A tu per tu con Libera
Domenica sera, fa ancora freddo da queste parti, anzi, più umido che inverno. Ma abbiamo previsto un rapido incontro con le persone che si interessano al Presidio di Libera della nostra scuola. Così ci ritroviamo con Giacomo e poco dopo con Raffaele, che è il referente. Ci rintaniamo in un bar di Giugliano per scambiare quattro idee e progettare le prossime attività che ci attendono.
Stiamo organizzando i dettagli per continuare il progetto “Adotta una vittima innocente di mafia”; io insisto nel dire ai ragazzi che anche solo ripetere il nome, farlo diventare vivo per una volta, è un passo indietro e una sconfitta della camorra, che considera questi incidenti, i morti “per sbaglio”, un elemento di scarso valore. Ma nessuna vita ha un valore scarso, questo forse è il traguardo da raggiungere. Tra qualche giorno sentiremo Bruno Vallefuoco, il referente della Campania per le vittime innocenti di mafia, per conoscere le persone sulle quali concentrare il nostro lavoro di ricerca e di recupero.
Proprio qualche giorno fa ho presentato ai miei alunni di 2 media come è nata l’idea di aprire un presidio di Libera qui da noi, e soprattutto cosa c’è dietro. Spiegarlo a ragazzi di 2 media non è proprio semplicissimo, devo fare lo slalom tra serie tv e ricordi sbiaditi per riprendere il discorso su mafie e camorra. Il film che abbiamo visto insieme sabato scorso, La mafia uccide solo d’estate, è però un buon punto d’avvio. E comunque, se non le spiego a loro queste cose, serve a poco anche il Presidio!. E comunque, se non le spiego a loro queste cose, serve a poco anche il Presidio!
E poi, tra qualche giorno, sarà il 25 anniversario del martirio di don Peppe Diana. Un personaggio ancora troppo poco valorizzato da questa nostra terra…