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Categoria: libri

L’ultimo libro di carta…

L’ultimo libro di carta…

Andiamoci piano, esistono ancora ed esisteranno ancora per parecchio tempo. Solo che erano anni che non ne ricevevo uno in concreto. Tutta colpa di mio fratello Massimo, of course 😉

E si tratta di uno di quei libri che valgono, oltre che per il contenuto intrinseco, anche per il suo autore, almeno per me 😉 E’ l’ultimo libro di Raffaele Cantone, titolo molto diretto e pratico: La corruzione spiegata ai ragazzi. Visto che tra non molto mi ritroverò concretamente a fare scuola proprio a casa… di Cantone, cioè a Giugliano, potrà essere una buona occasione per incontrare di nuovo un amico. Anzi, l’occasione per presentare questo testo ad un pubblico più vasto. In questo caso una certa esperienza ormai penso  di averla, visto che nella sua Giugliano siamo stati proprio noi, come scuola marista, tra i pochi a presentare pubblicamente il suo lavoro. Dura da sfatare la leggenda che … nemo propheta in patria….

Prima che gli strumenti vengano integrati… serve tempo

Prima che gli strumenti vengano integrati… serve tempo

piccolo libriccino, ma interessante; 

Stefano Moriggi, Connessi. Beati quelli che sapranno pensare con le macchine

come al solito avevo dato un’occhiata veloce alle recensioni in giro; la prima trovata su Amazon mi sembrava un po’ enfatica e troppo sperticata: solo alla fine ho riletto il nome dell’autore: Maragliano se lo può permettere, uno sbilanciamento del genere

Ok, il libro presenta solo un paio di idee in modo chiaro ed efficace. Stimolanti i richiami ad altre opere parallele e convergenti…

Stiamo tanto a parlare di nativi digitali, cambio di cultura e nuove prospettive, insieme al timore reverenziale che la cultura, quella “seria”, quella dei libri di carta, per intenderci sia in pericoloso e definitivo declino, che quasi non ci rendiamo conto di essere ormai tranquillamente pervasi e impregnati di questa nuova cultura. E forse sarebbe il caso di esserne maggiormente consapevoli e …grati.

Si parte dal fatto che una macchina per pensare, come sta diventando oggi il nostro uso di pc/tablet e simili, è proprio un uso tecnologico che da sempre ha contraddistinto l’uomo. E per fortuna. Ma tutte le macchine hanno avuto inizi a volte difficili, a volte sono state relegate negli sgabuzzini della storia o della casa. Interessante il confronto e la dissertazione su lavatrice (non sapevo che ad inventarla fosse stato … un apprezzato teologo di Ratisbona!) il bidet e il confessionale (anche qui confesso la mia ignoranza: vivo vicino ad una sua dimora familiare del ‘600 e non sapevo che Carlo Borromeo ha prodotto anche questo oggetto cardine della controriforma).

Infine si entra nel terreno preferito dall’autore: la scuola. Per chiarire che ormai i ragazzi e anche i bambini sono altrove, stanno tranquillamente usando ed esplorando, con le modalità che preferiscono, che possono, che si scambiano e che spesso ci preoccupano (possono dare fastidio, spesso le tacciamo di superficialità e inconcludenza…). Su alcuni aspetti un po’ sbrigativi ci sarebbe da approfondire. Facile ribadire che gli studenti non sopportano più metodi e approcci dirigisti e unidirezionali, il tema è ricorrente. Anche la terapia, quella cioé di invitare ad una maggior collaborazione, retificazione e scambio in orizzontale.

Quello che mi sembra mancare è la fase di “avvio”, una sorta di addestramento e di volano intellettuale. Noi (inteso come persone che hanno radici culturali pre-internet) sicuramente riusciamo ad usare questo nuovo contesto informativo perché proveniamo da una conoscenza e metodica diversa, in un certo senso siamo più ricchi ed “enciclopedici”, conosciamo paradigmi differenti. I ragazzi di oggi non hanno questa possibilità di confronto e non sono ancora in grado di cogliere tutte le potenzialità. Ci vuole ancora qualcuno che possa replicare e mostrare questi processi evolutivi in modo da poterli comprendere.

