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MAI più incendi… magari!

MAI più incendi… magari!

Maria è una delle volontarie del CIAO più fedeli. Ogni settimana, il martedì pomeriggio, viene da noi per la sua lezione di “aiuto scuola guida”. Ci sono state settimane in cui ci chiedevamo se ne valeva la pena, visto che c’erano solo 2-3 persone; ma adesso che il lokdown ha allentato la sua presa, ogni incontro vede la classe rigurgitare di 10-15 persone. Tutti stranieri che fanno una fatica boia a districarsi tra banchina, carreggiata, sede stradale e corsia (perché l’esame scritto di guida NON è un esame di guida, è un esame di italiano!). E Maria è sempre lì a spiegare, far vedere, rispondere…. Che poi non è proprio la sua 18esima passione, quella della guida, visto che è docente di Arte 😉 ma così è la vita, interessante e insolita.

Tra le altre passioni che vengono nei primi 17 posti c’è poi un caparbio senso del territorio e della sua tutela. Lei è una avolese (e io che insistevo con il barbaro “avolano”…) e ultimamente aveva insistito abbastanza per una manifestazione in difesa del territorio. Dopo il recente incendio a Cavagrande di Cassibile diverse associazioni si sono incontrate per dare un segnale di presenza e di richiesta di attenzione. Il volantino che mi aveva passato era molto semplice, a parte quei termini siciliani che ancora mi borbottano nel comprendonio (faciemu scusciu, chi sarà mai costui…).

E poi a forza di insistere e invitare, visto che il sabato pomeriggio questa volta era più libero del solito e il richiamo di Cavagrande è davvero stuzzichevole (lo scorso anno avevo non solo fatto il bagno nei laghetti, ma anche risalito parte del torrente ed esiste persino il nome appropriato per questa attività: l’impronunciabile streambedtrekking), alla fine mi sono deciso. Andiamo.

Peccato per la strada da fare, un bel tratto, fino a Canicattibi Bagni, poi ci si enerpica verso Noto e si prende quindi la deviazione per Avola Antica, poi con un po’ di fortuna si arriva fino a uno dei vari parcheggi della zona, dove in teoria iniziano i sentieri per scendere nel canyon. Peccato che tali sentieri siano attualmente bloccati per “sicurezza”. Mi dicono che dagli ultimi incendi questa è stata l’unica misura precauzionale. In pratica bloccare ogni accesso, chissà, così forse anche il fuoco leggendo il cartello si adegua…

Arrivato al piccolo raduno (una marcia “non marcia” per evitare assembramenti e infatti nella seconda parte è arrivata anche una volante della polizia, ma tutto in piena tranquillità) ho trovato un bel gruppo di persone. Tante persone, visto che arrivare fin lì richiedeva un po’ di impegno. Famiglie, qualche bambino (pochi, purtroppo), pochissimi ragazzi (c’erano?) tanti adulti e … diversamente giovani. Un tempo le battaglie per l’ambiente e la sua difesa erano appannaggio degli under qualche cosa. Oggi siamo sicuramente più in zona over 30! Ma com’era quel refrain? uno vale uno, vero?

Maria mi aveva subito presentato Saro Cuta del Mai, il movimento antincendio Ibleo,, l’associazione territoriale che si occupa di prevenzione e controllo degli incendi. A pensarci bene dovrebbe essere un compito dei vigili del fuoco o di altre strutture, ma a quanto pare se non ci si muove dal basso si rischia veramente che poco alla volta il patrimonio boschivo si riduca tutto in cenere. Il suo intervento ha fatto un po’ la storia del movimento e delineato le strategie di impegno e intervento. Poi tranquillamente, piccolo fiume di persone, ci siamo diretti verso uno dei simboli assurdi di questa zona, che avrebbe tutti i titoli per essere un parco di serie A. La torretta di avvistamento incendi. Una delle tante cattedrali nel deserto che affliggono i nostri territori (non solo siculi!). Una torretta bella, solida, tutta in legno ma… mai entrata in servizio. Uno spreco di risorse e uno schiaffo a chi invece tiene a queste zone, così delicate. Sulla torretta è stato appeso un cartellone-simbolo con l’elenco degli ultimi incendi scoppiati recentemente. Un rosario di piccole tragedie che, ettaro dopo ettaro, rischiano di azzerare quel grande patrimonio di biodiversità che queste zone conservano ancora.

Bastava affacciarsi qualche metro più in là del grande cerchio di persone per ammirare lo spettacolo di Cavagrande, un incredibile canyon, una spaccatura nel terreno attraversata dalle chiare acque del torrente Cassibile. Un spettacolo!

La passeggiata, accessibilissima, ci ha portato tutti vicino alla torretta, dove si è svolta la seconda parte della manifestazione. Altre parole di commento sull’impegno da assumersi, tutti quanti e poi un rapido passa-microfono per sentire altre voci, altri inviti, altre informazioni sull’importanza di piccoli gesti come questi. Si andava dalla presentazione delle assurde situazioni in cui versa il territorio, la scarsa attenzione delle autorità, le difficoltà nel presidiare i boschi su base volontaristica (eppure si fa e produce risultati), i costi assurdi dello spegnimento di un incendio (così da far immaginare qualche velato interesse perché questa situazione perduri…).

Tanti i cartelloni portati dai partecipanti, per sintetizzare con una frase il grido di protesta e di impegno.

Poi le manifestazioni di attenzione da parte di altre associazioni e persone. Persino il saluto da parte di un gruppo indigeno della Patagonia (il che suonava davvero suggestivo, letto sulla collina davanti al grande canyon di Cavagrande. Davvero il mondo è piccolo e dobbiamo custodirlo, ovunque) e naturalmente tra i tanti accorati appelli e richiami non mancava quello alla Laudato Sii.

A conclusione dell’evento un brevissimo spettacolo, protagonisti gli alberi, i bambini e i piromani, una semplice ma efficace drammatizzazione del problema di fondo che attanaglia queste zone, così preziose. E insieme un richiamo all’impegno personale di ciascuno, per quanto possibile.

Per chi volesse impegnarsi un po’ più concretamente in questo ambito, ecco alcune informazioni utili:

PROBLEMA INCENDI E SOLUZIONI EFFICACI:
Sei stanco del problema degli incendi?
Vorresti vivere senza la paura di vedere il tuo terreno e i luoghi più belli e più cari intorno a te distrutti dalle fiamme?
Sei consapevole di vivere in un luogo in cui, se non ci fossero incendi dolosi ogni anno, ci sarebbero enormi e straordinarie estensioni di boschi e macchia mediterranea?
SE ANCHE TU VUOI VEDERE CAMBIARE QUALCOSA? ENTRA nel M.A.I. (Movimento Antincendio Ibleo)
Rete di cittadini ed associazioni che cercano soluzioni e agiscono per farlo.Specialmente se abiti in campagna o sei semplicemente sensibile al tema, compila il seguente modulo online in pochi minuti per creare una rete di mutuo aiuto, formazione e segnalazione, in caso di incendi.
COMPILA IL MODULO:
https://forms.gle/HMynzYE6yFa55gLD7

E naturalmente ecco qui le altre foto di questa manifestazione del 5 giugno 2021
marcia MAI Cavagrande del Cassibile – Avola