Minuartia moraldoi,

una nuova specie dal Cilento (Campania, Sud Italia)

F. CONTI

Riassunto. Una nuova Minuartia è stata scoperta nel Cilento (S.Italia). Questa specie viene descritta come Minuartia moraldoi appartenente alla Serie Graminifolia.

clicca per ingrandire la minuartia moraldoiQuesto studio fa parte di una ricerca in corso sulla sistematica e sulla distribuzione dei taxa italiani appartenenti alla Minuartia L. ser.  Marttf.: M.graminifolia (Ard.) Jàv. subsp. graminifolia, M.graminifolia subsp. clandestina (Portenschl.) Marttf. end  M. graminifolia subsp. rostani (Ten.) Marttf.
Alcuni esemplari di M. graminifolia mi sono stati mandati dal prof. Moraldo. Tra questi, due provenivano dal Cilento, un’area al di fuori di quelle conosciute e appartenenti all'areale di distribuzione della M. graminifolia s.l. Le etichette di questi esemplari contenevano delle annotazioni del ricercatore che indicavano diverse caratteristiche morfologiche che non collimavano con quelle della M. graminifolia s.l. “flg flaccide, subspatolate (!), non acute, scapi aerei…” Una prima analisi delle caratteristiche morfologiche confermavano le annotazioni del prof. Moraldo, come pure la sua diversità dalla M. graminifolia s.l., dalla quale può essere distinta morfologicamente soprattutto dalle foglie non rigide soffici e da leggermente ellittiche a leggermente obovate, e da una infiorescenza abbastanza lassa.
Ho deciso quindi di studiare tutte le altre entità simili che appartengono alla ser. Graminifoliae della penisola balcanica e della Turchia: M. saxifraga (Friv.) Graebn.  subsp. saxifraga, M. saxifraga subsp. timolea Marttf., M. pseudosaxifraga  (Marttf.) Greuter & Burdet, M. stellata (E.D. Clarke) Maire & Petitm.
A riguardo della ser. Graminifoliae, la revisione tassonomica di MC NEILL (1962) sui gruppi generici e sottogenerici in Minuartia ha confermato il punto di vista di Mattfeld, come pure la ricerca citotassonomica di CELEBIOGLU & FAVARGER (1982)
Sono stati studiati esemplari presi dai seguenti erbari: B, BEO,  BP, CAME, CL, FI, G, NAP, PAL, PAD, RO. Dopo un esame comparato, la popolazione del Cilento è stata riconosciuta come specie nuova a motivo delle sue caratteristiche fenotipiche, ecologiche e corologiche.
 

Minuartia moraldoi  F.Conti, sp. nova

Herba perennis, suffruticosa caespitosa. Tota planta indumento denso glanduloso vestita. Folia tenuis, inferiora lineari-anguste obovata, caulina anguste elliptica usque anguste obovata, 3-5(-7) nerv ia. Inflorescentia (2)-3-6(-10) flora. Petala anguste obovata, acuta, sepalis  manifeste longiora.
• Typus. Campania. Cilento (SA), versante occidentale del M.Sacro o Gelbison, rupi di flisch del Cilento nella faggeta, 1650 m, 21.VI.1999, F.Conti & A.Alessandrini (holo - in FI; iso- in NAP and herb. Conti).
• Saggi esaminati.
Campania(Cilento), rupi in faggeta, M.Sacro di Novi(SA), esp. W, 1600-1700 , 16.07.1981, Moraldo (herb. Conti) - Campania, Cilento (SA), versante occidentale del M.Sacro o Gelbison, rupi di flysch del Cilento nella faggeta, 1650 m, 23.08.1999, F.Conti & D.Tinti (herb.Conti).

Etimologia

Questa specie è dedicata al prof. Benito Moraldo, sistematista e tassonomista della flora italiana centro-sud

Iconografia

Figura 1- Disegni di F.-Conti

Cariologia

Fino ad ora, nessun conteggio dei cromosomi è stato effettuato, comunque c’è da dire che in tutte le entità della ser. Graminifoliae è stato trovato il numero cromosomico di 2n = 32.
Questi cromosomi sono taxa poliploidi e gli antenati diploidi sono ora apparentemente estinti (CELEBIOGLU & FAVARGER, 1982, FAVARGER, 1967).

Corologia

Stenoendemismo  attualmente conosciuto in una sola montagna (M. Sacro o Gelbison) nel Cilento (SA), nella regione Campania nel sud dell’Italia (figura 2).

Ecologia

Fino ad ora, questa specie è stata trovata solo tra le fessure rocciose affioranti sulla vetta del Monte Sacro. Questi affioramenti sono composti dal flysch del Cilento che nel caso in esame è rappresentato dalla formazione del Monte Sacro. Esso mostra una composizione arcotica (prevalentemente areniti di quarzo feldspato) con detriti predominanti granitici. E’ collegato all’affioramento delle unità cristalline nella catena Calabrese (catena della Sila) e del monte Flavio Gioia, parallelo al mare (CRITELLI & LA PERA, 1990).
Tutto questo è particolarmente interessante per il fatto che tutte gli altri taxa della serie sono associati a pietre calcaree, fatta eccezione della  M. saxifraga che vive sul gneiss e su scisti mecacei.

