due libri di speranza
Ho terminato da poco la lettura di due testi particolarmente interessanti e “utili” per questi nostri tempi; mi piace raccogliere alcune riflessioni, per non dimenticarli troppo presto 🙂
Questo rapido libretto, una sorta di lunga lettera, è uscito a fine febbraio. Don Ciotti si rivolge direttamente a chi mette in atto pensieri, decisioni e comportamenti che purtroppo oggi ricevono l’avallo delle istituzioni e del Governo: chiusura dei porti, diffidenza nei confronti dei migranti, attribuzione di tutte le colpe delle attuali crisi al popolo del mare che starebbe mettendo in atto una nuova “invasione” dell’Italia e dell’Europa intera. Con pazienza, mitezza e dati alla mano, l’autore riprende alcune delle tematiche dibattute per metterne in evidenza la reale portata e dimensione. Vengono in pratica analizzati i vari slogan che sentiamo quotidianamente in tv e sui giornali (almeno, su alcuni giornali). Ecco rapidamente l’indice del testo, con i vari temi affrontati:
Ingiustizie, razzismo, invasioni, “prima gli italiani”, diversi, memoria, muri, “Aiutiamoli a casa loro”, un uomo solo al comando, Speranza.
In ciascun capitoletto vengono enunciati i problemi, snocciolati i dati reali che permettono di valutare personalmente la vastità del fenomeno, senza l’enfasi mediatica del talk-show e ricordata (quasi suggerita), la scelta che un cristiano dovrebbe considerare la via maestra, quella del vangelo.
Nel finale don Ciotti ricorda l’impegno che ogni persona di buona volontà dovrebbe mettere in atto per rendere vera la Costituzione. Interessante la notizia che in sede di Costituente il senatore Dossetti aveva proposto di inserire persino la “disobbedienza civile” come forma alta di politica. E proprio a questo si richiama l’autore, considerando la deriva attuale e il clima di indifferenza che troppi stanno coltivando. Bella anche la chiusura, con la frase di don Tonino Bello che ci ricorda che “delle parole dette devo rispondere alla società e alle persone, ma del silenzio… devo rispondere a Dio“. Meglio dirle, allora, queste parole forti su un problema che non possiamo considerare passeggero o poco significativo.
Il secondo libro richiama e approfondisce in modo molto circostanziato il tema del “aiutiamoli a casa loro“; l’autore è padre Alex Zanotelli, che da tempo vive a Napoli, nel quartiere della Sanità . Conosce molto bene l’Africa, da dentro, per aver vissuto nelle baraccopoli di Nairobi per lunghi anni, senza però dimenticare l’impegno di testimonianza e informazione nei confronti della società (perché anche questo è necessario, soprattutto oggi). Anche sulla cover ritorna il termine “razzismo”, forse un indicatore che sul valore delle parole e sul loro peso dobbiamo tutti riflettere con particolare attenzione.
Nel testo vengono analizzati numerosi fatti ed eventi per comprendere meglio il fenomeno migratorio attualmente in corso, con particolare riferimento alla situazione italiana. Spesso ci si limita a fare echo di alcuni slogan diffusi dai media, senza il dovuto approfondimento. Sarà per questo che le mezze bugie sbandierate in piazza finiscono col diventare le verità del sistema…
L’analisi si avvale di documentazione precisa e dati concreti. Non ha molto senso giudicare i fatti senza tenere in debita considerazione le cause. Ecco allora che p.Alex ci ricorda i motivi storici che sono alla base di gran parte dei fenomeni migratori. In particolare si sofferma sul colonialismo classico e moderno che l’Europa ha realizzato nei paesi del sud del mondo. Approfondisce la situazione africana, con numerosi richiami alle condizioni attuali e alle nuove forme di sfruttamento, dal land grabbing al drenaggio di risorse minerarie per consentire la nostra corsa hi-tech (mai sentito parlare del coltan?). Ci ricorda inoltre che da bravi italiani non siamo stati poi così “brava gente” nel nostro passato coloniale… Ho utilizzato questo testo e le sue notizie durante le ore di geografia, per ricordare ai ragazzi di 3a media anche queste cose, sicuramente necessarie per conoscere le cause del nostro mondo di oggi. Testo agile, rapido e molto concreto.