Non giudicare… o forse sì :-)
Ciliegina sulla torta per questa settimana: serata culturale vicino a s.Pietro, per godermi lo spettacolo del Giudizio Universale. Era già da parecchio tempo che lo tenevo d’occhio, ma essendo un po’ fuori mano per chi non è proprio di Roma, non è così facile venirlo a vedere. Avevo già letto diverse recensioni, approfondito un po’ il progetto e letto qualcosa, ma diciamo che dopo aver visto e sentito l’albero della vita di Expo2015 mi sarebbe bastato il nome di Balich come garanzia. In più c’era anche la colonna sonora di un certo Sting…
![](http://www.maristi.it/gb/wp-content/uploads/2019/08/IMG_20190816_204415-1024x584.jpg)
Così insieme a Lluis Serra siamo partiti dall’Eur per andare fino a Via della Conciliazione; serata deliziosa, tramonto caldo e fiumane di turisti nei pressi di Castel s.Angelo. Quindi entriamo per assistere alla piece.
Che poi diventa difficile definire teatro, proiezione, musical, atto unico… La storia è abbastanza semplice e lineare, presenta la creazione di quel capolavoro della CappellaSistina che è l’affresco del Giudizio universale, realizzato da Michelangelo quando ormai un pittore poteva giustamente aspirare alla pensione. E per illustrare meglio questa splendida opera lo spettacolo presenta rapidamente la Roma rinascimentale, i vari fermenti sociali, civili, gli artisti che dominavano la scena dell’epoca, i papi più importanti per l’opera del Buonarroti. I dialoghi sono decisamente brevi e sintetici, ma le immagini, il suono, i colori, l’effetto di sentirsi immersi dentro la cappella e nell’intero spettacolo sono decisamente coinvolgenti. La definizione di spettacolo immersivo è decisamente azzeccata; ci sono momenti suggestivi, quando entrano i cardinali per il conclave, o le scene del diluvio universale, la riproduzione dell’intera cappella… uno spettacolo per gli occhi. Quindi basta spoiler.
![](http://www.maristi.it/gb/wp-content/uploads/2019/08/IMG_20190816_221639_8-1024x768.jpg)
Unica nota sgradevole, forse troppo preso dall’entusiasmo, lungo la strada del ritorno qualcuno deve avermi “alleggerito” del telefono e così sono già un paio di giorni che mi sto un po’ arrabattando. Ma … si vive bene lo stesso e con i vantaggi di vivere ormai cablati, il grattacapo si affronta con meno angoscia (ad esempio sono ancora riuscito a recuperare queste ultime foto!)