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Categoria: scuola

Di terra, di mare e di bit…

Di terra, di mare e di bit…

Tra i tanti hobby, continuo a coltivare quello che riguarda l’insegnamento della geografia. Materia bistrattata e cenerentola della scuola (con una sola ora la percezione sociale di cui può fregiarsi è decisamente marginale…); recentemente, dopo aver seguito un webinar sul tema ho racimolato un paio di indicazioni e di strumenti che dovrebbero ormai far parte della borsa degli attrezzi di ogni buon docente almeno al passo coi tempi. Se a qualcuno interessa, eccoli qui:

La geografia oggi si può studiare con strumenti decisamente accattivanti e potenti, sono gli strumenti che ogni alunno, dalle medie in poi, dovrebbe cominciare ad utilizzare e conoscere. Proprio oggi, mentre li stavamo usando con alcuni ragazzi, emergeva tutto il divario tra quello che si immagina sia già noto e quello che invece per i ragazzi è ancora abbastanza lontano e sconosciuto. Un tempo le carte geografiche erano un po’ ovunque (mi viene in mente la galleria dei musei vaticani!) e i mappamondi troneggiavano in tanti luoghi (anche se i ragazzi speravano che fossero palloni da calcio!), oggi la visione di questi elementi, quasi subliminale, è diminuita molto e i ragazzi ne scontano le conseguenze. Ho chiesto di visionare su Google Earth la foce del Rio delle Amazzoni, ma la metà dei ragazzi (3a media, ahimè), brancolava nel buio e pur avendo gli strumenti migliori degli ultimi 2000 anni, non si degnavano nemmeno di interrogare l’oracolo di Google! Ecco allora la necessità di far man bassa di questi ferri del mestiere.

  1. Tutti conoscono la funzione delle mappe di Google, ma per navigare veramente come si deve, è molto meglio utilizzare la versione web di Earth, che si raggiunge all’ovvio indirizzo:
    https://earth.google.com/web/
    quando poi lo si avvia, può essere interessante riflettere sul “caricamento dei dati” che servono per visualizzare il nostro pianetino. Ogni volta compare qualcosa di diverso, del tipo Caricamento in corso. 0 su 3,04 mila miliardi di alberi elaborati.  Senza scivolare nei Big data, i numeri sono numeri!
  2. E per immergersi subito nella ricerca, può essere molto intrigante giocare con questo servizio web: geoguessr.com Giocando (come single player) si viene scaraventati in un posto a casaccio nel mondo (proprio a casaccio no, di solito è tragicamente deserto, spesso si finisce nel nulla cosmico di una prateria kenyota o di una strada di campagna kirghiza!); sfruttando tutto quello che si vede (alberi, monti, cartelli, macchine, cassete delle poste, rare pubblicità…) e interrogando Wikipedia (che di ogni località fornisce sempre l’esatta ubicazione), si deve cercare di azzeccare il luogo in cui si trova; una volta cliccato sulla cartina il sistema calcola quanto vicino sei arrivato all’obiettivo. Oggi i primi ragazzi giungevano a 10mila, 4mila, 2mila km, poi pian piano i più furbi hanno raffinato la ricerca e qualcuno è giunto a 4 km! Ci sono 5 manche e per ogni partita si vincono dei punti, inversamente proporzionali alla distanza mancata. Come talvolta succede, anche quando ho detto ai ragazzi: “Adesso basta, andiamo pure a casa, finiamo un po’ prima la lezione” (era sabato, ultima ora!), qualcuno si è lanciato ancora alla ricerca!
  3. E dopo la navigazione uno sguardo interessante a come organizzare i dati è possibile darlo tramite il sito di Worldmapper.org che permette di focalizzare la ricerca su un preciso argomento (andamento demografico, distribuzione della ricchezza, aspettativa di vita…) e in base al topic ridisegna la superficie dei vari paesi in modo proporzionale, così da rendere immediata la percezione di questa realtà, ecco ad esempio la rappresentazione relativa ai migranti partiti dalla Siria e distribuiti nei vari paesi in cui sono riusciti a trovare posto. I due paesi più evidenti sono la Turchia, in viola (che ha accolto quasi 4 milioni di profughi) e il piccolo Libano, in verde, che ne ha ospitati oltre un milione. Il mondo cambia veramente forma!
  1. Esistono poi divesi portali che offrono quiz per imparare a riconoscere e localizzare i vari paesi, territori, fiumi, montagne…. Uno dei più attrezzati è quello di Seterra https://online.seterra.com/ che ha veramente molti giochi geografici già pronti (e diversi anche in italiano).
  2. Se poi vuoi proprio far esercitare i tuoi alunni sulla localizzazione dei formaggi tipici della Sardegna o sui vini del Piemonte e non trovi qualcosa di già fatto, puoi sempre costruirti il tuo quiz utilizzando il portale purposegames.com (come al solito ci si registra per la versione free, si preparano i quiz e li si rende pubblici, comunicando l’url ai propri ragazzi. Oppure con quelli più sgamati puoi “sfidarli” per vedere se te lo riescono a preparare loro…
  3. Se poi si fa della ricerca una professione (quanti Indiana Jones giacciono camuffati tra i banchi delle nostre classi?) terraclues.com permette di creare e giocare a delle vere cacce al tesoro geografiche.
  4. il webinar si addentrava persino nei meandri dello storytelling geografico (una versione hi-tech delle catoline o del filmino delle vacanze), presentando altre risorse utilizzabili, come
  5. Animoto -> che serve per realizzare video molto easy, registrandosi e scegliendo il tag Education si ottiene un codice libero da distribuire ai propri alunni
  6. o anche Spark -> che si sta imponendo nella creazione rapida di video dagli effetti molti acchiappanti (direbbero i miei alunni più colti!)

