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della Sea
Il santuario di San Paterniano
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Umbria - Provincia di Perugia, comune di Sellano,
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d'Italia
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il luogo
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il santuario,
descrizione, origine...
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la festa tradizionale:
10 luglio
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canti, preghiere
e i testi tipici
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come mai
siamo arrivati da queste parti...
Il Luogo
Ai primi di luglio la valle del Menotre vive il suo momento speciale; la
festa di S. Paterniano.
Dall'alta collina il castello di Orsano vigila il passaggio dei viandanti:
oggi i camion e le macchine, ma un tempo gli uomini a piedi e gli animali.
Ogni tanto una sosta per abbeverarsi all'acqua di una delle numerose
sorgenti, come quella dell'Amore, fino a giungere alla chiusura della vale,
là dove il torrente Menotre, affluente del Topino, raccoglie le
prime acque dalla fonte terapeutica che sgorga nel piazzale sottostante
al Santuario. La tradizione ricorda che l'acqua viene bevuta e prelevata
per essere usata in caso di bisogno, riconoscendo in essa un generico potere
terapeutico.
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Il Santuario
La chiesa di S. Paterniano è un piccolo edificio protetto da una
folta faggeta, al confine fra i comuni di Sellano e Campello (PG), sorto
sul luogo ove il Santo avrebbe condotto vita eremitica. Secondo il mito
di fondazione, la reliquia del cranio di S. Paterniano, che fu vescovo
di Fano, ritornò più volte nel luogo dove voleva venisse
edificata la Chiesa, finchè questa volontà non venne esaudita.
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La Festa di S. Paterniano
La festa tradizionale è il 10 luglio. In questo giorno i fedeli,
provenienti da un ampio territorio circostante, si radunano sul piazzale
di fondovalle, poco distante dalla chiesa, e da qui partono, in processione,
per celebrare la messa. Un tempo raggiungevano il santuario con un lungo
tragitto compiuto a dorso di mulo; in prossimità della chiesa ogni
uomo indossava il camice della confraternita di appartenenza e ciascuna
comunità formava una processione.
Sul lato destro della facciata della chiesa, proprio vicino all'ingresso,
sotto l'ampio porticato, sporge un grosso blocco di pietra, a forma di
cubo, con delle profonde incisioni, che la tradizione attribuisce alle
impronte delle ginocchia e del bastone del santo. In queste cavità
i fedeli si inginocchiano per prevenire o curare le malattie delle ossa.
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Preghiere e Canti
I
canti tipici e le preghiere a San Paterniano che si sono tramandati fino
a noi risentono dei canoni tipici della Valnerina.
(alcuni testi sono di Lamberto Gentili
da "La Valnerina" e "Uomini e Santi")
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Aggiornamento: autunno 1998
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