Osservazioni

Data l’assenza di esemplari essiccati negli erbari consultati, e la mancanza di referenze bibliografiche anche per le specie in relazione per il Cilento e l’intera regione della Campania, sembra che tale entità non sia mai stata studiata dai botanici, almeno fino a quando Moraldo non l’ha trovata. Al momento presente, essa è limitata a pochi affioramenti vicino alla vetta del Monte Sacro o Gelbison, ma era probabilmente distribuita in modo più ampio prima della costruzione del vecchio santuario che occupa l’intera vetta. Vista la sua scarsa distribuzione, questa specie merita di essere salvaguardata immediatamente e dovrebbe essere aggiunta al Registro Rosso nazionale (CONTI et al., 1992, 1997). L’area dove cresce, ai piedi del santuario, è al momento piuttosto degradata a causa dei rifiuti lì abbandonati. La creazione del parco nazionale Cilento-Vallo di Diano, che comprende il Monte Sacro o Gelbison, offre buone speranze perchè l’area venga considerata protetta.
Ringraziamenti
Ringraziamenti sono dovuti a Benito Moraldo per avermi dato consigli e materiale dal suo erbario, a Alessandro Alessandrini, Daniela Tinti e Francesco Spada  che mi hanno accompagnato nelle mie escursioni nel Cilento. Ringrazio sentitamente il supporto finanziario del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

BIBLIOGRAFIA

CELEBIOGLU T. & FAVARGER C., 1982 - Contribution à la cytotaxonomie du genre Minuartia L. (Caryophyllaceae) en Turquie et dans quelques région voisines. Biol. Ecol. Medit., 9 (2-3): 139-160.

CONTI F., MANZI A. & PEDROTTI A., 1992 - Libro Rosso delle Piante d'Italia. Pp 1-637. WWF Italia - Ministero dell'Ambiente. Roma.

CONTI F., MANZI A. & PEDROTTI A., 1997 - Liste Rosse Regionale delle Piante d'Italia.  Università
Degli Studi di Camerino - WWF Italia - S.B.I. pp. 160. Camerino.
CRITELLI  S. & PERA E. 1990 - Composizione e  provenienza delle areniti delle formazioni del Torrente Bruca (Gruppo del Cilento) e M.Sacro (Cilento, Appennino meridionale). Giorn. Geol., 52 (1-2): 121-133.

FAVARGER  C., 1967 - Nombres chromosomiques de quelques taxa principalement balkaniques du genre Minuartia (L.) Hiern. Bot. Jahrb. Syst., 86:282.

HALLIDAY  G. 1993 - Minuartia L., p. 152-160. In: Tutin T.G. et al. (eds),  Flora Europaea, ed. 2,1. Cambrigde.

JALAS  J. & SUOMINEN J. (eds), 1983 - Atlas Florae Europaeae, 6 - Helsinki.

KAMARI  G. , 1997 - Minuartia L. p. 170-191. In STRID & KIT TAN (eds), Flora Hellenica, 1. - Konigstein.

MATTFELD  J., 1922 - Geographisch-genetische Untersuchungen uber die Gattung Minuartia L. Hiern. Repert. Spec. Nov. Regni Veget. Behiefte BD XV: 1-228.

NCNEILL  J.,  1962 - Taxonomic studies in the Alsinoideae: 1, Generic and infra-generic groups. Notes Roy. Bot. Gard. Edinburgh, 24 (2). 79-155.
 

Didascalia

Spiegazione e didascalia della figura Minuartia moraldoi.

a) Pianta raccolta il 23.8.1999;
b) Pianta raccolta il 21.6.1999.
c) Foglie; la prima è ralativa alla pianta non fiorita; le altre dalla base alla infiorescenza.
d) Sepali.
e) Sepali e petali.
 

AUTORE.

Fabio Conti, Dipartimento di Botanica ed Ecologia dell'Università, Via Pontoni 5, 62032 Camerino (MC).

NOTA. Questa pianta è stata trovata nel luglio del 1981, mentre Moraldo compiva una serie di ricerche sugli Appennini Centro-Meridionali per delineare il vero areale dell' Aquilegia champagnatii Moraldo et Al. Sul M. Sacro di Novi era segnalata la presenza di una Aquilegia sp. con caratteri che facevano pensare che potesse appartenere all' Aquilegia champagnatii Moraldo et Al.  L'esplorazione non diede risultati positivi per l'Aquilegia, ma portò alla scoperta  di una Minuartia graminifolia s.l. con caratteri diversi. Inviata nel 1999 al Prof. Conti, intento alla revisione del gruppo, risultò una specie nuova.