Insomma, di strumenti carini e originali ce ne sono …fin troppi; il rischio è proprio quello di fornire strumenti super-potenti ma di non riuscire a far cogliere ai ragazzi gli assi portanti della disciplina. Ma è già un buon risultato se questa scintilla riesce a far nascere la curiosità.

Gestire un Quiz con le attività di Teams 03

Gestire un Quiz con le attività di Teams 03

La prima cosa da preparare è proprio il Quiz, con le sue domande e le varie impostazioni. La soluzione migliore è quello di creare dal proprio profilo un quiz con FORMS (andrà poi a finire nel proprio deposito di Onedrive). Nella fase di creazione occorre specificare che si vuole preparare un Quiz (con le domande da valutare) e non un semplice questionario (ad esempio per un sondaggio) dove non vengono valutate le risposte del singolo alunno ma solo gli aspetti generali e statistici

Nella fase di creazione di un quiz con Form conviene impostare fin da subito alcuni parametri fondamenti, che si trovano tutti raccolti nelle impostazioni (la rotellina), di destra.

Passiamo in rassegna questi valori

Ecco tutte le impostazioni disponibili per i Quiz preparati con Forms

  • Mostra risultati automaticamente: significa che al termine del quiz all’alunno viene mostrato il quiz appena compilato con evidenziati in rosso gli errori e in verde le risposte corrette. Se si utilizzano domande aperte è meglio di no, per evitare confusione o “fretta di finire” per vedere come è andata, conviene sempre dire ai ragazzi che i risultati vengono valutati dal docente e alcune domande possono essere riviste e sistemate dopo
  • Chi può compilare… Siccome i ragazzi sono membri di Teams, non è necessario inserire una domanda per chiedere il nome o la classe degli alunni, n fase di correzione vengono evidenziati nell’ordine alfabetico giusto)
  • Una risposta per persona: limita l’esecuziona e auna sola volta, l’alunno non può ripetere il quiz (in caso di sbaglio o sbadataggine il docente può però cancellare la prova e consentirgli di ripeterla)
  • Data di inizio/fine: è possibile inserire dei vicoli per evitare che il ragazzo possa svolgere prima la prova (ad es. da casa, appena il docente la inserisce su Team!)
  • Ordine casuale: selezionare questa voce di modo che l’ordine delle domande, anche per i ragazzi che lavorano in sala pc uno a fianco dell’altro, siano in ordine differente. Attenzione, all’interno di ogni domanda (ad es. a scelta multipla) le risposte rimangono comunque sempre uguali, per poter modificare anche questa situazione bisogna agire sulla singola domanda e NON è possibile settarla una volta per tutte (come mai Microsoft ragioni così e complichi le cose … è un mistero)
    • Blocca domande: Si potrebbe anche decidere di lasciare 1-2 domande in testa al quiz, nello stesso ordine uguale per tutti, ad es. per semplificare richieste generali
    • Notifica: per ogni quiz (o domanda) crea una mail per il docente… per sopravvivere felici meglio evitare

