Estautunno?

Estautunno?

Già, come sarà questo strano periodo tra il caldo estivo e il freddino invernale siciliano? Qui a Siracusa sembra di essere ancora in una placida estate, con giornate calde, splendide, mare pulito e voglia di qualche nuotata. Perché no?

Domenica scorsa, il 9 ottobre, la temperatura dell’acqua era ancora molto gradevole, 23,2 gradi, grosso modo come a giugno, quando si iniziava a superare quota 21. Poi tra luglio e agosto abbiamo toccato cifre più astronomiche, fino ai 30 gradi, ma anche in questi giorni l’acqua è piacevole.

Ci stiamo infarcendo di discorsi centrati sul cambio climatico, sulle variazioni estreme, sul mutamento che è anche difficile non osservare. Due anni fa a fine ottobre qui si andava ancora al mare, lo scorso anno ottobre è stato quasi proibitivo, preceduto da burrasche e acquazzoni autunnali già a settembre; ma noi siamo inclini allo storytelling accomodante e ci dimentichiamo davvero presto che i discorsi sensati sul clima si possono fare solo sulla scorta dei dati. Ma dei dati di solito abbiamo paura, oppure speriamo solo che sia un’altra frontiera monetizzabile e poco più: usarli con semplice buon senso sembra alquanto insolito.

Nella tabella sottostante ci sono i dati di una piccola stazione meteo, nessuna pretesa di esattezza e autorevolezza scientifica, solo un indicatore approssimativo. Che permette comunque di riflettere (è possibile scaricare i dati da questa pagina)

Ad esempio, dopo i nubifragi dello scorso anno, tra ottobre e novembre, mi viene già da pensare cosa potrebbe arrivare ancora quest’anno. Abbiamo avuto un’estate molto secca, attualmente i mm totali di pioggia non sono nemmeno la metà della media annuale (per Siracusa è di circa 500), mentre lo scorso anno di acqua ne è scesa quasi il doppio (con gravi danni nei dintorni, alcuni morti a Catania, un disastro…)

Interessante notare, ad esempio, che sui social è facile trovare interventi dei cittadini alle autorità (caro Sindaco, sono stati puliti i torrenti e i corsi d’acqua? chiede qualcuno prima di dover poi piangere, come è successo nelle Marche e altrove) o rilievi da parte di altri cittadini sui lavori pubblici svolti in modo non sempre accurato…

Per il momento le previsioni meteo, con i loro roboanti proclami (possibile che non si possano dare le informazioni se non con squilli di trombe e titoli ad effetto, del tipo: caldo africano, insidia, nubifragi, serio pericolo, peggioramento imminente…. più strilli e meno informi!).

Siamo alle prese con la crisi legata alla guerra in Ucraina, il gas e il riscaldamento saranno temi sulla bocca di tutti, il problema energetico sarà tema di discussione anche al bar e in coda alle Poste, speriamo che susciti anche il desiderio di capirne di più e di assumere, per quanto possibile, atteggiamenti saggi.

Persino Greta Thunberg, con un intervento condivisibile, ricorda che è meglio continuare ad usare il nucleare piuttosto che riaprire centrali a carbone; ma anche il nucleare, si sa, è un altro argomento divisivo, quasi calcistico. Ci si schiera a favore o contro senza poi approfondire concretamente vantaggi, criticità e conseguenze. Speriamo di non dover approfondire anche questo tema a causa di qualche sorpresa legata alla guerra e alle varie centrali ucraine, come quella di Zaporizhzhia.

Nel frattempo, sull’onda della settimana del Creato, che bello poter apprezzare e gustare questo splendido mare, i fondali, l’acqua fresca e pulita (in tutta l’estate ho incontrato solo un paio di giornate con acqua sporca…), un sole adesso gradevole (dopo gli strali pesanti dell’estate).

Lungo la pista ciclabile ho notato che sono già stati smantellati i solarium della Mazarona, per fortuna quello dello Sbarcadero è ancora ben operativo e speriamo che possa durare almeno per tutto ottobre. A volte ho persino incontrato un addetto del Comune (ora l’unico segno rimasto è la base di un ombrellone che serviva da base al bagnino, chissà perché rimasta ancora sulla piattaforma); la gente continua a frequentarlo ed è sicuramente una comodità.

Speriamo!

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