 febbraio 2019 a Milano.
- Si sta parlando tanto di regionalizzazione e si alzano gli scudi, come se la scuola italiana fosse un esempio da additare, forse è il caso di capire meglio la reale situazione, dall’Agesc un appello alla libertà
- Dopo la kermesse delle iscrizioni, ecco il paradosso che si verifica in alcune zone d’Italia, dove le paritarie devono persino supplire alle incapacità organizzative dello stato…