Anche a questo serve la scuola. E non è poco…

e-leggimi! Impressioni d’uso

e-leggimi! Impressioni d’uso

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ricordo la prima volta che ho provato a leggere un intero libro su schermo. Tempi non sospetti, mica roba d’oggi, all’inseguimento degli e-book. Niente di questo. Erano i tempi in cui la rete era di là da venire, lo spazio del web era tenuto caldo dai bbs e un pc portatile da urlo  pesava 5 kg. Fine anni ’80, bazzicavo un posto molto intrigante e per tanti versi all’avanguardia su tutto ciò che aveva a che fare con l’informatica, l’ITD di Genova. Bene, dovendo racimolare testi interessanti da fornire a docenti e scuole avevo recuperato un libro di Astrid Lindgren che mi era rimasto appiccicato alla memoria: Pippi Calzelunghe! Ed è stato il primo libro interamente letto su uno schermo a fosfori bianchi (mica quelle cose orripilanti alla Hulk, monitor verdastri con una persistenza di vari secondi anche a schermo spento!). Svariate ore, tra i ritagli dei ritagli, per giungere alla fine. Aggiungi anche un saggio riguardo per evitare affaticamenti per qualche problema di vista. Ma la vicenda della bambina capace di sollevare un cavallo con una mano sola è filata liscia. Poi la carta, ovviamente, prende il sopravvento…

Ok, tanto il futuro non sarà nella carta e già da tempo si legge più su schermo che su cellulosa. Anzi, da un mesetto ho provato a dedicare costantemente del tempo alla sola lettura digitale. Per farlo ho utilizzato uno strumento che oltre alla lettura non può fare granché d’altro, il Kindle. Un prezzo ragionevole (anche se negli US costa discretamente meno dei 99€), batteria risparmiosa e (per adesso) soddisfacente, buona funzionalità nel suo insieme e soprattutto spazi e ingombri ridotti. In giro per la metropolitana, in treno, in aereo, veramente comodo.

Tanto per raccogliere qualche sfida, chi legge in digitale sta surclassando gli amanti del cartaceo, 24 a 15 (libri letti in un anno) secondo questi dati.

Tanto di cappello all’autore

Tanto di cappello all’autore

Bisogna ammetterlo: quando in scuderia hai un purosangue, ti guardano tutti con maggior rispetto. Il nome conta. Certi nomi contano. Viene da chiedersi quale percentuale sulle vendite del libro abbiano riservato a questo autori i manager di Amazon…

riporto dal market di Amazon

La Sacra Bibbia (Versione della CEI) | e-libro Bibbia [Formato Kindle]

Dio (Autore)

Probabilmente qualche buon teorico potrà utilizzare questo rimando, disponibile ormai in rete, come prova palpabile dell’esistenza di Dio. Qualche curioso cercherà anche l’eventuale link per inviare mail … mandargli qualche commento…
Resta il dubbio sui diritti d’autore, su come penseranno di retribuirlo, cosa dovrà fare il suo commercialista per gli aspetti fiscali…
Ma questo è un altro capitolo, anzi, un altro testamento!

Pensandopensando: al domani che sta già spuntando, persino dai ritagli di ieri…

Pensandopensando: al domani che sta già spuntando, persino dai ritagli di ieri…

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Le cose succedono quando sei impegnato a fare altro. Idem per quei cambiamenti che poi lasciano il segno. Pensavo a questo pasticciando con quel giocattolino culturale che diventerà il Kindle, leggero, maneggevole e probabilmente dilagante nei prossimi mesi. Un oggetto che potrebbe staccare molti dalla carta e catapultarli direttamente in quello che già concretamente stiamo vivendo: un mondo sempre più digitale e “vicino”. Non sempre comodo o praticissimo, ma sempre più invadente e alla portata di molti. Come tutti i nuovi gadget vivrà una prevedibile ascesa, una fase di mantenimento e poi chissà, lascerà al posto al successore. Che sarà certamente in buona compagnia, visto i costi calanti. E’ vero, la crisi si fa sentire, ma misurando le proprie esigenze e non lasciandosi trascinare solo dai desideri, le prospettive sono certamente migliori di anni fa. Giusto per controllare la crescita tecnologica, stavo paragonando un cell. acquistato proprio 2 anni fa: veniva sui 200 € ed era uno degli smartphone più ragionevole. Oggi, per avere uno strumento con le medesime caratteristiche, anzi, qualcosa in più, la cifra è quasi dimezzata. Certo, se si insegue invece l’ultimo grido o le ultimi possibilità, le cose cambiano. Di molto.