Forms: tipologia delle domande possibili con Quiz

Vi sono per il momento pochi tipi di domande possibili, le vediamo rapidamente

  • Scelta: può essere unica o multipla, si scrivono le risposte e si indica quella (o quelle) corrette, si può inserire un punteggio per la domanda, che verrà poi “ricopiato” in automatico per la successiva… Ricordare che se si vogliono domande con scelte diverse per ogni alunno occorre definirlo per ogni singola domanda, cliccando sulle opzioni (l’ellissi, cioè i 3 puntini sulla destra) che permettono di impostare l’ordine casuale delle risposte, il cambio di modalità tra elenco puntato ed elenco a discesa (può essere utile per il cellulare, ma credo che sia meglio che l’alunno abbia davanti agli occhi tutte le possibili soluzioni)
  • Testo: consente sia una risposta precisa (1 o poche parole), sia la scrittura di un testo più ampio. Peccato che al ragazzo la risposta compaia sempre e solo in una sola riga e non è visibile “quanto” ha scritto in modo più evidente. Se la risposta esatta è fornita il sistema la valuta (non fa distinzione tra maiusCOLE e MINuscole),
  • Valutazione: ??? poco chiara, non si può nemmeno valutare, come fossero dei “like” ☹
  • Data: ??? poco chiara e macchinosa ☹
  • Classificazione: abbastanza interessante e utile, si scrive un elenco di termini che devono avere un ordine logico, il sistema li rimescola e l’alunno deve posizionarli nell’ordine voluto (con il nouse, senza scrivere nulla); può anche essere usato per completare un cloze (si scrive un testo con 5 parole mancanti usando un segnaposto numerato, si scrivono nell’ordine le parole chiave e l’alunno deve risistemarle)
  • Likert: piacciono a Microsoft ma risultano poco utilizzabili in un quiz didattico da valutare ☹
  • Net Promoter: idem come sopra ☹
TEAMS – creare le ATTIVITA’ 02

TEAMS – creare le ATTIVITA’ 02

Creare un’attività (con Word, Excel o Powerpoint)

Partiamo dal classico “compito”, chiedo ad ogni alunno di scrivere un testo per una certa data. Ecco come realizzarlo con Team. Si “crea una attività” e si definiscono i vari parametri.

Analizziamo la parte di sinistra delle impostazioni. In automatico è già selezionata la classe a cui assegnare il compito, ma si può anche modificare o selezionare solo alcuni alunni, invece che a tutti gli studenti. Occorre dare un titolo ben chiaro (è possibile anche aggiungere una categoria definita personalmente, ad es. grammatica/antologia… per semplificare il tipo di lavoro). Le istruzioni devono essere sintetiche e chiare, ma soprattutto all’inizio servono per aiutare gli alunni a districarsi tra i vari campi). Fare molta attenzione alla voce Aggiungi Risorse; si può utilizzare ad esempio per fornire un modello sul quale gli alunni apportano le proprie modifiche e e aggiungono il proprio lavoro. In pratica il docente prepara un documento principale, ogni alunno ne avrà una copia personale da modificare, per aiutare i ragazzi a seguire dei modelli e degli standard è preferibile questa soluzione invece che richiedere di aggiungere un nuovo documento.

Se invece preferiamo che i ragazzi lavorino in autonomia e senza modelli, nelle istruzioni conviene ricordare che possono Aggiungere liberamente un nuovo lavoro, scegliendolo dal menu che comparirà (in linea di massima viene proposto un documento di Word, uno di Excel e uno di Powerpoint, ma è possibile selezionare il lavoro anche dal proprio Onedrive che diventa il deposito normale di tutti i lavori digitali.

Parametri della seconda colonna

Si possono impostare date di inizio e scadenza, scegliendo anche la possibilità per gli alunni di consegnare in ritardo il lavoro (conviene sempre, per evitare dispersione di lavori!), si può anche decidere di assegnare nuovamente lo stesso compito in una data successiva (mediante la voce pianifica)

Attivando i punti si potranno assegnare dei voti ai singoli lavori, altrimenti non sarà possibile valutarli direttamente; per semplificare le cose è utile indicare come massimo il 100, che facilita agli alunni la lettura in percentuale delle griglie di valutazione.

Proprio a questo proposito è possibile inserire anche una rubrica di valutazione (griglia) ma non è ben chiaro come viene poi visualizzata e resa evidente agli alunni.

Una volta completati i vari parametri si salva il tutto e si Assegna l’attività. In automatico viene creato un intervento nella chat (conversazione), e dopo pochi istanti si dovrebbe visualizzare sul proprio PC la notifica dell’avvenuta creazione. Una notifica simile viene inviata anche agli studenti, occorre quindi fare attenzione con le prove, per non moltiplicare messaggi e creare confusione.

E’ sempre possibile modificare una attività, anche quando è in corso e gli alunni la stanno ancora svolgendo, è possibile così modificare la data di consegna anche dopo la scadenza, per recuperare ad es. un compito per la classe o consentire ad un alunno di svolgere un compito passato. Ricordare che gli studenti possono svolgere un’attività in corso, ma non possono svolgerne una che è già scaduta.

