Roma, 3. 5. 79
Cari ragazzi,
mi accorgo con dispiacere che
non vi ho ancora ringraziato per le due
meravigliose cassette con lettere, invenzioni, poesie, saluti di quarta
e di quinta, tutto molto, molto, molto bello.
Il fatto è che ho dovuto
lavorare intensamente, viaggiare spesso e il
tempo è volato via e la posta è rimasta sul tavolo ad
aspettare. Meno
male che ho potuto almeno mandarvi un ricordo con l’articolo di Paese
Sera.
Ora le cose stanno così:
- debbo dare alla
dattilografa i nastri da trascrivere, per utilizzare
le vostre versioni della “Bambina dei capelli d’oro” in un libro che
scriverò su tutti gli incontri avuti quest’anno con i ragazzi (a
Giugliano, a Quarto Flegrei, Torino, Arezzo, Iesolo, Schio, Roma, ecc.
ecc.)
- alle domande
risponderò quando potrò venirvi a trovare cioè,
purtroppo, solo il prossimo anno: questo finisce troppo presto e in
questi pochi giorni è quasi impossibile che io mi muova da Roma.
- ho un magnifico ricordo
del mio incontro con voi e vi voglio bene,
tanto che, come ho già detto, voglio assolutamente rivedervi.
Dunque un abbraccio a tutti,
quarta A e quinta A, fratel Giorgio e Frater Botanicus, Giugliano,
Napoli ecc. ecc.
Vostro
Gianni Rodari
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