Grazie, Lucia
Ci eravamo preparati da tempo e oggi, insieme ai ragazzi di 2mA, abbiamo avuto il privilegio speciale di incontrare una persona speciale, Lucia, la sorella di Lino Romano. Realizzando questo progetto, proposto dal Presidio di Libera che opera nella nostra scuola di Giugliano, siamo quasi giunti al capolinea (mancano ancora delle cose importanti… a breve), ma l’esperienza di oggi la porteremo sicuramente nel cuore per tanto tempo.
Abbiamo avuto la fortuna di accogliere Lucia, insieme alla sua amica, proprio a inizio mattinata, prima avevamo sistemato la sala Pietro Cannone con la scenografia geniale pensata dalla prof di arte, un tappeto verde con tante scarpe e i nomi di alcune vittime innocenti di mafia, in evidenza quelle che ci sono state affidate quest’anno, Genny, Lino e Michele; il significato era ben evidente. La violenza ha interrotto il loro percorso, non camminano più tra noi, ma con queste testimonianze e con l’attenzione che vogliamo dedicare loro, siamo noi a continuare il loro cammino, a far riecheggiare il loro nome, a continuare la vita…
Lucia è stata come una mamma anche per noi e ci ha parlato della sua esperienza con la semplicità e la capacità di arrivare fino al cuore di ciascuno. Abbiamo ascoltato tutti con grande attenzione e partecipazione, quasi non servivano le domande, che comunque ci sono state perché ascoltare dalla sua voce la storia di Lino, che quella sera di ottobre del 2012 era andato a trovare la sua fidanzata a casa (erano tanti giorni che non si vedevano perché lei lavorava fuori…) e poi uscendo è stato scambiato per un affiliato ad un clan camorristico, la tuta da ginnastica, il berretto calcato in testa e poi l’uccisione, 14 colpi feroci. Una vita infranta; ma non solo quella di Lino. Abbiamo visto quante conseguenze assurde un gesto violento può creare; ti cambia la vita, distrugge la serenità dei genitori, obbliga a cambiare progetti per il futuro, getta nello scoraggiamento… Ma ascoltando le sue parole e sentendo del progetto che sta per iniziare, perché la Vita deve vincere ed è l’unico modo per cambiare le cose, ci sembra che sia già iniziato un percorso di recupero. Lucia si sta dando da fare per realizzare un centro per aiutare i ragazzi di Cardito a trovare occasioni di incontro, di attività, di impegno. Senza queste cose la camorra fa presto a trovare nuove reclute…
Speriamo di riuscire, nei prossimi giorni, a raccogliere le emozioni e le riflessioni dei ragazzi, per completare questo progetto, insieme all’olivo che vogliamo piantare nel giardino della scuola, con i nomi delle 3 persone che quest’anno abbiamo voluto onorare.