Naturalmente si può anche eliminare un’attività (utile per le prove e gli esperimenti…), facendo attenzione alle notifiche che vengono  ma è utile ricordare 

Quando si visualizzano le attività si possono notare quelle già scadute, quelle in corso e quelle pianificate per una data successiva…

Con il pulsante Rivedi è possibile scorrere le diverse attività in una sorta di time-line e selezionandone una in particolare vengono visualizzati nella parte sottostante i risultati degli alunni (sempre se li abbiamo corretti e valutati); cliccando sull’icona di Excel è possibile come sempre scaricare i dati in formato elettronico,

TEAMS – creare le ATTIVITA’ 01

TEAMS – creare le ATTIVITA’ 01

A scuola sto utilizzando (in modo anche abbastanza intenso) la suite di Office365, in particolare la piattaforma Teams per la didattica. E a volte serve mettere nero su bianco le informazioni utili per i colleghi; ecco perché raccolgo ogni tanto delle paginette stile manuale-di-sopravvivenza, sperando che siano utili anche ad altri.

Utilizzare Team come semplice deposito di file e documenti per la classe è come utilizzare un camion per andare a comprare un pacchetto di fazzoletti di carta! Sono ben altre le funzioni interessanti che si possono realizzare su questa piattaforma; una delle più valide è quella relativa alle attività. Cosa si intende con attività secondo Microsoft? Team permette di pianificare un lavoro, in pratica un compito da far svolgere ai ragazzi con scadenze temporali ben precise e offre dei potenti strumenti per il controllo e la valutazione di questi file. Team le chiama “attività” e si gestiscono nel canale “generale” della propria classe (la scheda attività si trova infatti solo in questo canale, non è visibile negli altri). Le attività sono essenzialmente di 2 tipi:

  • Il classico “compito” che prevede la produzione di testi (Word), elaborazione di tabelle (Excel), o una presentazione in Powerpoint,
  • oppure un quiz di verifica (un questionario a scelte multiple, ad esempio, oppure un sondaggio)
  • è anche possibile “riciclare” un’attività già creata in precedenza, con tutti gli elementi già predisposti (il titolo, le istruzioni, i file di esempio o i modelli da utilizzare, i punti disponibili, ecc.), utilissimo per chi insegna in più classi (soprattutto parallele).

Per iniziare basta entrare nel canale general/attività e cliccare sul pulsante Crea. Vediamo come.

Un po’ di arretrati

Un po’ di arretrati

Sigh, il sogno che quest’anno avevo tanto tempo libero, si sta rivelano meno semplice del previsto… così ci sono già un po’ di arretrati, idee, buone intenzioni e fatti vari.

A cominciare dagli incontri interessanti che si sono realizzati durante la settimana culturale che la scuola di Giugliano da un po’ di anni sta proponendo ai genitori della scuola. E fare cultura qui a Giugliano è sempre una impresa in salita. Per questo è necessario non accontentarsi!
Gli ospiti di quest’anno: conferme e novità.

Con lui due incontri, il primo coi docenti, per rispolverare un po’ di elementi sempre utili per lavorare con gli alunni, poi di sera un incontro-conferenza aperto a tutti, per parlare di come un personaggio biblico dello spessore di Mosè abbia dovuto cambiare, e intensamente, per entrare in una nuova dimensione di vita e fede.

Il giorno dopo è stata con noi la psicologa Stefania Andreoli, volto noto di varie trasmissioni televisive. Era stata contatta dall’amica Camilla (nella foto a sinistra) per toccare alcuni temi educativi di sicuro impatto. L’obiettivo era quello di coinvolgere soprattutto i papà; il suo ultimo testo si intitola proprio “Papà, fatti sentire”. I timori che la sua fosse però una presenza troppo patinata si è subito risolto dai modi e dai contenuti dei suoi interventi, molto concreti, pratici e per niente edulcorati. Una bella serata iniziata forse un po’ in sordina ma poi cresciuta decisamente bene, tanto che alla fine l’impegno per una “seconda puntata” è scattato decisamente. Il giorno dopo è stato interessante vederla lavorare con i bambini della primaria, nel leggere e commentare storie, semplici fiabe… (come se le fiabe fossero semplici!).
Mentre l’accompagnavo al treno per il suo rientro a Varese, dove vive e lavora, si continuava a parlare, ovviamente anche dell’incredibile “paesaggio” che stavamo attraversando, un panorama che non può certo lasciare indifferenti. Scampia, le rampe da terzo mondo, la spazzatura ancora disseminata ovunque, l’incuria, l’evidente trascuratezza. Fin troppo evidente che da queste parti si tollera in malafede che questo andazzo sia “la normalità”. Invece di lamentarsi e basta è decisamente più sensato piantare semi nuovi e lavorare per un cambio effettivo.