Quasi una settimana
Proprio così, tra una cosa e l’altra, come sempre capita, la prima settimana a Siracusa si sta completando. Certo non era una settimana normale, viste le tante novità, ma sto iniziando a capire che qui le settimane normali saranno piuttosto rare. In compenso, alzarsi al mattino, spalancare finestre e cuore per uno spettacolo del genere, è veramente una sorpresa e un dono spettacolare della vita.
Primi giorni nella nuova comunità; siccome sono anche il primo del nostro gruppo di magnifici 7 mi sembra interessante conservare i contatti. Qalista è in giro per l’Italia con la sua famiglia (e ogni tanto mi ritrovo una foto di Venezia o di Firenze…), Esteban è in Spagna, sta sistemando alcune faccende della ‘carrozzeria’ e sarà poi pronto per il Progetto Fratelli, Cesar ha già inviato qualche foto dal Mexico, per gli altri non ho notizie fresche, ma …provvederemo.
La nuova comunità di Siracusa è in fermento questa settimana, perché sabato mattina partirà Mario, con destinazione Tabatinga, in Brasile, anche qui si tratta di una comunità del Lavalla200 (la stessa dove andrà Luke, si troveranno bene questi due :-), proprio ieri mattina siamo andati a fare provviste, perché venerdì sera si farà un po’ di churrasco invitando alcuni degli amici di questi anni. E per far sentire di meno la mancanza di Onorino, da ieri ho iniziato a prendere il suo posto in cucina. A giudicare dallo spazzolamento totale dei piatti il gradimento mi sembra positivo.
Come se non bastasse in questi giorni sono con noi anche Nathalie (direttrice della primaria di Bourg Argental, non lontana dall’Hermitage) e Angela (dalla scuola marista di Atene), venute qui per conoscere meglio questa strana comunità ed esperienza, che non è semplicemente un’opera sociale come altre già presenti nella galassia marista. Sono venute insieme a noi al centro, hanno osservato, le abbiamo raccontato la storia di questo progetto (e dovendo tradurre in francese era un’occasione di approfondimento anche per me), hanno condiviso gli incontri, i pasti (buona l’insalata mediterranea con feta e origano!) e le preghiere; il tutto nonostante le difficoltà della lingua! Quello che le ha colpite è stato il fatto che dietro alle attività ci sia proprio una comunità, non viceversa.
E poi le tante attività del Ciao; questa mattina ci sarà la firma di una convenzione con una scuola professionale, il CPIA di Siracusa. Il motivo è semplice, la scuola ha già la sua bella sede, sulle alture di Siracusa, ma nel quartiere dove siamo noi, vicino al CIAO, c’è una forte presenza di extracomunitari che non riescono a spostarsi fin lassù e l’idea di aprire una sorta di succursale qui in zona, per consentire a tanti di ottenere il diploma (la famosa “terza media”) è un obiettivo molto interessante. Gli iscritti sono già più di 50. Il Ciao offre i locali, i contatti, alcune risorse, la scuola ci mette i professori e il resto; questa è una collaborazione intellligente, diciamo tra pubblico e privato. L’obiettivo merita.
E un passetto alla volta inizio anche a conoscere le persone, i bambini che vengono per il doposcuola, i ragazzi che ospitiamo negli appartamenti, i tanti volontari che collaborano…