…e il naufragar…
19 giugno: domenica mattina, finalmente, passando davanti alla nostra sede, scopro che il problema è stato risolto. Non c’è più nessuna traccia della montagnola di spazzatura che ha passato allegramente le vacanze da noi, dal 1° giugno fino alla notte tra il 18 e il 19 giugno. Era ora…
Peccato che la situazione nelle vie adiacenti sia ancora tragica e disarmante. A voler pensar male si potrebbe quasi credere che il problema, più che risolto, sia stato semplicemente “spostato” e anche di poco… nemmeno 50 metri.
Ok, pane al pane. Sono ormai 2 settimane che siamo letteralmente in ostaggio e circondati. Dalla spazzatura, per intenderci. Dove? Qui in Via Piave, a un francobollo di distanza dalle Poste.
Sul sito del Comune di Siracusa, erano comparsi alcuni avvisi, a inizio giugno, che invitavano a non conferire la spazzatura indifferenziata per una serie di motivi (purtroppo l’avviso non è più visibile, quindi… difficile spiegare quali fossero i motivi!); in compenso, sul sito della società che gestisce la raccolta della spazzatura locale, la Tekra, è comparso un nuovo avviso, datato 9 giugno, che invita a non esporre la frazione dell’indifferenziata, a causa di problemi legati al sito di conferimento di Lentini
Insomma, posso immaginare gli atavici problemi ecc. ecc. apprezzo anche le dirette FB del Sindaco di Siracusa (anche se penso sia più autorevole che il canale di un sindaco sia ospitato sul sito istituzionale, non sui social di Meta) e l’accorato invito a svolgere correttamente la differenziata.
Ho impiegato quasi un mese a saldare la Tari utilizzando la piattaforma del Comune e inviando ben 5 messaggi per chiedere chiarimenti. So che la nostra “cara” città è nella top-ten delle località con la Tari più elevata d’Italia (eppure Palermo risulta essere una delle meno care, non si tratta quindi di un generico “Sicilia tutta”). Sarebbe logico aspettarsi delle risposte almeno proporzionali ai costi.
Sarebbe forse più utile un lavoro educativo per iniziare non tanto a differenziare di più, ma a sprecare di meno, produrre meno rifiuti, ridurre alla fonte gli imballaggi, attivare meccanismi di riconsegna di alcuni “rifiuti” direttamente presso i centri commerciali dove si effettuano solitamente le compere… Altrimenti il problema viene solo dilazionato e spostato nel tempo.
Mi dispiace solo che questo spettacolo, in questi giorni, sia stato visto e inflitto a tanti dei nostri amici: una regista di Catania, una classe di universitari del Maryland, numerosi alunni del CPIA, i corsisti della Dante (hanno gli esami proprio il giorno 15), 2 ricercatrici USA sul tema dei migranti, numerosi alunni e famiglie della Borgata, vari utenti del centro CIAO (e delle Poste di via Piave…). Purtroppo questi panorami e questi scorci da Siracusa saranno quanto mai significativi.
Nelle foto ho inserito anche in bella evidenza la data, e temo di dover aggiornare il post anche nei prossimi giorni, mi dispiace solo di non aver iniziato la rassegna fotografica con il giorno 1 giugno; forse speravo che … la cosa si risolvesse in fretta. Ma ormai siamo a quasi 3 settimane di assedio.
Speriamo che arrivino i nostri!
Un pensiero su “…e il naufragar…”
Bravo Giorgio, lotta dura senza paura,,,prenderò esempio perché nella mia prossima scuola (quartiere Centocelle) la situazione è tristemente analoga…Insistiamo per ottenere un risultato rivoluzionario :la normalità del pulito…