Ultimi incontri…
Venerdì 13 e sabato 14 scorso (tutto il giorno, senza pietà!) abbiamo avuto l’ultima puntata di incontri formativi con esperti del settore. Il tema ruotava intorno alla comune vocazione marista, fratelli e laici e questa volta i formatori erano entrambi interni alla grande famiglia marista, si trattava del consigliere generale Joao do Prado e Agnes Reyes, entrambi membri del segretariato dei laici.
Per la cronaca era il loro primo intervento diretto nelle dinamiche del progetto Lavalla200. E ha sicuramente lasciato il segno, per la vivacità della conduzione, le proposte concrete e il forte legame con le esperienze delle varie comunità di Lavalla200. Un termine che ricorreva frequentemente era quello di “vocazione”, sono tante le possibili definizioni, ne hanno suggerita una più fresca: la vocazione più che una richiesta, l’impegno di una vita, la risposta a una chiamata, va considerata come un dono da accogliere e scoprire, giorno dopo giorno. Ci siamo immersi in momenti di riflessione e di pensiero pratico, ad esempio siamo stati invitati a realizzare con della cera un oggetto simbolico che raffigurasse la nostra situazione in questi giorni. Non vi dico i risultati artistici, nelle classi della primaria che conosco se la cavano bene, ma noi possiamo dare la colpa alla cera troppo dura, alla mancanza di esperienza, alle difficoltà di orario 🙂 insomma, non sembravano proprio dei bozzetti alla Michelangelo.Ma con le parole si riesce benissimo a trasformare un blocchetto sconclusionato di materiale colorato in metafora esistenziale. Potenza del discorso!
Nel pomeriggio è arrivato anche fr. Sylvain, altro consigliere generale (non scrivo il suo cognome, perché da buon malgascio mi porterebbe via 3 righe del post!); ci si sente decisamente coccolati quando vengono le persone incaricate ufficialmente di orientare tutta la congregazione, a lavorare solo per te. Significa proprio che questa direzione è quella che si vuole seguire tutti insieme, anche se per molti aspetti sembra solo un’aurora, con qualche nuvolaglia e molti profili “inespressi” (te la ricordi quella canzone di Giosy, con gli “alberi inespressi che accendono speranze?”)